Aperta a Cagliari la Mostra del Premio Fibrenus “Carnello cArte ad Arte”
Quando la promozione del nostro territorio, le valide
iniziative culturali e l’efficace organizzazione, funzionano, ecco i risultati.
Il 16 dicembre scorso al Castello San Michele di Cagliari è stata inaugurata la mostra “I luoghi del Segno” a cura di Casa Falconieri e Consorzio Camù.
Il 16 dicembre scorso al Castello San Michele di Cagliari è stata inaugurata la mostra “I luoghi del Segno” a cura di Casa Falconieri e Consorzio Camù.
“Fogli incisi dal Premio Carnello” recita il sottotitolo
della mostra ed il riferimento è alle opere dell’”Archivio delle Stampe
Contemporanee del basso Lazio” che l’Officina della Cultura di Carnello
arricchisce di anno in anno con il premio internazionale d’incisione artistica
“Carnello cArte ad Arte”. Grande la soddisfazione espressa dal Presidente del
sodalizio di Carnello, il rag. Pietro Salvatore: “In questa occasione, ha dichiarato, dirsi orgogliosi forse è poco, nel corso della XXX edizione del Premio
avevamo avvertito una insolita attenzione per la nostra manifestazione. Già la Regione Lazio ci
aveva inserito tra il ristrettissimo novero delle pratiche culturali di
eccellenza della nostra Regione dove, non dimentichiamolo mai, campeggia la Capitale. Poi Casa
Falconieri, a cui va tutta la nostra stima e riconoscenza, ci aveva chiesto di
poter accedere all’archivio per una selezione utile in vista di una futura
mostra, ma non ci aspettavamo tanta tempestività e tanto spazio in luogo pieno
di fascino come il Castello San Michele”. L’anima sensibile di Casa
Falconieri è l’artista sarda Gabriella Locci, che quest’anno ha presieduto la
giuria del Premio Fibrenus e già nella cerimonia di premiazione aveva avuto
modo di sbilanciarsi su future collaborazioni con l’Officina della Cultura. Un segno, evidentemente, che aveva già bene in
mente la mostra con le opere di “Carnello cArte ad Arte”. Ma questa volta il
grande merito dell’Officina della Cultura di Carnello, anello culturale tra
Sora, Isola Liri e Arpino, va oltre la qualità delle sue iniziative regalando a
tutto il territorio della Media Valle del Liri una visibilità insperata con la
mostra cagliaritana che si apre con le gigantografie di alcuni degli scorci più suggestivi del nostro comprensorio,
come la Cascata Grande
di Isola del Liri, il fiume Liri con uno scorcio di Sora, il panorama di Arpino,
visto dalla zona detta Civitavecchia e la Basilica di San Domenico, vista dall’abside, cogliendo
in pieno gli obiettivi che l’associazione persegue ormai da quasi cinquant’anni:
promuovere e valorizzare il nostro territorio. In un articolo pubblicato su
vari siti e carta stampata della Sardegna si legge: “Il significato della mostra va al di là del valore della singola
opera, indaga sul lavoro che un Luogo, apparentemente defilato, compie nel
tempo,e provoca una riflessione complessiva sull’Arte e sulla grafica
originale, la sua funzione sociale e storica e i legami che si creano e si
sviluppano con il territorio e quali dinamiche è possibile attivare”.
Ecco l’opera professionale, silenziosa, discreta, intelligente ma incisiva, per rimanere nel tema, che l’Officina della Cultura di Carnello, compie per il nostro territorio.
Ecco l’opera professionale, silenziosa, discreta, intelligente ma incisiva, per rimanere nel tema, che l’Officina della Cultura di Carnello, compie per il nostro territorio.
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