3.12.13

L’ULTIMO SAGGIO DELLO STORICO CALABRO-VEROLANO DOMENICO ROTUNDO

Domenico Rotundo, maestro elementare a riposo, è un attento studioso dei templari a partire dal 1983 anno in cui, per le edizioni Templari di Roma, ha pubblicato il suo primo saggio “Templari, misteri e cattedrali”.

Nel corrente anno ( 2013) è uscito presso la libreria editrice Manzoni di Rossano ( Cosenza ) il suo ultimo saggio dal titolo “Veridicità della storia di Salome-Salomè patrona dei templari e cenni storici su Foiano di Veroli”. Nella prima parte del saggio lo studioso calabrese da oltre quarant’anni residente a Veroli, presenta la contrada verolana Foiano. L’autore offre un excursus storico che parte dal secolo XI,anno in cui la chiesa di S.Maria in Foiano venne menzionata in un documento dell’abbazia di Montecassino per arrivare al XX secolo del ‘900 periodo in cui venne trasformata, dapprima in Piccola Città Bianca ( 1949 ) ad opera di Don Remigio D’Errico, mentre quarantun anni dopo (1990 )divenne ospedale. In questa località verolana nacque nel 1906 il filosofo d’origine calabrese Massimo Scaligero. La chiave di lettura del suo pensiero filosofico consta nella concretezza come presenza di sé dello spirito: coincidenza di intuizione ed atto ed esperienza dinamica della realtà che si svuota della propria concretezza per la concretezza dei vari pensieri. In seguito il dottor Rotundo accenna alla leggenda della patrona di Veroli S.Salome e presenta un capitolo dedicato ai Templari sulle Dolomiti lucane. Significativa è la roccaforte di Castelmezzano d’origine longobarda ma ingrandita in epoca normanno-sveva. Essa venne fondata nel X secolo dagli abitanti della greca Mandoro condotti da un pastore di nome Paolino per sfuggire agli attacchi dei Saraceni insidiatisi nella vicinissima Pietrapertosa ( storicamente chiamata Arobata ). Significativo è anche il paragrafo dedicato ai Templari a Padula, caratteristica per il Santuario rupestre di S.Michele Arcangelo, sorto su un luogo di culto del dio pagano Attis. La seconda parte del saggio comprende un’antologia dei vari articoli scritti dal Rotundo su riviste, sia locali ( Teretum ) che regionali ( Calabria sconosciuta ). In essi pone l’attenzione sul fondatore dei Templari Ugo dei Pagani, ma si sofferma anche sul Volto Santo di Manoppello.

Concludendo voglio dire che, nel leggere l’opera, ho scoperto molte nozioni riguardanti il mio comune di residenza a me ignote; la scoperta di un filosofo poco noto alle nuove generazioni ed i mille misteri che hanno portato lo storico, laureato in pedagogia ad indirizzo filosofico-storico, a documentarsi sui Templari presenti nella sua Calabria, terra d’origine alla quale è legato profondamente tanto da stampare in essa la maggior parte della sua produzione storica.

Veroli , 3 dicembre 2013 di Gabriele Mattacola. Da Settembre 1997 a settembre 2000 amico dello storico. Con lo stesso Rotundo da Ottobre 2006 è membro in Frosinone dell’Accademia Teretina.

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