APPUNTI DI STORIA DEL CINEMA ITALIANO
VITTORIO
DE SICA I PRIMI FILM DA REGISTA
Vittorio
De Sica, nel 1940, debutta nella regia assieme a Peppino Amato
dirigendo
“Rose scarlatte”, trasposizione cinematografica della commedia
“Due
dozzine di rose scarlatte”. La protagonista femminile del film,
tornata
a
casa, trova un bel fascio di rose rosse nel cui biglietto che le
accompagna c'è scritto “Mistero”. Il marito ( De Sica ),
ingegnere, non leha comprate per lei, ma per rintracciare la
telefonata di una voce femminile che lo ha scambiato per il fioraio.
L'uomo ha spedito le rose in ritardo e la moglie, rivolgendosi a lui,
gli dice che le rose le ha mandate lei. L'ingegnere sospetta di un
tradimento e, dopo averle mandato in continuazione omaggi floreali,
alla fine tutto viene a risolversi con il perdono.
Nel 1941 De Sica
dirige il secondo film “Maddalena zero in condotta”, dalla
commedia omonima di Laszlo Kadar che potrebbe essere ricollegata al
sottofilone della commedia cinematografica dei “Telefoni bianchi”
che vede protagoniste le fanciulle in fiore e le giovani studentesse
liceali. Il regista interpreta il ruolo di Alfredo Hartman, la cui
lettera a lui indirizzata è nel libro di testo. Da ciò nasce una
corrispondenza amorosa con la signorina Malgari ( Vera Bergman ),
insegnante di corrispondenza commerciale che, alle allieve che a
scuola arrivano in ritardo, non le registra sul registro di classe e
le assegna, da dieci anni, la stessa esercitazione in classe. La
giovane insegnante troverà una fedele alleata in Maddalena ( Carla
Del Poggio ), allieva più indisciplinata la quale legge la lettera.
Il terzo lungometraggio, “Teresa Venerdi'” è tratto da un
romanzo di Rudolf Torok ed in esso recita, nel ruolo della
canzonettista Loletta Prima, Anna Magnani. De Sica è il protagonista
maschile nel ruolo del dottor Piero Vignali, specialista in malattie
infantili. Egli, sin dalla prima sequenza, ci mostra il suo interesse
per il mondo adolescenziale e infantile. In seguito, dietro consiglio
del padre, va a lavorare all'Orfanotrofio di Santa Chiara come
ispettore sanitario e qui incontra per la prima volta Teresa (
Adriana Benetti ), allieva del Centro Sperimentale di Cinematografia.
La giovane viene spesso sottoposta a duri lavori come lavare i piatti
in cucina. Durante
una sera in cui fuori vi è un forte temporale, la giovane abbandona
l'orfanotrofio in qunto ha paura perchè, su un biglietto indirizzato
all'ispettore, è recata la scritta “un miglione di baci”.
“Un
garibaldino al convento”, quarto film diretto da De Sica nel 1942,
lo vede interpretare il ruolo secondario di Nino Bixio. Un giovane
garibaldino che trova rifugio nel convento di Santa Rossana è
innamorato sia di Caterinetta che di Marietta ( Carla Del Poggio e
Maria Mercader).
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Veroli 7 gennaio 2016. Di Gabriele Mattacola. Foto da: www.nuovocinemalocatelli.com
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