12.12.16

ANTONIO PIETROPAOLI FRUTTI DI BOSCO



Il 30 novembre, presso il Salone di rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, il socio dell’Accademia Teretina Antonio Pietropaoli ha presentato la sua ultima raccolta poetica, edita da Ismecalibri, “Frutti di bosco”. L’opera è divisa in tre sezioni: la prima, intitolata “Riflessioni”, comprende alcune liriche impegnate tra cui: “El Alahmein e d’intorni” in cui, riferendosi alla nazione che è spesso teatro di guerre, contempla il mare profumato di Amira. “A Genova” è una poesia in cui l’autore ricorda una gita compiuta, nel dicembre del 1968 all’età di 23 anni, nella città che ha dato i natali a Cristoforo Colombo dove rimane colpito dagli abitanti che stanno camminando lungo il porto e dal Mar Ligure che, per lui, ha le sembianze di una donna bella e lusinghiera. “Al Mare Greco ( Olimpiade 2004)” è una lirica in cui ricorda il mito di Ulisse. “Alla mia trolla” è una dedica alla sorgente d’acqua che si trova nel suo paese natale Morolo nella quale, attorno ad essa, vediamo alcuni uccelli che stanno mangiando. La sorgente è adagiata nel verde della campagna. lLa lirica “Auguri ad una fanciulla degli “Anni Ottanta” ci presenta il ritratto di una giovane, musicista in un complesso locale, che indossa sempre una minigonna e che, per la sua bellezza, ha molti corteggiatori ma, allo stesso tempo, non è innamorata di nessuno di loro. La seconda parte della raccolta è intitolata “Dediche” e comprende alcuni omaggi ai concittadini di Morolo tra cui il cugino Angelo ( Lillo ) Corridori, l’avvocato Luigi Fiaschetti, il parroco don Antonio Biondi ed il musicista Gino De Paolis. Altri componimenti sono dedicati al Frosinone in serie A, al locale “La Selva” frequentato assieme ai compaesani ed a tutti quelli che, come lui, lo scorso anno hanno compiuto settant’anni. L’ultima sezione s’intitola “Sonetti ai miei paesi ciociari” dove, nelle varie liriche, il poeta omaggia i paesi della ciociaria descrivendone le bellezze, i personaggi illustri ( Cicerone e Caio Mario nati ad Arpino), il buon cibo ( gli amaretti di Guarcino, il vino “Cesanese del Piglio”) e la semplicità della gente.

* VEROLI 12 DICEMBRE 2016. GABRIELE MATTACOLA.

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