28.7.15

NON SI DEVE PIANGERE SUL LATTE VERSATO

di Rodolfo Damiani

Alle reazioni vigorose dei Sorani in tema di sanità , acqua e altro , dopo l’ennesima illusione e delusione, l’impossibilità di iscrivere la squadra della città al campionato di competenza, a Sora sta subentrando lo scoramento , una sorta di accidia civile che è palpabile nei discorsi nei bar e nei gruppi che cercano un minimo di refrigerio nella villa.

L’immagine di Sora come è ridotta lo ha dato la giornata di domenica , con le strade del centro vuote , i locali di intrattenimento deserti , la gente scoraggiata di fronte alla selva di divieti di accesso che partivano addirittura dal piazzale dell’arco di San Rocco per cui si dirigevano fuori della zona interdetta.
Credo che questo è il momento di non lasciarsi andare , questo è il momento non dei processi come tenta di fare qualcuno, ma di fare uno sforzo collettivo e partendo dal poco su cui possiamo contare progettare come vogliamo sia SORA DOMANI e con unità di intenti lavorare in questo senso.

Per questo obiettivo dimentichiamo le sirene di fuori che tentano di incantarci e poi ci lasciano nel più completo abbandono.

Autoconvochiamo una Assise cittadina che strutturandosi per competenze formuli idee , proponga azioni , individui obiettivi idonei a farci risalire la china.

Abbiamo perso il tribunale , abbiamo avuto notevoli ridimensionamenti di organici in altri settori della Pubblica Amministrazione e dei servizi , il mancato tourn over all’ospedale , che non riguarda solo un ginecologo ( sembra in attesa che riaprano Alatri), un pediatra ( che sembra ci lasci con l’autunno), un cardiologo introvabile , ma che sembra riguardi qualche centinaia di persone.

Queste assenze hanno ridotto gli occupati stabili e tutelati di circa 800 unità, che si ripercuotono negativamente sulla moneta circolante e spendibile, vogliamo azzardare una cifra 1.200.000 euro.

Se a questa cifra aggiungiamo la rapacità delle tariffe (vedi l’acqua) , i balzelli comunali e regionali , le spese che, in carenza di una sanità degna di questo nome, i cittadini debbono affrontare per la tutela della salute , possiamo renderci conto dell’impoverimento della città.

Credo sia ora , senza che questo sia sconfessione a tutti e a nessuno, di prendere in mano la progettualità per il futuro e il coordinamento dei mezzi per ottenere quanto ci spetta come cittadini , coinvolgendo tutto il comprensorio, che qualcuno con un tratto di penna ha destinato, senza consenso dei cittadini, ad avere riferimenti che molti non giudicano vantaggiosi.

L’appello è non buttate queste righe , certamente insufficienti, con un gesto di sufficienza , provate a pensare un attimo allo sfascio in cui stiamo e alle possibilità di contare ancora che una città di quasi trentamila abitanti e un comprensorio che li raddoppia possono ancora avere.

Ricordate concordemente
NO PASERAN NON PRAEVALEBUNT
BASTA VOLERLO E TESTIMONIARLO.

Nessun commento:

Posta un commento