Nei giorni 14, 15 e 16 gennaio il triduo e sabato 16 la cena dello scarpone
A cura di Gianni Fabrizio
Anche quest'anno l'impegno sarà rispettato e la tradizione pure. La ricorrenza di “S. Antòne” sarà regolarmente festeggiata. Domenica, 17 gennaio, i sorani potranno continuare a pregare S. Antonio Abate, patrono degli animali, lassù nella sua caratteristica chiesetta che domina Sora, con una visione, da cartolina incantata, su tutti i tetti della Città. L'iniziativa sarà resa possibile grazie all'impegno generoso della parrocchia di S. Restituta, del suo preposto , mons. Bruno Antonellis e del Comitato Promotore per il Restauro.
Lo stesso Comitato, ci conferma il segretario, preside Sandro Rapini, sta invitando, in questo periodo, con grande calore e determinazione, l'intera Città a collaborare alle iniziative per la raccolta di fondi necessari per riportare agli antichi splendori uno dei nostri luoghi più significativi. Un momento di grande suggestione si avrà, domenica 17 gennaio, con la benedizione degli animali, presenti, sul sagrato della chiesa di “S. Antòne”, con i rispettivi padroni. Ci saranno di nuovo anche i banchi degli ambulanti, rivenditori di “sciusce”. Ed è bene che i bambini ed i giovani debbano conoscere e tramandarsi le “saporite” e indimenticabili tradizioni di Sora.
Il programma dei festeggiamenti prevede, nella stessa chiesetta di “S. Antòne”, il consueto “triduo” nei giorni 14, 15 e 16 gennaio alle ore 15.30, con la celebrazione della Santa Messa. Mentre domenica, 17 gennaio 2016, memoria del Santo, le messe si terranno alle ore 10.00 ed alle ore 15.30. Al termine delle due celebrazioni, quella della mattinata e quella del pomeriggio, avrà luogo la tradizionale e festosa benedizione degli animali. Intanto si ricorda che una cena di beneficenza per raccogliere fondi per il completamento del restauro della chiesa di S. Antonio Abate è prevista per sabato 16 gennaio 2016, alle ore 20.30, a Sora presso l'Hotel Valentino. La serata, organizzata dal CAI Sora, in collaborazione con l'Istituto Alberghiero di Sora, grazie alla disponibilità del dirigente scolastico, prof. Vinicio Del Castello, rappresenta la classica “Cena dello Scarpone”, uno degli eventi più caratteristici della nostra Città. Ma quale legame, unisce il CAI di Sora e S. Antonio Abate?
La risposta viene direttamente dal presidente della benemerita Associazione, dott. Lucio Meglio:”La sera del 17 gennaio 1928, presso la storica cantina “Bruni” i soci fondatori del CAI Sora si riunirono per festeggiare “S. Antonio Abate”, ritenuto da sempre protettore del prestigioso sodalizio. Nacque così la tradizionale “Cena dello scarpone“. Quest'anno, per offrire un fattivo contributo ai lavori di restauro della storica chiesa di “Sant'Antòne”, alla quale da sempre noi del CAI siamo legati, abbiamo deciso che il ricavato dell'ottantottesima edizione sarà interamente devoluto al “Comitato per il restauro”. Ancora una volta tradizione, generosità, cultura, fede e storia, a Sora sapranno coniugarsi bene.
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