20.10.15

PER L'ASSOCIAZIONE LIBERA MENTE IL GIOCO È UNA COSA SERIA

Anche il vescovo Gerardo Antonazzo coinvolto nel progetto con la diocesi ristrutturata in 8 zone. "La diocesi ha uno strumento importante la Pastorale  Digitale 2.0". Tanti i soggetti coinvolti quindi: il Faro di Armando Caringi, Libera Mente del prof. De Ritis, i Servizi sociali del Comune con l'Assessore Iaquone in testa che vede bene il coinvolgimento delle due associazioni. E il Consigliere comunale Serafino Pontone Gravaldi. Sono 94 i gestori presenti nel nostro territorio, "una situazione di allarme" dice ancora Gabriele De Ritis, Responsabile del Progetto di intervento sui problemi legati al gioco d'azzardo patologico: "Il Gioco è una cosa seria".

Per Giuliana Pagnanelli, dell'Area Legale dell'Associazione Libera Mente, si partirà da chi gioca e poi dalle famiglie con la scommessa sulle relazioni. Oltre la solitudine e la disperazione la ricostruzione dei legami spezzati e poi i debiti contratti dal soggetto coinvolto. Arrivando alla ricomposizione del debito. Le entrate e le uscite messe sotto la lente, e poi la collaborazione con gli enti pubblici. La rete di salvataggio. Ultima fase quindi è rivolta al tutoraggio con la questione finanziaria.

Lo Sportello di ascolto, di aiuto, di intervento è aperto il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 16 con il n. del TelefonoAiutoGioco: 333.6496300 attivo 24 ore su 24 con un operatore disposto ad ascoltare i problemi delle famiglie. Il Faro Onlus aderisce al progetto mettendo a disposizione la lunga esperienza di 25 anni perché, dice Armando Caringi, entrano in tutte le scuole e col libretto realizzato; una "Semplice Guida alle Dipendenze" con la visione della Psicologa Savino del Sert. Ma dopo 25 anni è arrivata la prima volta una rapina alla sede del Faro di via C. Canofari. È arrivata, domenica sera, distruggendo il televisore e piccoli altri danni. Armando Caringi dice, in conferenza stampa, che qualcosa sta cambiando nel comportamento di alcuni giovani. Dall'Associazione fanno sapere dopo il brutto evento che: "non è il problema economico ma la profanazione di uno stile di gratuità condiviso da 26 anni con il territorio". Il gesto non è piaciuto ai volontari del Faro che "poche cose hanno costruito in tanti anni di attività".

Gabriele De Ritis nel video durante le domande della stampa precisa che è più corretto parlare di gioco d'azzardo patologico che di ludopatia. Ricorda i mezzi di stampa (Avvenire in testa) che domenica scorsa, 18, e ieri lunedì 19 ottobre "si sono schierati forti" contro. C'è anche, va avanti De Ritis, una pubblicità pervasiva con messaggi sottili. Con l'Amministrazione comunale che ha chiesto espressamente all'Associazione Libera Mente, con sede in Sora, in via Agnone Maggiore, di intervenire.

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