APPUNTI DI STORIA DEL CINEMA ITALIANO
OMAGGIO
AL GRANDE ETTORE SCOLA PRIMA PARTE
Ettore
Scola, scomparso il 19 gennaio all'età di 84 anni, sarà ricordato
come uno dei “grandi maestri” del cinema italiano. Nel corso
della sua ultra-cinquantennale carriera ha lavorato anche con gli
attori ciociari Nino Manfredi e Marcello Mastroianni in alcuni film
entrati a far parte della storia del nostro cinema e della nostra
Italia.
Manfredi
è stato diretto per la prima volta dal regista nativo di Trevico (
Avellino ) nel 1965 nel primo episodio del film “Thriling” dal
titolo “Il vittimista” in cui interpreta Nino Galassi, professore
di latino ossessionato dall'idea che sua moglie Frida, tedesca,
voglia ucciderlo. Alla consorte rimprovera il fatto di essere figlia
di un ufficiale nazista. Seguito da uno psicanalista ( Tino Buazzelli
), quest'ultimo gli spiega che la sua persecuzione è dovuta ad una
relazione extraconiugale che il professore ha avuto in precedenza.
Perdonato dalla moglie, a cui confessa tutto, l'amante, non mostrando
nessuna comprensione nei suoi confronti, in estate, al mare, lo butta
in acqua e lui, non sapendo nuotare, annega.
Nel 1968 l'attore ciociaro partecipa, nel ruolo di Oreste Sabatini detto Titino, al film dal titolo “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?” interpretato da Alberto Sordi nel ruolo dell'affermato editore romano Fausto Di Salvio che, su richiesta della sorella, si reca in Angola assieme al ragionier Ubaldo Palmirani ( Bernard Blier ) alla ricerca del cognato cui, dalle prime notizie dategli da una sua amante, si scopre che è deceduto. Mentre stanno tornando in Italia i due incontrano Pedro, un portoghese che gli rivela che Titino è ancora vivo. I due uomini, a seguito di una serie di burrascose disavventure durante le quali rimangono prima senza jeep, conoscono due simpatici coniugi portoghesi che, ospitandoli nella loro macchina, si rivelano razzisti. Di Salvio e Palmirani, dopo essere stati derubati dai mercenari, finiscono nelle mani di una tribù di indigeni poco
raccomandabili
e qui avranno la sorpresa: scoprono che lo stregone è l'uomo che
essi cercavano, Titino il quale, dopo aver negato, si arrende e
decide di far ritorno a casa ma, sul battello, si tuffa in acqua
nuotando verso la riva in cui è atteso dall'intera tribù.
Il
primo film diretto da Ettore Scola con protagonista Marcello
Mastroianni è nel 1970 la commedia noir “Dramma della gelosia …
tutti i particolari in cronaca”, presentato in concorso al 23mo
festival di Cannes dove l'attore ciociaro ha vinto il premio per la
miglior interpretazione mentre Monica Vitti ha vinto il Globo e la
Grolla d'oro quale miglior attrice.
Il
film ricostruisce il delitto di Adelaide ( Monica Vitti ) avvenuto
durante la lite tra due uomini. E' la Festa dell'Unità e il 45enne
Oreste Nardi ( Mastroianni ), muratore sposato con una donna molto
più grande di lui, incontra per la prima volta la fioraia. L'anziana
moglie, presa da un raptus di gelosia, manda la donna in ospedale.
Durante una manifestazione del PCI, Oreste incontra il pizzaiolo
Nello Serafini ( Giancarlo Giannini ), il quale s'innamora di
Adelaide. A seguito di un tentato suicidio, è raggiunto al capezzale
dalla fioraia a cui promette amore eterno. Il muratore, in preda alla
depressione, immagina di
risolvere
i suoi problemi con il malocchio degli zingari. Nello ed Adelaide,
ormai giunti sull'altare, vengono visti dall'uomo e quest'ultimo, in
un momento di lucidità, li aggredisce e, durante una rissa, colpisce
a morte la fioraia con un paio di forbici. Il tribunale, riconoscendo
la sua infermità, lo condanna a pochi anni di carcere e, tornato
libero, immagina di tornare a vivere assieme ad Adelaide.
“Permette
? Rocco Papaleo”, girato l'anno dopo, vede Marcello Mastroianni
interpretare il ruolo di Rocco Papaleo, già pugile, che da vent'anni
lavora come ascensorista in Alaska. Investito da una giovane ragazza
di nome Jenny ( Lauren Hutton ), sarà aiutato da quest'ultima grazie
al suo fascino seducente. La giovane è affermata modella. In attesa
di un nuovo appuntamento con lei, gironzola per la città di Chicago
incontrando, tra gli altri, un omosessuale ed un barbone
soprannominato Gengis Khan ( Tom Reed ) che, nel suo zaino, ha un
ordigno deciso a far esplodere. Jenny, all'appuntamento serale, si
presenta con un altro e l'emigrante incontra la prostituta
presentatagli da Gengis Khan, Linda, che le ruba i pochi soldi a lui
rimasti. Chiede un posto di lavoro a Bocca d'Oro ma alla fine rimane
senza una lira e perde anche la compagnia del barbone il quale, nel
tentativo di fuggire ad un poliziotto, muore lasciando a Rocco lo
zaino in eredità .
*
Veroli 2 febbraio 2016. Di Gabriele Mattacola. Il 28 gennaio, presso
il Salone di rappresentanza dell'Amministrazione provinciale di
Frosinone, ha presentato il suo ultimo saggio sul regista romano
autore de “La scuola” Daniele Luchetti.
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