A Fontechiari il presepe con uno
sguardo alle zone terremotate
Gianni Fabrizio
Ancora un presepe artistico
realizzato a Fontechiari da Emilio Rocchi. Non è nuovo, Emilio, nel cimentarsi
in un elaborato natalizio, così prezioso, che lo tiene impegnato nelle ore
libere dal lavoro. Una forte fede, una vocazione artistica, l’amore per il
proprio paese e la generosità di offrire un dono al territorio, lo hanno
trasformato in un paziente e certosino artigiano. Ed ecco il risultato. Ammirare
il presepe e trovarsi a Fontechiari, sembra quasi di entrare in una cartolina
illustrata del luogo, come per incanto. Ma questa volta la Natività è
posta all'interno della vecchia sede comunale, nel centro storico del
paese.
Inevitabile, allora, il pensiero a chi, come i terremotati, subisce il dramma di non avere più un paese, nè una dimora. “Lui” sceglie, appunto, di nascere sempre nel posto più “povero”. Il bravo Emilio Rocchi, appunto, in questo periodo, ha saputo trasferire Fontechiari, con la sua efficace opera di artigiano del presepe, nelle zone del sisma, con uno sguardo ai drammatici avvenimenti che hanno sconvolto la vita di tanti paesi, prima del tragico evento, uguali e ridenti proprio come Fontechiari.
Inevitabile, allora, il pensiero a chi, come i terremotati, subisce il dramma di non avere più un paese, nè una dimora. “Lui” sceglie, appunto, di nascere sempre nel posto più “povero”. Il bravo Emilio Rocchi, appunto, in questo periodo, ha saputo trasferire Fontechiari, con la sua efficace opera di artigiano del presepe, nelle zone del sisma, con uno sguardo ai drammatici avvenimenti che hanno sconvolto la vita di tanti paesi, prima del tragico evento, uguali e ridenti proprio come Fontechiari.
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