7.12.16

PEC: HO BISOGNO DI TE, IL PIANO DI EMERGENZA COMUNALE SUPERIORE A TUTTI GLI ALTRI PIANI, PROGRAMMI, PROGETTI.


Assenti per la minoranza Di Stefano e i due Tersigni, per la maggioranza De Gasperis. In sala i due tecnici (geologo Santandrea e architetto Lorito) che si sono occupati del Piano che viene approvato da tutti in Consiglio comunale. Le linee guida aggiornate con gli adeguamenti portati dalla Regione Lazio con due delibere del 2014 e 2015. In tema di Protezione civile ci sono cambiamenti repentini, “la logica ora è cambiata”. Il territorio del sorano è a rischio sismico, idraulico, incendio. A questi è stato aggiunto nel Pec il rischio neve e ghiaccio dai professionisti in sinergia con l’amministrazione comunale. Da approvare in aula per non perdere il finanziamento regionale di 14 mila Euro. E poi perché c’è anche una certa urgenza, ammette il sindaco. E’ un documento aperto ad eventuali suggerimenti, un piano ottimo, ancora per il sindaco De Donatis, e da far conoscere alla popolazione con una presentazione in convegno ad hoc. Un Piano che ha dei contenuti: l’emergenza che ha inizio, in Italia arriva nel 1992. La prevenzione alla popolazione e l’informazione. I piani urbanistici che devono interagire con il Pec (i pochissimi presenti tra il pubblico capiscono così che il Pec è uno strumento di livello superiore, dovrebbe diventare superiore a tutti gli altri piani, progetti, programmi che vengono approvati e/o finanziati da enti vari: comuni, regione, governo. Da consultare prima, ndb). I tecnici spiegano “il piano strumento di lavoro operativo che ha una certa potenzialità”: strumento che analizza i quattro rischi presenti a Sora. Il più importante è, per i tecnici, il rischio idraulico. “Lo scenario sismico è stato valutato partendo dallo strumento del 2012 studiato dall’Università”. Dal Piano Comunale di Protezione Civile del 2010 si sono apportati aggiornamenti. Sora è in classe 1 e sul rischio sismico si lavorerà solo in emergenza. I tecnici fanno capire, pure loro, che i terremoti non si possono ancora prevedere. Con le aree di attesa inserite nelle Risorse strategiche. Sul rischio neve e ghiaccio è stata prevista una carta dei versanti e boschi, dove il sole arriva di meno, con inclusione del centro storico che ha strade più strette.

Le domande dei consiglieri: F. Pintori (M5S) chiede ai tecnici in merito alla diga sul Liri e sui parcheggi auto in caso di alluvione. Altra domanda sulla strada della Romana Selva che si allaga spesso. Per il Liri le carte consultate sono quelle già in vigore e la diga è stata inserita negli Eventi critici. M. P. D’Orazio ringrazia i tecnici per il lavoro eseguito: un piano con una precisione puntuale. “Un piano base per trovare finanziamenti di enti superiori (Protezione civile) inserendo delle priorità”. Ed in questo caso invita il sindaco ad attivarsi. Invita inoltre Vinciguerra ad attivarsi per riunire la Commissione speciale sanità per affrontare i temi legati al Pec. Interviene A. Vinciguerra precisando di non aver trovato nella discussione riferimenti alle istituzioni coinvolte, le responsabilità, i numeri da chiamare, le persone coinvolte. Non si è parlato della cosiddetta cabina di regia. Sono in otto con nome e cognome ed il sindaco in testa. Dalla maggioranza M. Bruni chiede sulla sede del Coc che è stata spostata dal Lungoliri a via Felci che non prevede rischi. Sede che non può essere nemmeno il palazzo comunale perché edificio storico. Il consigliere di maggioranza, Massimiliano Bruni, punta sul sociale da legare al Pec e sull’informazione ai cittadini. (Ci sono le persone che hanno più bisogno in caso di calamità da conoscere con un elenco. Si punta sul sociale con il Pec che affronterà i problemi di chi ha bisogno. Si capisce che è una strada scelta dall’amministrazione comunale). In attesa del Pec che deve essere ora approvato dalla Regione Lazio. Risponde il sindaco sulla traversa mobile sul Liri: stanno lavorando sul caso e anticipa che ci sarà una seduta del Consiglio comunale dedicato tutto alla materia. Le altre domande dei consiglieri di maggioranza sul problema alluvione che parte in Abruzzo e in alcune zone della città di A. Farina e N. Coletta.    

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