Vittorio De Sica ed Alberto Sordi, dopo essere apparsi in singoli episodi in “Gran varietà” ( Domenico Paolella ) e “Il matrimonio” ( Antonio Petrucci ), entrambi del 1954, lo stesso anno, per la regia di Paolo Moffa interpretano la commedia satirica di ambiente militare “Allegro squadrone” in cui De Sica veste i panni del generale mentre Sordi quelli del soldato Vergisson. Due anni dopo, nella parodia storica diretta da Steno “Mio figlio Nerone”, l’attore e regista sorano interpreta Seneca, furbo consigliere di Nerone ( Sordi ), in riferimento al fondatore della corrente filosofica epicurea. Alberto Sordi, durante la trasmissione “Storia di un italiano”, dichiara che il film non gli è mai piaciuto. Nel 1957 Sordi e De Sica sono i protagonisti principali del film diretto da Giorgio Bianchi “Il conte Max”, remake de “Il signor Max” interpretato 22 anni prima dall’attore e regista sorano per la regia di Mario Camerini. In questo film De Sica interpreta il ruolo del conte Max Orsini Varaldo. La pellicola ci parla dell’edicolante di Via Veneto Alberto ( Sordi ), nipote di un tranviere. Vuole tentare la scalata grazie al mondo dorato che gli passa davanti ogni giorno e ad aiutarlo in ciò è un suo amico conte squattrinato ( De Sica ). Alla fine si rende conto che quel mondo non gli appartiene egli appartiene e ritorna a fare il giornalaio. L’anno dopo, nel 1958, prendono parte al film diretto da Camillo Mastrocinque “Domenica è sempre domenica”, ispirato al quiz televisivo condotto da Mario Riva “Il musichiere”. Nel 1959 ritroviamo l’attore romano ed il regista nativo di Sora in due film: il primo, diretto da Giorgio Bianchi, s’intitola “Il moralista”. In esso De Sica interpreta il ruolo comprimario del presidente mentre Sordi è protagonista in quello di Agostino il quale si finge integerrimo moralista ma, in realtà, è a capo di una banda che traffica e sfrutta ballerine di night. Scoperto, non sarà catturato in quanto come “censore” ha ricattato tutti. Il secondo film, per la regia di Camillo Mastrocinque, è la commedia a sfondo satirico ambientata a Cortina D’Ampezzo “Vacanze d’inverno” in cui De Sica è il portiere dell’albergo mentre Sordi il ragionier Moretti, in vacanza-premio assieme alla giovane figlia Titti ( Christine Kauffmann ). Il 1960 vede Vittorio De Sica come attore comprimario in due film interpretati da Alberto Sordi: “Il vigile”, diretto da Luigi Zampa, nel ruolo del sindaco e “Gastone”, per la regia di Mario Bonnard, dove interpreta un principe. L’anno dopo, nel 1961, Vittorio De Sica fa interpretare a Sordi il ruolo “negativo” di un mediatore nella compravendita dei bambini diretti verso l’estero in “Il giudizio universale” per poi dirigerlo, due anni dopo, come protagonista principale del già citato “Il boom”, di cui ho parlato in un precedente articolo. Nel 1967 Alberto Sordi e Vittorio De Sica sono i protagonisti principali del terzo lungometraggio diretto dall’attore romano “Un italiano in America” in cui si parla di un benzinaio il quale si reca negli Stati Uniti d’America invitato dal padre emigrato. L’uomo parte felice sperando di trovare un lavoro migliore. Appena arrivato, scopre che suo padre vive di espedienti ed anche qui è costretto a fare il benzinaio. L’ultimo film che vede collaborare Vittorio De Sica ed Alberto Sordi è nel 1970 “Il leone”, episodio inserito all’interno del film collettivo “Le coppie” e di cui ho parlato nell’articolo “De Sica e i film ad episodi”.
Veroli 25 ottobre 2017. Gabriele Mattacola.
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