Assente Roberto De Donatis. Il Consiglio Comunale ha avuto inizio alle 18.40 con 14 presenti
Il segretario comunale ricorda che il Centro Commerciale Naturale da 3 anni non approva più un bilancio e la Società consortile è da mettere in liquidazione.
Per Massimo Ascione è stata una provocazione il solo punto all'Odg portato in aula. I punti richiesti dall'opposizione erano di più; altri due proposti sugli impianti sportivi e il parco Valente. Per il sindaco e per Salvatore Meglio la richiesta non poteva essere accolta, ma da riformulare in base all'art. 63 del regolamento. Il consigliere d'opposizione ormai è rimasto solo perché pure Fausto Baratta è passato, assieme all'ex consigliere De Gasperis, nella Piattaforma civica di De Donatis e Forza Italia.
Ascione così ha dato gli auguri a tutti, ai canadesi in particolare, e se ne è andato senza aspettare il voto. Ha criticato la maggioranza, è uscito dall'aula da solo, prima degli altri, in netto anticipo. Prima dell'inizio della seduta Ascione però aveva detto qualcosa in più: non molla, resta al suo posto, e sulla sua prossima candidatura ancora non ha deciso. Ripete spesso però che non si candiderà.
Il Consiglio comunale è andato avanti con gli interventi di Lecce che dice che la messa in liquidazione del Ccn è un atto dovuto anche perché la Regione Lazio non dà più finanziamenti. Non piace al consigliere Lecce la scelta del liquidatore. Il Consiglio comunale con la sola maggioranza ha votato lo scioglimento del Centro Commerciale Naturale Scarl e ha nominato il commercialista Porretta, liquidatore del Ccn che lavorerà gratuitamente.
L'idea del Centro Commerciale Naturale venne agli inizi degli anni 2000 all'ambientalista, storico sorano, Domenico La Posta. Un Centro commerciale all'aperto (così lo chiamò) per opporsi al nascente PRU Centro Commerciale di San Giuliano (Serapide-Due Torri) in pieno centro urbano. La presentazione di tutto il complesso edilizio ci fu sotto il tendone di Piazza Annunziata e l'allora assessore regionale venne a dire che se anche il progetto realizzato non era dei migliori veniva approvato. Sotto il tendone il pienone, tutti contenti (centrodestra, centrosinistra, centro) l'unico ad opporsi l'ambientalista sorano perché già pensava ai problemi di traffico e smog (e non solo) attorno alla struttura se realizzata. L'idea di un Centro commerciale all'aperto ripresa in tante altre parti d'Italia con il nome di Centro Commerciale Naturale.
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