12.1.22

ELEZIONI FROSINONE 2022: PRIMARIE NEL CENTRODESTRA, SOCIETA' CIVILE SI ORGANIZZA IL PERCORSO

Elezioni del 2022 a Frosinone Foto dal blog Frosinone Bella e Brutta

Nel centrodestra le sette liste, (partiti e civiche), presenti nel Consiglio comunale hanno deciso di fare le primarie e di scegliere il prossimo candidato a sindaco del capoluogo nel prossimo mese di marzo. Ci sono dei tavoli già aperti, almeno tre, ma nel centrodestra non c'è accordo totale, un gruppo civico sembra essere più vicino all'altro schieramento politico. Finirà come a Sora?

Intanto nella Società civile ci si inizia ad organizzare

Si programma il percorso che dovrebbe portare alle elezioni prossime. Francesco Notarcola, da sempre impegnato sulla sanità e salute della Ciociaria, con il suo gruppo civico lancia l'appello: “Con questo scritto intendiamo invitare al dibattito i cittadini, le associazioni, le forze politiche e sindacali”. Frosinone verso le elezioni sono proposte messe in campo a disposizione di chi vuole mettersi in gioco e rivolte soprattutto ai giovani. 

Si scrive nel documento: “I cittadini del Capoluogo, nella prossima primavera, saranno chiamati alle urne per rinnovare il Consiglio comunale e il sindaco. La Città è stremata, dopo decenni di governo di Gruppi di potere traversali che hanno permesso l’assalto al territorio e la sua devastazione, lo straripare dell’illegalità e della corruzione, lo sperpero di danaro pubblico e la riduzione progressiva dei diritti costituzionali.

Sconfiggere questo meccanismo perverso è oggi vitale per il futuro di Frosinone e della sua provincia.

Uomini e partiti che si sono avvicendati ai vertici delle Istituzioni (Provincia e Comuni) e degli Enti ( ASI-COSILAM-Camera del Commercio-SAF, ecc.) che governano l’economia e lo sviluppo, preoccupati solo di soddisfare le loro ambizioni e in perenne ricerca di affermazioni personali e di gruppo, non hanno saputo e voluto contrastare un processo di deindustrializzazione che ha distrutto grande parte di un patrimonio industriale ed economico di alto livello. Queste persone e i loro Gruppi, incapaci di analisi, privi di idee e di proposte adeguate, non hanno saputo cogliere le novità scientifiche e tecnologiche per tentare di rinnovare e trasformare un’economia sofferente e un’organizzazione sociale precaria.

Gli amministratori del Capoluogo hanno agevolato con la loro complicità questo stato di cose, rinunciando a far svolgere al Comune capoluogo un ruolo di guida e di orientamento per tutti i Comuni della provincia, cercando di gestire insieme, un territorio che aveva ed ha l’esigenza di un rilancio e di una crescita sul piano economico, culturale e civile, con servizi adeguati ai bisogni dei cittadini e di una loro alta qualità della vita.

Un siffatto modo di intendere la politica e la gestione della cosa pubblica, fortemente caratterizzata come gestione personale o di gruppo che non ha tenuto in nessuno conto gli interessi della collettività, ha fatto pagare un prezzo altissimo ai cittadini del Capoluogo ed alle loro famiglie.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti: povertà, disoccupazione, forte riduzione dei servizi alla persona e continuo aumenti dei costi dei servizi primari, un’organizzazione sanitaria precaria, che soddisfa molto gli imprenditori privati del settore e che marginalizza e respinge coloro che hanno più bisogno di tutele.

Contro questa politica disastrosa e serva dei poteri forti, si è levata, da ogni angolo della città, la rabbia, la protesta e il malcontento dei cittadini, espresso in tante iniziative e manifestazioni di massa per difendere il proprio diritto alla salute, per salvare ricchezze storiche e culturali come l’archeologia, per contrastare il potere assoluto dato dai sindaci al gestore idrico (Acea Ato spa), per promuovere la rinascita e la valorizzazione del Centro storico, delle sue bellezze, della sua storia anche attraverso il recupero del suo inestimabile patrimonio urbanistico".

Si legge ancora nella nota: "Nella prospettiva delle elezioni quali forze e gruppi intendono raccogliere questo grido di dolore e di insoddisfazione profonda venuto dai cittadini, per avviare il Capoluogo verso il rinnovamento della politica e per una gestione della cosa pubblica, trasparente, condivisa e partecipata?

Una riflessione s’impone alle forze sociali, ai cittadini ed alle loro associazioni, alle forze politiche. Un contributo prezioso verso il rinnovamento può venire da quei partiti che forti delle loro tradizioni e degli ideali che si richiamano ai valori dal socialismo e delle lotte operaie e popolari.

Nella Città, nel corso di questo lungo periodo di sacrifici, di affanno e di sofferenza, un larghissimo schieramento di forze politiche e sociali, ha espresso capacità di aggregazione e di organizzazione, di analisi e di proposta in campo economico, culturale, amministrativo, sanitario. Si è affermata un’intelligenza collettiva con una creatività esplosiva e ricca di valori, sorta dalla partecipazione appassionata ed entusiastica dei cittadini.

Sono queste le forze che possono e debbono essere protagoniste di una profondo cambiamento nella vita del Capoluogo, ricostruendo un rapporto di fiducia tra Istituzione e cittadini, chiamandoli alla partecipazione attiva ed alla responsabilità. Senza questa partecipazione e collaborazione responsabile, stante la difficile realtà economico-finanziaria del Comune, non sarà possibile uscire dall’attuale situazione di disagio e di precarietà per tutti.

Con questo nostro scritto, intendiamo invitare al dibattito i cittadini, le associazioni, le forze politiche e sindacali, per aprire un confronto largo e profondo tra tutti coloro vogliono dare un futuro alla nostra Città rompendo con il passato e guardando con fiducia alla vita che verrà. Costruirla a misura dei bisogni e delle esigenze della sua popolazione è compito delle persone oneste, lontane dagli affari e dalle ambizioni malsane".

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