29.11.15

REGIONE LAZIO Dopo i ticket sanitari, le tariffe rifiuti

Il Comunicato Stampa di Luca Frusone, portavoce alla Camera dei Deputati (M5S), inviato da Frosinone, il 26/11/2015

“Dopo ACEA i cittadini ricevono un’altra stangata, questa volta l’aumento di tariffe avviene sui rifiuti e ancora una volta alla base di questi aumenti di costi, c’è la negligenza e il lassismo delle amministrazioni, in questo caso la colpa è della Regione e del commissario governativo che all’epoca gestì l’emergenza.

La MAD Società che gestisce la discarica di Roccasecca, chiedeva alla Regione la determinazione della tariffa definitiva, come previsto da decreto ministeriale, in quanto fino ad allora la tariffa stabilita era solamente provvisoria. Nel 2012 nonostante vari solleciti, la MAD non riesce ad avere una risposta dalla Regione Lazio e così fa ricorso chiedendo il risarcimento dei danni causati dal ritardo. Il TAR Lazio con sentenza 685/2014 ha sancito il mancato adeguamento tariffario e il riconoscimento del credito alla società ricorrente. Nello specifico Regione e Presidenza del Consiglio sono state condannate a pagare quasi 10 milioni di euro.
La Regione dal 2007 al 2012 non è riuscita a stabilire una tariffa che per legge andava stabilità in 40 giorni ed ora fa pagare il conto ai cittadini. Una vergogna. Senza contare che la responsabilità ricade anche sulla Presidenza del Consiglio, in quanto l’allora commissario ministeriale non seppe gestire la situazione. Proprio per questo ho intenzione d’interrogare il Governo affinché contribuisca in qualche maniera per evitare l'aumento delle bollette, per cercare di scongiurare la ricaduta economica nelle tasche dei cittadini già fortemente provati dalla crisi e dalla pressione fiscale.

I soldi dovrebbero cacciarli Marrazzo e la Polverini che hanno impiegato 5 anni per fare una tariffa e l'attuale amministrazione regionale che fa finta di non vedere i preoccupanti rapporti dell'ARPA sulla gestione della discarica di Roccasecca che ora vuole persino il quinto invaso.  Naturalmente la voce dei sindaci non è pervenuta. Quando si tratta di acqua o di rifiuti c'è un silenzio scioccante, a meno che non si è sotto elezioni.”

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