29.10.15

LA XII GIORNATA NAZIONALE DEL TREKKING URBANO

Le città partecipanti sono su: http://www.trekkingurbano.info/trekking-urbano-2015.html

"È LA NOVITÀ DAL MONDO CHE CAMMINA" LA GIORNATA NAZIONALE DEL TREKKING URBANO

Con la città di Siena in testa. "Sabato 31 ottobre, oltre 50 città italiane, guidate da Siena, proporranno percorsi a piedi tra arte, cultura e gusto. Questa edizione propone percorsi fuori dal solito e ci permetterà di visitare luoghi spesso chiusi al pubblico: monasteri, palazzi, castelli e scavi archeologici da scoprire camminando per la città".

IL CAMMINO È "INUTILE"
Per Guido appassionato di cammino a piedi: Cos’è la cosa più bella del camminare? Nell’età della razionalità e della tecnica, dell’efficienza e del tutto finalizzato, della produzione/lavoro al primo posto e del diodenaro come unico fattore valoriale del chi siamo nel mondo, insomma nell’epoca in cui tutto deve avere un senso ed essere sotto controllo e quindi "utile" quando cammino faccio una cosa "inutile"
Chi cammina è un “perditempo”. Ovviamente mi riferisco a chi, come me, cammina per il semplice gusto di farlo, senza orologio o cellulare, assaporando i propri sensi accesi tutti, in ascolto della risonanza con la natura. È quello che amiamo chiamare cammino lento e consapevole. Quello che facciamo per piacere e non per dovere, salutistico o quant’altro.
L’inutilità di questo camminare ai tempi moderni è clamorosa. È totalmente controcorrente, rispetto al mito della velocità.
È totalmente insensato, perché è basato su una fatica facilmente evitabile. È totalmente anarchico, perché esce dagli schemi rigidi di un vivere complesso, ordinato, burocratico e subordinato.
Ma è proprio qui il massimo dell’utilità del cammino “inutile”. Mentre tutto tende a farmi sentire inutile se non faccio quello che la società dei consumi impone, etichettandomi come fannullone o antisociale o depresso se mi oppongo al diktat, coi miei liberi passi ricordo a me e manifesto a tutti che nessuno può espropriarmi della mia umanità.
E per umanità intendo quella sensazione di profonda felicità derivata dall’essere in sintonia con la mia natura e con la Natura di cui faccio parte.
Il cammino è “inutile” per chi vuole sostanzialmente usarmi come passivo e stupido ingranaggio, nella dinamica del potere dei pochi. Il cammino “inutile” è utile, al contrario, come segnale di resistenza, che do a me stesso e ai miei simili, per non smarrire definitivamente la traccia di quell’homo naturans da cui provengo e sono.
Scrive Guido "Ulula alla Luna" sul sito dedicato al trekking: www.camminoprofondo.it

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