Forse,
stavolta, l’occasione è anche un pochino più sentimentale perché il talento che
appena due giorni fa è stato insignito di un importante riconoscimento, è
oramai “uno di famiglia” per la società volsca, uno
che ha camminato, sudato, gioito, faticato in terra lirense dal lontano 2007, ovvero il libero Marco Santucci.
che ha camminato, sudato, gioito, faticato in terra lirense dal lontano 2007, ovvero il libero Marco Santucci.
Marco
approdò a Sora quasi 10 anni fa, e seppur con
qualche pausa, è stato protagonista indiscusso della vita Argos Volley; al suo sesto anno con la casacca bianconera può affermare di aver conquistato davvero tanto: tre promozioni, di cui l’ultima in SuperLega, partendo con umiltà e dedizione dalle lande della B1; ha cambiato ruolo riuscendo ad affermarsi in ogni veste indossata, da martello a libero; ha trovato l’amore e messo radici proprio nella terra che gli ha offerto e continua ad offrirgli opportunità e calore, cose che Marco, da grande professionista, ricambia con il lavoro sul campo e la disponibilità fuori dal rettangolo di gioco.
qualche pausa, è stato protagonista indiscusso della vita Argos Volley; al suo sesto anno con la casacca bianconera può affermare di aver conquistato davvero tanto: tre promozioni, di cui l’ultima in SuperLega, partendo con umiltà e dedizione dalle lande della B1; ha cambiato ruolo riuscendo ad affermarsi in ogni veste indossata, da martello a libero; ha trovato l’amore e messo radici proprio nella terra che gli ha offerto e continua ad offrirgli opportunità e calore, cose che Marco, da grande professionista, ricambia con il lavoro sul campo e la disponibilità fuori dal rettangolo di gioco.
Ma
Santucci, sorano d’adozione, è anche fortemente legato alla città natia, la sua
Campobasso, da cui ha mosso i primi salti nel mondo del volley e che oggi lo ha
onorato con un prestigioso premio: la statuetta di “Telemolise nel cuore”, segno
tangibile della kermesse giunta alla terza edizione e curata dalla
redazione di Domenica Sport.
Durante
il Gran Gala di martedì 7, presso la sala ricevimenti del ristorante Coriolis
di Ripamolisani, sono state gratificate otto eccellenze del Molise, otto
personalità che si sono contraddistinte in ambiti differenti, dallo sport alla
cultura, dall’arte alla medicina. E proprio per lo sport, Marco “Maia” Santucci
ha ritirato la sua personale “palma” in una serata allietata da esibizioni di
altissimo livello, musica lirica, voci pop, strepitose coreografie.
“Sono estremamente
felice di aver ricevuto questo premio, dimostrazione della stima e dell’affetto
che la mia terra d’origine nutre per me e che io sempre ricambio. Sono commosso
perché non me l’aspettavo e ricevere quella chiamata, la notizia di questo
evento ha segnato un altro ricordo bellissimo sulla mia agenda, ancor di più
perché prima di me c’è stato solo un altro pallavolista a ritirare questo
riconoscimento concepito dalla mia regione, il campione Pasquale Gravina. La
targa arriva in un momento molto particolare e intenso, ossia la partecipazione
al campionato di SuperLega con la mia squadra e credo che la promozione della
Biosì Indexa Sora nella massima divisione nazionale, abbia contribuito non poco
alla scelta dell’assegnazione del premio, e questo mi rende ancor più
orgoglioso della mia vita professionale. Non posso che dedicare questa
bellissima gratifica alla mia famiglia e a chi ha sempre creduto in me e mi ha
sostenuto nelle scelte quotidiane e nel lavoro di ogni giorno”.
La
società Argos Volley rinnova, per cui, i suoi più sinceri complimenti a quello
che oramai è un “figlio” per il club stesso e gli augura un futuro ricco di
momenti simili e ancor più felici.
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