Il monumento alla Famiglia la Posta |
Il 22 dicembre 2016, alle ore 11,30, nella chiesa di Santa Restituta
L’inaugurazione di un mosaico con il volto di Giovanni XXIII a fianco della tomba di mons. Piccirilli realizzato dagli alunni della 4°/ B del Liceo Artistico di Sora
L’iniziativa promossa dal preside Luigi Gulia
di Gianni Fabrizio
«Tra
i condiscepoli un cordialissimo amico. don Giuseppe Piccirilli di
Sora. Fu un santo sacerdote. Il suo ricordo è tra i più cari»:
queste parole furono pronunciate da papa Giovanni XXIII il 16
novembre 1960, durante una storica udienza riservata alla diocesi di
Sora. Sono scolpite sul monumento funebre di mons. Giuseppe
Piccirilli (1879-1938) nella chiesa di Santa Restituta, di cui il
sacerdote, nativo di Alvito, fu infaticabile ricostruttore dopo il
terremoto del 1915 e generoso preposto.
Per questa ragione nel 1975, l’allora parroco, mons. Vincenzo Marciano volle che quel sepolcro, ideato dal maestro Giovanni Leonetti, custodisse i resti mortali del suo benemerito predecessore. Laureato in Teologia e in Diritto, mons. Piccirilli fu maestro illuminato di giovani avviati al sacerdozio, educatore amorevole e animatore dei circoli di Azione Cattolica, promotore di esperienze artistiche, come l’attività filodrammatica e di esplorazione turistico-culturale del territorio. Sul lato destro della tomba un mosaico ne raffigura il volto mansueto e paterno. Negli anni della sua formazione presso il Seminario Lateranense di Roma era stato condiscepolo del bergamasco Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963), il futuro papa del Concilio Ecumenico Vaticano II e della “Pacem in terris”. Due i motivi per i quali Sora occupava un posto speciale nel cuore di Giovanni XXIII: l’amicizia con don Giuseppe Piccirilli e la venerazione verso il cardinale Cesare Baronio, del quale aveva adottato il motto “Pax et oboedientia” per il suo stemma episcopale “Oboedientia et pax”, conservato poi nello stemma pontificio. In ricordo dell’antica amicizia maturata negli ultimi anni della formazione sacerdotale, il prossimo 22 dicembre 2016, alle ore 11,30 nella chiesa di Santa Restituta, verrà collocato, in posizione simmetrica alla effigie di mons. Piccirilli, un mosaico in tessere di vetro opalescente raffigurante il volto di san Giovanni XXIII, realizzato dagli allievi della classe 4/B del locale Liceo Artistico “Antonio Valente”, sotto la guida della prof.ssa Olga De Gasperis, responsabile di Laboratorio e del progetto, con la collaborazione dei docenti delle materie di indirizzo artistico, Fabio Landolfi e Luigi Safina, tutti incoraggiati e sostenuti dalla dirigente scolastica, preside Clelia Giona. Le varie fasi del lavoro sono state documentate mediante filmati e foto, a dimostrazione dello spirito di collaborazione proprio della sezione Arti Figurative, il cui laboratorio recentemente rinnovato si occupa del linguaggio artistico e dell’educazione visiva applicata a diversi ambiti creativi.
Per questa ragione nel 1975, l’allora parroco, mons. Vincenzo Marciano volle che quel sepolcro, ideato dal maestro Giovanni Leonetti, custodisse i resti mortali del suo benemerito predecessore. Laureato in Teologia e in Diritto, mons. Piccirilli fu maestro illuminato di giovani avviati al sacerdozio, educatore amorevole e animatore dei circoli di Azione Cattolica, promotore di esperienze artistiche, come l’attività filodrammatica e di esplorazione turistico-culturale del territorio. Sul lato destro della tomba un mosaico ne raffigura il volto mansueto e paterno. Negli anni della sua formazione presso il Seminario Lateranense di Roma era stato condiscepolo del bergamasco Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963), il futuro papa del Concilio Ecumenico Vaticano II e della “Pacem in terris”. Due i motivi per i quali Sora occupava un posto speciale nel cuore di Giovanni XXIII: l’amicizia con don Giuseppe Piccirilli e la venerazione verso il cardinale Cesare Baronio, del quale aveva adottato il motto “Pax et oboedientia” per il suo stemma episcopale “Oboedientia et pax”, conservato poi nello stemma pontificio. In ricordo dell’antica amicizia maturata negli ultimi anni della formazione sacerdotale, il prossimo 22 dicembre 2016, alle ore 11,30 nella chiesa di Santa Restituta, verrà collocato, in posizione simmetrica alla effigie di mons. Piccirilli, un mosaico in tessere di vetro opalescente raffigurante il volto di san Giovanni XXIII, realizzato dagli allievi della classe 4/B del locale Liceo Artistico “Antonio Valente”, sotto la guida della prof.ssa Olga De Gasperis, responsabile di Laboratorio e del progetto, con la collaborazione dei docenti delle materie di indirizzo artistico, Fabio Landolfi e Luigi Safina, tutti incoraggiati e sostenuti dalla dirigente scolastica, preside Clelia Giona. Le varie fasi del lavoro sono state documentate mediante filmati e foto, a dimostrazione dello spirito di collaborazione proprio della sezione Arti Figurative, il cui laboratorio recentemente rinnovato si occupa del linguaggio artistico e dell’educazione visiva applicata a diversi ambiti creativi.
Per
la posa in opera del mosaico hanno offerto fattivo supporto tecnico
il prof. Loreto Gliottone, titolare della Ditta Gliottone Marmi e
l’impresa edile Franco Di Pede. L’iniziativa, cui ha prontamente
aderito il preposto mons. Bruno Antonellis, è stata pensata,
proposta e promossa, per ragioni affettive e storiche, dal preside
Luigi Gulia, anche in qualità di membro del Comitato Scientifico
della Fondazione Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ed infatti nella
prestigiosa sede della Fondazione, che custodisce il patrimonio
archivistico, fotografico e librario di Angelo Giuseppe Roncalli
riversato dal cardinale Loris Francesco Capovilla assieme ad opere di
Maestri d’arte del Novecento a lui ispirate, saranno conservati i
disegni preparatori e gli elaborati finali realizzati. Sarà un modo
molto importante di valorizzare gli alunni del Liceo sorano che ne
sono autori: Debora D’Angelo, Flavia Gennaro, Alessandro Leva,
Riccardo Rossini, Kristian Zaccardelli. La
cerimonia d’inaugurazione sarà molto semplice.
Saranno presenti la
dirigente Giona, i docenti e tutti gli alunni del Liceo Artistico.
All’inizio sarà mons. Bruno Antonellis a porgere il
saluto ed il ringraziamento per questo meritorio e significativo
evento; seguirà un breve intervento storico del preside
Luigi Gulia, a cui si deve l’intuizione e la proposta
dell’intelligente idea; quindi la spiegazione da parte degli alunni
sulle fasi e sulla tecnica di realizzazione; ed ancora il saluto
della dirigente scolastica Giona ed infine l’
inaugurazione e la benedizione del mosaico. In questa, come già è
accaduto in altre numerose circostanze del passato, il Liceo
Artistico “Antonio Valente” di Sora dà conferma della sua
riconosciuta qualità didattica e dell’efficacia dell’iter
formativo che ha educato generazioni di giovani avviandole a
professioni di alto prestigio culturale e sociale.
Tra i recenti
contributi artistici di allievi e docenti del Liceo “Antonio
Valente” alla città di Sora, si ricordano in particolare:
l’ideazione del monumento lapideo inaugurato nel 2014 in memoria
dell’eccidio della famiglia La Posta avvenuto in località Ponte
Olmo il 27 maggio 1944, quattro giorni prima della liberazione di
Sora dall’occupazione tedesca; il progetto e la realizzazione della
stele in memoria delle vittime del terremoto del 13 gennaio 1915
inaugurata in Piazza Santa Restituta nel centenario del tragico
sisma. Alla cerimonia inaugurale sono stati invitati il
vescovo diocesano, mons. Gerardo Antonazzo, il sindaco di Sora, arch.
Roberto De Donatis, l’assessore alle Politiche Culturali, maestro
Sandro Gemmiti, la consigliera delegata alla Pubblica Istruzione,
dott.ssa Serena Petricca e l’intera cittadinanza.
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