Il cantante romano Lando Fiorini, scomparso il 9 dicembre all’età di 79 anni,
nel corso della sua carriera musicale, oltre ad interpretare i classici della
canzone romana, ha eseguito anche alcuni brani da lui stesso composti e
“Festival della canzone romana” e “Canzonissima”. “Come se po spiegà
cos’è l’amore”, inciso assieme ad Olimpia Di Nardo scomparsa nel maggio
del 2003, è contenuto nell’album del 1982 “Mozzichi e baci”. Il brano è un
dialogo “in musica” in cui i due cantanti s’interrogano sul senso dell’amore.
I brani “E adesso” e “Ricomincio da te”, scritti assieme ai fratelli Bezzi,
rappresentano due modi diversi di vedere l’amore. Nel primo pezzo musicale
il cantante ricorda il primo amore le cui fattezze erano simili ad un angelo. Il
loro amore, inoltre, può essere paragonato ad una “fiamma ardente”. Nella
canzone successiva Lando invita sua moglie Anna a fare un viaggio
lasciando i figli a casa della nonna. Il marito, per l’occasione, donerà
all’amata un bouquet di rose rosse. I fratelli Bezzi hanno scritto anche il brano
“Una bellissima bugia”. Tra il 1975 ed il ’77, per la casa discografica Vedette,
Lando Fiorini ha inciso i 33 giri: “Roma ieri e oggi”, “Passa la serenata”, “’Na
preghiera pe Roma sparita” e “ Co amore e co rabbia”. In questi lavori
discografici troviamo le canzoni più significative per quanto riguarda la sua
carriera di interprete ed autore. “Ponte Mollo” è una dedica al ponte più antico
della capitale dove egli ha trascorso i primi anni della sua infanzia ed in cui
ricorda suo padre fiumarolo; “L’anniversario de l’eternità” è un pezzo in cui, a
13 anni dal matrimonio, il cantante ricorda all’amata il giorno in cui l’ha
sposata attraverso i regali degli amici. I baci dati alla donna nel giorno del
fatidico si avevano il sapore del melograno. Il pezzo più bello inciso dal
cantante romano, che il 27 gennaio avrebbe compiuto 80 anni, rimane “ ‘Na
preghiera pe Roma sparita”, bellissima “preghiera in musica” in cui
l’interprete, rivolgendosi a Nostro Signore, lo invoca affinchè la sua città
ritorni bella come una volta. Nei suoi ricordi riaffiorano le immagini delle
campane che suonano, del carretto e del prato in cui si è innamorato per la
prima volta. Nelle edizioni di “Un disco per l’estate” e “Canzonissima” del
1975 Lando Fiorini è in gara con i brani “So stato er primo a fatte di de si” e
“Mannaggia a te”. Due anni dopo, assieme al musicista di colonne sonore
Stelvio Cipriani, ha composto il brano “Un sogno a metà”. Nel parlare della
sua città, la capitale d’Italia, il cantante ha messo in musica la dura realtà
delle carceri nei brani “Rebibbia” ed “Er menestrello delle carcerate”. Nella
sua musica è ricorrente anche il tema della serenata e varie sono le canzoni
composte e dedicate, sia alla madre che agli amori finiti. Grande tifoso della
Roma, ha dedicato alla sua squadra del cuore il pezzo “Forza Roma”. In
conclusione dell’articolo a lui dedicato, che rimarrà uno dei miei cantanti
preferiti scomparso, ironia della sorte, il giorno del mio 40mo compleanno,
vorrei citare i brani “Vorrei ave du ali”, dedicato alla madre scomparsa
quando lui aveva solo 14 anni, ed il suo testamento “Cosi’ è la vita”.
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