2.2.16

OMAGGIO AL GRANDE ETTORE SCOLA (PRIMA PARTE)


APPUNTI DI STORIA DEL CINEMA ITALIANO

OMAGGIO AL GRANDE ETTORE SCOLA PRIMA PARTE

Ettore Scola, scomparso il 19 gennaio all'età di 84 anni, sarà ricordato come uno dei “grandi maestri” del cinema italiano. Nel corso della sua ultra-cinquantennale carriera ha lavorato anche con gli attori ciociari Nino Manfredi e Marcello Mastroianni in alcuni film entrati a far parte della storia del nostro cinema e della nostra Italia.

Manfredi è stato diretto per la prima volta dal regista nativo di Trevico ( Avellino ) nel 1965 nel primo episodio del film “Thriling” dal titolo “Il vittimista” in cui interpreta Nino Galassi, professore di latino ossessionato dall'idea che sua moglie Frida, tedesca, voglia ucciderlo. Alla consorte rimprovera il fatto di essere figlia di un ufficiale nazista. Seguito da uno psicanalista ( Tino Buazzelli ), quest'ultimo gli spiega che la sua persecuzione è dovuta ad una relazione extraconiugale che il professore ha avuto in precedenza. Perdonato dalla moglie, a cui confessa tutto, l'amante, non mostrando nessuna comprensione nei suoi confronti, in estate, al mare, lo butta in acqua e lui, non sapendo nuotare, annega.


Nel 1968 l'attore ciociaro partecipa, nel ruolo di Oreste Sabatini detto Titino, al film dal titolo “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?” interpretato da Alberto Sordi nel ruolo dell'affermato editore romano Fausto Di Salvio che, su richiesta della sorella, si reca in Angola assieme al ragionier Ubaldo Palmirani ( Bernard Blier ) alla ricerca del cognato cui, dalle prime notizie dategli da una sua amante, si scopre che è deceduto. Mentre stanno tornando in Italia i due incontrano Pedro, un portoghese che gli rivela che Titino è ancora vivo. I due uomini, a seguito di una serie di burrascose disavventure durante le quali rimangono prima senza jeep, conoscono due simpatici coniugi portoghesi che, ospitandoli nella loro macchina, si rivelano razzisti. Di Salvio e Palmirani, dopo essere stati derubati dai mercenari, finiscono nelle mani di una tribù di indigeni poco
raccomandabili e qui avranno la sorpresa: scoprono che lo stregone è l'uomo che essi cercavano, Titino il quale, dopo aver negato, si arrende e decide di far ritorno a casa ma, sul battello, si tuffa in acqua nuotando verso la riva in cui è atteso dall'intera tribù.

Il primo film diretto da Ettore Scola con protagonista Marcello Mastroianni è nel 1970 la commedia noir “Dramma della gelosia … tutti i particolari in cronaca”, presentato in concorso al 23mo festival di Cannes dove l'attore ciociaro ha vinto il premio per la miglior interpretazione mentre Monica Vitti ha vinto il Globo e la Grolla d'oro quale miglior attrice.

Il film ricostruisce il delitto di Adelaide ( Monica Vitti ) avvenuto durante la lite tra due uomini. E' la Festa dell'Unità e il 45enne Oreste Nardi ( Mastroianni ), muratore sposato con una donna molto più grande di lui, incontra per la prima volta la fioraia. L'anziana moglie, presa da un raptus di gelosia, manda la donna in ospedale. Durante una manifestazione del PCI, Oreste incontra il pizzaiolo Nello Serafini ( Giancarlo Giannini ), il quale s'innamora di Adelaide. A seguito di un tentato suicidio, è raggiunto al capezzale dalla fioraia a cui promette amore eterno. Il muratore, in preda alla depressione, immagina di
risolvere i suoi problemi con il malocchio degli zingari. Nello ed Adelaide, ormai giunti sull'altare, vengono visti dall'uomo e quest'ultimo, in un momento di lucidità, li aggredisce e, durante una rissa, colpisce a morte la fioraia con un paio di forbici. Il tribunale, riconoscendo la sua infermità, lo condanna a pochi anni di carcere e, tornato libero, immagina di tornare a vivere assieme ad Adelaide.

Permette ? Rocco Papaleo”, girato l'anno dopo, vede Marcello Mastroianni interpretare il ruolo di Rocco Papaleo, già pugile, che da vent'anni lavora come ascensorista in Alaska. Investito da una giovane ragazza di nome Jenny ( Lauren Hutton ), sarà aiutato da quest'ultima grazie al suo fascino seducente. La giovane è affermata modella. In attesa di un nuovo appuntamento con lei, gironzola per la città di Chicago incontrando, tra gli altri, un omosessuale ed un barbone soprannominato Gengis Khan ( Tom Reed ) che, nel suo zaino, ha un ordigno deciso a far esplodere. Jenny, all'appuntamento serale, si presenta con un altro e l'emigrante incontra la prostituta presentatagli da Gengis Khan, Linda, che le ruba i pochi soldi a lui rimasti. Chiede un posto di lavoro a Bocca d'Oro ma alla fine rimane senza una lira e perde anche la compagnia del barbone il quale, nel tentativo di fuggire ad un poliziotto, muore lasciando a Rocco lo zaino in eredità .

* Veroli 2 febbraio 2016. Di Gabriele Mattacola. Il 28 gennaio, presso il Salone di rappresentanza dell'Amministrazione provinciale di Frosinone, ha presentato il suo ultimo saggio sul regista romano autore de “La scuola” Daniele Luchetti.




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