3.12.13

LA GALLERIA ELICOIDALE DEI SETTE TRAFORI LUNGO LA TRATTA FERROVIARIA AVEZZANO- SORA

E’ un “Saggio storico, sociologico, tecnico” di Pietro Margiotta. Casa editrice: Italia civile 2013. Nel libro è riportata una piccola notazione del più autorevole cittadino di Capistrello, il Prof. Dottor Cav. Giovanni Fratarcangeli ed una presentazione di A. Elkann

BREVI NOTE SULL’AUTORE. Pietro Margiotta è riconosciuto dai più come il tuttologo di Maria De Filippi”, ha realizzato il volume sul tratto ferroviario che attraversa Capistrello . E’ un testo ricco di notizie e di curiosità con una galleria fotografica molto ricca. Fotografie curate dal fratello di Pietro, il Dottor Gabriele che è un “brillante anatomopatologo”. Un lavoro rivolto ai residenti di Capistrello, ai Capistrellani, ma anche ai tanti che sono all’estero. Tante sono le opere già pubblicate dall’autore del libro. Si ricordano tra le altre: Toponomastica Sorana, Sora Itinerario storico-turistico, Il tanatoico sorano, La matesificazione del calendario, La Ferrata Sora-Avezzano, Il Treno delle Due Valli, Canistro: storia e cultura, terra ed acqua. 

INTRODUZIONE AL LIBRO. Quindi un libro anche sulla galleria elicoidale della ferrovia della valle Roveto, un “miracolo costruttivo della tratta Avezzano-Sora”. Pietro Margiotta ha voluto poi raccontare della ferrovia anche attraverso alcuni personaggi che “hanno intrecciato le loro storie in una dimensione corale”. Si sono legati “il passato e la tecnica della ferrata con 
il tessuto umano con cui essa è venuta ad integrarsi”. Nel libro c’è Domenico La Posta, ambientalista sorano che ha organizzato, alcuni anni fa, viaggi in treno alle sorgenti del Liri e a Morino. Per Pietro Margiotta “instancabile difensore dell’ambiente e di questa ferrovia”. Pescocanale, il Liri e la ferrovia: di questo paesaggio hanno parlato anche Don Gaetano Squilla e Mario Pomilio (a Campanili d’Abruzzo). Un libro sulla ferrovia di Lazio e Abruzzo 
molto attuale perché il nostro treno sta rischiando la chiusura. Tanti parole, tanti interventi politici in merito ma ancora nulla di concreto. Un volume che arriva nelle librerie al momento giusto con argomenti che per Giovanni Fratarcangeli sono “vere e proprie miniere di informazioni ed indispensabili chiavi d’accesso e d’agevole movimento all’interno di un mare magno, come quello della cultura”. E’ un vero sforzo, per Fratarcangeli, “volto a portare 
alla luce alcuni ricordi del passato….”. Un libro su un capolavoro di ingegneria ferroviaria con un paesaggio che è alpestre, selvaggio di rara bellezza. “Ci troviamo a Capistrello”, scrive ancora Margiotta, “con la sua parte moderna e il borgo antico”. C’è la ferrovia con il suo aspetto tecnico, c’è il paesaggio. Tutto qui deve essere valorizzato, fatto conoscere diffuso e 
protetto. Ancora di più di questi tempi. Dopo l’introduzione, c’è la presentazione di Elkann; il libro torna al “tratto capistrellano con un vero viaggio fotografico, tecnico, documentario ed archivistico”.  

LA MISSIONE DEL LIBRO. Un volume di 300 pagine, che nasce per far conoscere a tutti un paesaggio ricco di pietre preziose, uno spettacolo unico al mondo. C’è la prima immagine (quella famosa) relativa alla spirale o chiocciola. E’ la piantina con il tracciato ad U della ferrata a Capistrello, fra il centro urbano e la frazione di Pescocanale, nella planimetria della Rete Mediterranea (RM). C’è la “AL n 668, serie 6 con 68 posti. 12 di prima classe e 56 di  seconda” che avanza prima del traforo. “Il cavallo d’acciaio scompare alla vista”, a volte, e in questi ultimi anni con sedili molto comodi. C’è la centrale idroelettrica (la terza) di Torlonia”, vicino alla ferrovia, le rotaie fuse nell’aprile del 1985 nello stabilimento di Piombino, 60 Kg. a 
metro lineare”. C’è il corso del Liri, con gli enormi massi, nella forra. Ci sono i tunnel. Fotografie bellissime: il tunnel di Pescocanale; l’interno del tunnel “del Molino”; l’interno dei tre tunnel in fila. Nel ventre de “La Giorgia”, tre gallerie in asse (“dell’Emissario” e “di Capistrello”). “La Giorgia” che sbocca sopra i Piani Palentini e che corre sotto il tracciato della vecchia S.S. 82 della Valle del Liri ora S.R. 82. L’ultima parte del libro è sulla Ferrovia Avezzano Roccasecca con molte date. Il 4 dicembre del 1884 fu aperto il tronco Roccasecca-Arce. Le ultime fermate nel tratto interessato: Pescocanale aperta nel 1935 e Cupone nel 1985. 

IL PROFILO DELL’AUTORE. Pietro Margiotta è nato in Canada, a Toronto, ma residente a Sora. Professionista affermato, consulente aziendale, giornalista e scrittore. A Canistro nel 2010 è stato insignito del Premio ANOCI cultura, arte, spettacolo. Tanti i convegni e le mostre che ha tenuto sempre a Canistro e a Capistrello.   

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