Per la prima volta nella breve storia sportiva dell'Argos Volley
arrivata alla sua quarta stagione in serie A2, il club ha potuto festeggiare
l'importante traguardo della Semifinale Play Off Linkem Cup battendo in due
gare nette senza diritto di replica la Sieco Service Ortona.
E il plauso più grande il Patron lo vuole rivolgere a tutti i suoi
uomini nessuno escluso che in questo Quarto di Finale di extra season hanno
tirato fuori davvero tutto il loro potenziale dimostrando di essere un'ottima
squadra prima sul caldo campo di Ortona disputando la gara perfetta e poi al
PalaGlobo dando prova di saper reagire alle difficoltà che si presentano quando
si ha la faccia fatta scacchi dalla rete.
“Io ho visto la squadra! Quella che sapevo di avere
già dall'estate scorsa e quella sulla quale ora più che mai sono convinto che
non abbiamo sbagliato nulla, né persone e né ruoli. Noi abbiamo fatto una
squadra e loro ora dimostrano di esserlo davvero”.
Gino Giannetti (a destra nella foto) |
“Dobbiamo essere consapevoli che il pass staccato per la
semifinale non è traguardo ma un punto di partenza verso l'obiettivo principale
della stagione, l'A1. Indubbiamente stiamo lavorando tutti bene per arrivare
fino in fondo e io ne sono contentissimo: avere delle bellissime impressioni a
Ortona e tre giorni dopo vederle confermate a Sora è la riprova di tutto
questo. A differenza della perfezione espressa fuori casa, al PalaGlobo abbiamo
visto una squadra che ha avuto legittimamente il suo momento no nel primo set e
che però poi ha saputo reagire dimostrando sul campo tutta la sua convinzione
mentale di potere e sapere chiudere la pratica in questa eccellente maniera. E
questo bel modo di essere squadra di fatto ha donato a tutto l'ambiente la
giusta serenità per poter andare avanti nel percorso della Linkem Cup e per
affrontare il passaggio seguente che sarà quello dell'accesso alla Finale che a
tutti i costi noi vogliamo andare a disputare. E ben inteso dunque che
l'obiettivo rimane sempre quello espresso all'inizio della stagione e sono
convinto che come i ragazzi sono riusciti e riescono a capire dalle mie parole
e dai miei atteggiamenti che io in loro vedo una squadra capace di portarci
dove puntiamo ad arrivare, io vedo che loro non sono appagati da questo primo
successo perché atleti che reagiscono in campo come loro mercoledì sera non si
sentono appagati ma hanno sempre più fame di vittoria.
La squadra ha saputo tirare fuori degli “attributi” davvero utili
e interessanti dopo un momento di smarrimento dovuto all'infortunio di
Patriarca e alla consapevolezza di dover scendere in campo senza di lui e con
Paris che ancora non era fisicamente pronto per essere della partita in seguito
allo stop che lo ha bloccato ai box nelle ultime settimane. Abbiamo giocato il
primo set scontando questa condizione però poi tutti hanno fatto magnificamente
la loro parte a partire da Capitan Patriarca che in panchina fremeva per
entrare tanto da sembrare un animale legato e realisticamente anche questo
atteggiamento potrebbe aver fatto scattare ancora di più nei suoi compagni la
voglia di vincere.
La partita è stata di tutti, anche di Hendrinks che è entrato a fare
bene nel momento giusto quello che poteva e che doveva.
Una pacca sulla spalla al grande Claudio Paris che è sceso in
campo con l'orgoglio di farcela ad aiutare i suoi compagni pur sapendo di non
essere nelle condizioni giuste, però sempre e comunque al servizio di una
squadra che in quel momento doveva provare quel tipo di soluzione. E tutti
questo lo hanno visto e lo hanno capito quindi Claudio deve stare tranquillo
perché quando sarà il momento dovrà darci quello che potrà e dovrà per arrivare
in A1, perché lui lo sappiamo bene, è uno capace di dare vita a quello che a
noi serve.
Come è altrettanto capace Lorenzo Scuderi, ed è giusto lodarlo per
come si è fatto trovare prontissimo nel momento più importante. Il nostro
palleggiatore Adriano Paolucci ha fatto delle ottime scelte di gioco gestendole
perfettamente andando a utilizzare al meglio tutte le sue bocche da fuoco. La
sua ottima regia ha dato più forza agli attaccanti facendo si che Milushev
totalizzasse percentuali di perfezione altissime e che Scuderi riuscisse a fare
il suo gioco tranquillamente. Mercoledì è stato evidente e palese che il nostro
opposto bulgaro viaggia su altre dimensioni che sono al di fuori della portata
di tutto e di tutti. Non lo abbiamo di certo scoperto noi, è un opposto che fa
la differenza in assoluto e che conosce bene questa categoria e anche quella
superiore. È un atleta senza remore ed è molto evidente in lui l'abitudine a
determinate pressioni come quelle che possono esserci nelle gare di play off, e
si legge benissimo che ha obiettivi precisi non solo quando schianta le palle
in campo.
Per quanto riguarda i centrali, la nostra prima scelta, il primo
acquisto della stagione Simone Anzani, è stata la migliore. Lui ha un
potenziale ancora inespresso dovuto a una voglia a un carattere che è molto
superiore a tanti altri centrali che girano in A2 e io sono convinto che la
differenza tra essere forte ed essere un campione non la fa la tecnica ma la
voglia e la mente. Ci sono tanti esempi di atleti che pur non avendo la struttura
o la tecnica diventano campioni perché è la voglia. La voglia di lavorare
durante la settimana, la voglia di sacrificarsi, e queste caratteristiche
Anzani le ha sempre avute quindi io non ho difficoltà a pensare che a breve
sarà uno dei centrali più forti in Italia, perché è uno che vive per quello che
fa e quindi anche se dovesse avere dei competitor, degli altri centrali che
magari hanno dei centimetri in più, non possono fare nulla contro la sua voglia
gestita da un'ottima testa.
Daniele Mazzone ha fatto una grande partita, come anche Francesco
Fortunato ha fatto la sua gara. Dalle persone con esperienza ti aspetti
determinate cose a da quelli più giovani te ne aspetti delle altre. Entrambe le
tipologie si sono espresse al meglio e questo ha contribuito alla tranquillità
di tutti.
Roberto Romiti è migliorato tantissimo nella fase di difesa, in
modo spettacolare direi, però questo me l'aspettavo perché nella vita quando si
aspetta un figlio si migliora sempre, la tranquillità e la gioia familiare ti
portano poi a vedere le cose nel modo giusto e con più serenità.
Antti Siltala l'abbiamo accompagnato in un percorso nel quale era
prevista la sua massima espressione in questo periodo e così è stato. Siamo
rimasti estremamente colpiti anche in questo caso dalla sua testa perché è un
atleta che nei momenti particolari riesce a fare la differenza non solo usando
la potenza ma mettendoci spesso l'intelligenza di raggiungere il suo obiettivo
con l'astuzia di un pallonetto, di una palla sporca, di una palla appoggiata in
modo favorevole sulle mani del muro. Questi colpi hanno fatto benissimo
all'economia della gara a Ortona dove l'avversario si è sentito istigato fino
ad andare fuori di testa.
I Quarti di Finale sono stati affrontati nel migliore dei modi, ora
dobbiamo gestire al meglio questi giorni di serenità dando il giusto spazio a
chi è acciaccato per poter essere pronto fra una settimana ad affrontare il
nostro avversario si Semifinale qualunque esso sia. Gli atleti quindi
continueranno a lavorare incessantemente ma in totale tranquillità agli ordini
dei coach Ricci e Rossi perché il pass staccato per la semifinale non è
traguardo raggiunto ma un punto di partenza verso l'obiettivo principale della
stagione, la Serie A1”.
* Sora 6 aprile 2013. Carla De Caris - Responsabile Uff. Stampa
Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.
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