Lettera
aperta al Presidente On. Zingaretti
Il
nome del marinaio che rappresenta l’Ulisse arabo , indica
l’associazione di un gruppo di artisti,poeti e scrittori del
territorio.
In
genere gli artisti partecipano con spirito isolazionista agli eventi
politici , però a fronte delle enormità accadute sul territorio
hanno chiesto di riunirsi e esprimere il loro parere sulla vicenda e
di pubblicizzarlo scrivendole una lettera
Presidente
In
una famiglia si stringe la cinta tutti o nessuno, nel Lazio ,
intoccabili prebende e caste , i debiti, procurati da allegre
gestioni precedenti sempre di politici ,li pagano i cittadini comuni.
Il
Lazio paga i balzelli più alti d’Italia, che sembra non riescano
a contenere il deficit e a fronte dei quali i cittadini di alcune
zone non ricevono neanche una assistenza sanitaria pari alle altre,
sapete la storia dei polli di Trilussa che evidentemente erano
renziani, sapete Renzi , detto Matteuccio che paga gli aumenti a chi
prende 1500 euro con le tasse di chi ne prende meno di 900.
Certo
è una singolarità e un privilegio che pochi vantano , la
Provincia di Frosinone concorre , rinunciando ai suoi diritti a
mantenere gli assetti sanitari della capitale.
Capirà
bene che la cosa non ci soddisfa e le chiediamo di sollevarci da
tale privilegio a suo tempo imposto
Per
chiarezza individuiamo l’origine di tutto nelle malfamate
macroaree della Polverini, che benchè anche Lei ci dica che sono
state abolite, ci sono e operano perché non esiste un decreto di
abrogazione.
Sa
abbiamo la presunzione di ritenere che vadano tolte le macroaree
e si ripartiscano le risorse secondo i parametri medi FROSINONE
avrebbe risolto molti problemi e Lei potrebbe essere ricordato
come un Presidente “Amico di molti ma più amico della
Giustizia”
Sora
e il comprensorio ha sviluppato una lotta ammirevole, una
mobilitazione , che senza andare lontano, data dalla gestione
Polverini e la sua gestione creativa.
Purtroppo
è stato difficile trovare tutti o quasi d’accordo, ma abbiamo
constatato che quando siamo uniti ci ricevete, ci illustrate, ci
date ragione, ci promettete e ………………………ci fate
vittime della vostra arroganza.
Ne
abbiamo avuti purtroppo ripetuti esempi , uno recente che coinvolge
la Manager e ora sembra sfiorino anche Lei.
Bando
agli scherzi , se fossero vere le notizie che circolano, sarebbe un
fatto gravissimo , Responsabili ai massimi livelli ,che alle
legittime rimostranze dei Sindaci, dei rappresentanti di movimenti di
cittadini, in presenza di Onorevoli e soprattutto del Prefetto, danno
per l’ennesima volta assicurazioni e promettono attenzione
concludente, finito l’incontro si affrettano a fare atti di
segno contrario .
Come
definire il comportamento , oggi non più ipotetico , vista la
chiusura di Ortopedia e la ricollocazione del personale altrove
Se
avesse subito Lei simile trattamento, come lo definirebbe
- Una presa in giro
- Una derisione dei cittadini e dei loro eletti
- Una offesa allo stato, il Prefetto rappresenta lo Stato
- Un attacco alla democrazia
- Un superamento dei diritti costituzionali
Ma
come artisti abbiamo apprezzato “le coup de theatre” della
fantomatica comunicazione che lunedi cambia tutto, abbiamo trovato
i due ortopedici, che non si erano trovati prima perché non erano
stati cercati, perché la volontà non sembra quella di ridare
dignità al SS. Trinità e rispettare i diritti dei Ciociari.
Di
fronte a tali errori macroscopici noi crediamo che Lei non possa
sottrarsi a varare una indagine che individui le frange impazzite
del suo apparato e le metta in condizione di non nuocere.
Questo
anche nel suo interesse, ricorda Totò rivolto al funzionario ottuso
“io non voglio ammazzare te , ma chi ti ci tiene”, ma Totò aveva
fatto il militare a Cuneo.
Crediamo
che Lei debba fare molto per riavere la fiducia , che un gesto
arrogante e discriminatorio posto in essere con metodi bulgari, le
sta facendo perdere.
Noi
confidiamo che Lei riconsideri tutta la faccenda e sa se “Parigi
vale bene una messa” a Roma se ne dicono già tante per cui
potrebbe non valerne la pena.
ABSIT
INIURA VERBIS a premessa ci scusiamo se abbiamo potuto eccepire
sopra le note, ricordi che Lei è dove è per volere del popolo e per
il “bene” del popolo.
* Sora 1° luglio 2014. Rodolfo
Damiani poeta.
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