A settembre i primi affreschi su edifici pubblici) tra i fondatori
del Movimento, che è a carattere nazionale, chiamato Empatismo. “E’ un’analisi
poetica del comportamento umano”. Dicono dal Movimento poetico-culturale laico
e apolitico, “aperto a qualsiasi forma di spiritualità non soggetta a catechesi”.
Empatismo vede la luce il 2 luglio, ultimo scorso, ed è nato da un'idea nata
quasi per gioco nel corso di una discussione “sull'importanza della poesia”. Fra
i suoi fondatori ci sono “personalità fra le più varie e disparate, residenti
in diverse regioni italiane, impegnate in disparate professioni ed unite
unicamente da un profondo amore per la poesia”. Chi sono allora i fondatori? Sono
quasi tutti frequentatori dei social network e amanti della poesia. C’è la già
menzionata poetessa sorana, poi c’è Giusy Tolomeo, c’è Luisa Casamassima, c’è Teocleziano degli Ugonotti, Emanuele Marcuccio e Marco Bo. Tutti appartenential Movimento.
PERCHE’ E’ NATO IL MOVIMENTO?
Il gruppo fa sapere che: “lo scopo precipuo che ha portato alla nascita di
questo movimento è il desiderio di rivalutare la poesia come forma di
comunicazione emotiva. In una società che corre sempre più in fretta la poesia
è una forma di comunicazione immediata, senza filtri, che corre fra due o più
persone sul filo dell'emozione. Andando quasi controcorrente in una società che
considera valori imprescindibili lo status sociale e la condizione economica, a
totale discapito di una ricerca spirituale, questo movimento vuole affermare a
piena voce l'importanza dell'Uomo nella sua totalità, con un'attenzione
particolare al suo mondo interiore, fatto di spiritualità, sentimenti, dubbi e
contraddizioni”.
E’ importante, precisano che, “fatta eccezione, per qualcuno,
i poeti si sono conosciuti attraverso Facebook”, che per loro è “una assai poco
virtuale “finestra sul mondo” se si considera l’intreccio umano di Anime, le
quali, superando ogni superficiale banalità sui tanti giudizi e pregiudizi
dell’uso di questo fantastico mezzo di comunicazione, si sono incontrate anche
telefonicamente”. Con l’andare del tempo i poeti hanno appurato che “l’uno
leggeva l’altro, scoprendo nei versi un legame sempre più profondo e vero”. E’
stato come “respirare all’unisono con battiti differenti, per ritrovarsi a
considerare che l’Empatia è un fluido benefico, un vento che accoglie qualsiasi
sussurro dell’anima”. Anziché essere gelosi dei propri versi, questi Poeti
intendono offrirli a tutti, come cibo quotidiano. Scoprire che nel 2014 la
poesia viene letta da milioni di persone grazie ai social network e che tanti
addirittura la utilizzano come elemento terapeutico al disordine spirituale e
sentimentale attuale, fa sperare in una Rinascita della forma espressiva più
alta della Cultura italiana”.
Su facebook quindi c’è la pagina dedicata:
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