31.10.17

La BioSì Indexa ha provato a metterci forza di volontà e pazienza nel costruire le proprie azioni

Al Pala De Andrè la BioSì Indexa Sora cade sotto l’attacco di una galvanizzata Bunge Ravenna che sulle ali dell’entusiasmo del bellissimo risultato utile raccolto mercoledì scorso contro Trento, continua di gran carriera a dimostrare il suo valore archiviando un altro 3-0.
  
La Bunge è stata sempre costante nell’esprimere il suo gioco e la consapevolezza di dover fare risultato non le ha creato alcuna pressione. La BioSì Indexa ha provato a metterci forza di volontà e pazienza nel costruire le proprie azioni per contrattaccare, ma il gruppo di mister Soli, orchestrato in maniera impeccabile dalla regia di Orduna – MVP dell’incontro -, ha marciato spedito non impensierito da nulla.
Coach Barbiero per tutto il match ha dato istruzioni ai suoi ragazzi per farli uscire dal vortice ravennate, però contro la continuità di gioco serrata avversaria hanno mostrato fatica mentale riuscendo solo in cambi palla efficaci e pochissimi break point.

Nonostante la buona ricezione, 49% contro il 46% dei locali, ben 10 sono stati gli ace messi a segno dalla Bunge mentre solo 2 quelli dei bianconeri. L’altra differenza si è registrata sulla rete, sia in attacco che a muro con 6 punti diretti. Il gioco dal centro, spesso preferito da Orduna che ha mandato in doppia cifra Georgiev (11 pt/match) e ha fatto divertire Diamantini (7 pt), ha punito Sora che trova in Petkovic il suo maggiore terminale offensivo ma che oggi non è bastato.   

“In campo si è vista una Ravenna straordinaria, mentre noi siamo andati davvero molto male – commenta a caldo coach Mario Barbiero -. Non siamo mai stati in partita e non si può giocare in questo modo. I nostri avversari hanno espresso una pallavolo pulita, tecnica, tattica e non posso che far loro i miei complimenti. La mia è una squadra che ha bisogno di partire bene per rendere al meglio, ma non siamo mai stati capaci di fare ciò, senza sfruttare quelle pochissime situazioni che ci sono capitate per impensierire la Bunge, mancando anche in esperienza”.

“Siamo stati bravi a rendere facile una partita che poteva invece rivelarsi molto complicata – gli fa eco il mister ravennate Fabio Soli -. Si trattava del classico match in cui c’è tutto da perdere in quanto il nostro obiettivo era quello di conquistare il miglior risultato possibile. Per questo motivo abbiamo preparato la gara come quella contro Trento, senza lasciare nulla di intentato. Siamo riusciti a tenere in mano il pallino del gioco, con regolarità e ritmo, e con Orduna che è riuscito a utilizzare tutto il potenziale offensivo della squadra, senza dare punti di riferimento agli avversari”.

Allo starting players coach Soli fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dal palleggiatore Orduna in diagonale Buchegger, dalle bande Marechal e Poglajen, dai centrali Diamantini e Georgiev, e con Goi libero. La guida tecnica sorana invece, Mario Barbiero, propone la diagonale Seganov-Petkovic, Caneschi e Mattei in posto 3, i martelli Rosso e Nielsen, e Santucci libero.

Un punto a punto dettato da errori al servizio da entrambi i nove metri del campo accompagna l’avvio di match fino al 4-4 quando sale in cattedra Buchegger che, con due attacchi vincenti e un muro a bloccare le intenzioni di Rosso, segna il primo mini break positivo che vale il 7-4. L’ace di Marechal incrementa il vantaggio locale ma Petkovic e Nielsen tengono i loro compagni attaccati al punteggio 10-7. Poglajen lavora bene per il cambio palla, e Orduna di prima intenzione assieme alla battuta vincente del suo opposto per il break point che vale l’allungo del +6. Sul 14-8 coach Barbiero richiama i suoi ragazzi i quali però al rientro in campo non riescono ad andare oltre il riprendersi il servizio, accompagnando così il set al 21-15 con Nielsen e Caneschi da un lato e Diamantini in attacco e all’ace, dall’altro. Una battuta direttamente a segno dello schiacciatore argentino mette a referto il 23-15 mentre una sbagliata dei bianconeri regala ben 7 palle set ai padroni di casa. Mattei annulla la prima possibilità ma Orduna si affida a Buchegger per chiudere subito la pratica primo set sul 25-18.

Stessi sestetti in campo per la seconda frazione di gioco che si apre con un video check a invertire la decisione arbitrale in favore di Sora a seguito della battuta di Diamantini decretata out per il 3-2. Due ace consecutivi di Petkovic portano per la prima volta la BioSì Indexa in vantaggio 3-4 e nonostante la potenza dei servizi ravennati che fanno saltare gli schemi ricettivi avversari, Sora riesce a mantenere il galleggiamento fino all’8-8. Qualche errore di troppo unito al braccio armato di Buchegger trasformano il punteggio nel 13-9 che costringe coach Barbiero a fermare il gioco per provare a far ragionare i suoi ragazzi ma alla ripresa il solito opposto giallo rosso apre un break positivo dal parziale di 4-0 che si traduce nel 17-10. Il gap oramai è profondo anche se i sorani provano a ricucire lo strappo aiutati dal nuovo entrato Fey chiamato a rilevare capitan Rosso non riuscendo però ad avvicinarsi oltre il 21-16. Diamantini in attacco e Marechal all’ace regalano al Pala De Andrè 8 palle set e alla terza possibilità mette a referto il secondo game 25-18.

La BioSì Indexa ora, sotto per 2 set a 0, ha solo una chance per restare attaccata al match e in avvio della terza frazione di gioco pare volerla sfruttare al meglio recuperando il 3-1 con il 3-4 firmato da Nielsen. Ma Ravenna non molla nulla, la sua continuità di gioco è serrata, e con un parziale di 5-0 guidato al servizio da Poglajen torna subito avanti 8-4. Coach Barbiero continua a dare istruzioni ai suoi ragazzi che però ora mostrano fatica mentale riuscendo solo in cambi palla efficaci e nessun break point, così il set sale velocemente sul 17-10. Rosso e compagni trovano la forza di rosicchiare qualche lunghezza ma il 19-15 sembra già scrivere il destino della quarta giornata di campionato. Il verdetto finale è decretato dal nuovo attacco a senso unico dei ravennati che segna il 23-15. Ci sarà solo il tempo per due attacchi di Petkovic prima che l’arbitro fischi la fine dell’incontro con il 25-18 che mette a referto il 3-0.  


BUNGE RAVENNA - BIOSÌ INDEXA SORA 3-0

BUNGE RAVENNA: Orduna 2, Buchegger 17, Marechal 5, Poglajen 9, Diamantini 7, Georgiev 11, Goi (L), Pistolesi n.e., Mazzone n.e., Raffaelli n.e., Gutierrez n.e., Vitelli n.e., Marchini (L) n.e..  I All. Fabio Soli; II All. Luigi Parisi. B/V 10; B/P 18; muri: 6.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 1, Petkovic 14, Rosso 2, Nielsen 7, Mattei 1, Caneschi 2, Santucci (L), Marrazzo n.e., Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Fey 3, Penning, Mauti. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 2; B/P 10; muri: 0.

PARZIALI: 25-18 (‘23); 25-18 (‘25); 25-18 (‘22).

MVP: Santiago Orduna.

ARBITRI: Pasquali Fabrizio, Dominga Lot.

SPETTATORI: 1600.

* Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora.

DOMENICA SI E' GIOCATO AL PALA DE ANDRE' CONTRO L'EX FABIO SOLI

Terza gara in una settimana per la BioSì Indexa Sora, come del resto per tutte le sue compagne di SuperLega. Dopo il derby infrasettimanale disputato tra le mura amiche, Rosso e compagni sabato partiranno alla volta di Ravenna dove domenica alle ore 18:00 al Pala De Andrè l’attenderà la dura prova di regular season contro la Bunge dell’ex coach Fabio Soli.

Il “wednesday night” con Latina ha richiesto l’utilizzo di molte energie ma la squadra di coach Barbiero è giovane e non è di certo la cadenza serrata degli impegni o il poco tempo di recupero, a crearle difficoltà, anzi, al contrario potrebbe essere molto utile per il ritmo gara.  
Dopo un giorno di riposo, quello concesso dallo staff tecnico agli atleti giovedì, e uno trascorso tra sala pesi, palestra e video, Sora si metterà dunque in viaggio per affrontare il destino che il calendario del Campionato ha deciso per lei.

“A Ravenna – spiega coach Maurizio Colucci -, dobbiamo portare con noi la stessa forza utilizzata per ribaltare la situazione sfavorevole che si era creata con Latina, ma soprattutto cercare di dare maggiore continuità al nostro gioco in particolar modo nelle rigiocate, ed essere un po' più precisi nella finalizzazione.
È inutile dire che sarà una partita dura, anche alla luce dell’ultimo positivissimo risultato da bottino pieno conquistato dai ragazzi di coach Soli contro Trento. I ravennati giocano molto bene a pallavolo e dunque per noi sarà complicato e difficile mettere giù la palla, data anche la loro ottima correlazione muro difesa.
Il club ha cambiato tanto nel suo sestetto: ha nel palleggiatore un punto di riferimento importante con Orduna ottimo conoscitore del campionato. Il giovanissimo opposto Buchegger che alla prima esperienza in SuperLega sta ben figurando e i due posti 4 stranieri, Marechal e Poglajen, che con la loro esperienza danno una grossa mano a tutta la squadra. Lo stesso si può dire per i due giovanissimi centrali dalle notevoli qualità fisiche, Diamantini e Georgiev”.
È una Bunge molto rinnovata quella che in questa stagione si cimenterà in SuperLega e nella Challenge Cup, competizione europea in cui torna a giocare dopo tre anni. Sono infatti partiti verso altre destinazioni quasi tutti i protagonisti dello scorso torneo e a rappresentare il trait d’union con il passato sono rimasti in tre, Raffaelli, Goi e Marchini, oltre alla guida tecnica Fabio Soli.
Per il resto l’organico è stato rivoluzionato con l’inserimento sia di giocatori molto giovani che di grande esperienza. Il più navigato tra tutti è il palleggiatore argentino Orduna che farà da “chioccia” al gruppo assieme al francese Marechal e al connazionale Poglajen, entrambi posto 4. Del tutto cambiato il reparto centrale con gli arrivi di Diamantini, del bulgaro Georgiev e di Vitelli, come anche il pacchetto opposti formato dall’austriaco Buchegger e dal cubano Gutierrez. Completano la rosa il secondo regista Pistolesi e la banda Tiziano Mazzone.
Questa rinnovata Bunge Ravenna è carica dopo aver supera in tre set i vice-campioni d’Italia dell’Itas Trentino disputando una grande gara in tutti fondamentali.
“Per vincere contro un simile avversario ci vuole una prestazione maiuscola ed è questo ciò che sono riusciti a fare i miei ragazzi – spiega coach Soli -. Abbiamo disputato una partita costante con una pallavolo che infastidisce molto chi sta dall’altra parte della rete”.
Nelle gare precedenti però, ad eccezione della seconda giornata di campionato non disputata a Civitanova a causa di un malore accusato durante la fase di riscaldamento da uno spettatore presente all’Eurosuole Forum, il team era rimasto un po’ scottato dagli incontri con Piacenza e la stessa Lube in Coppa Italia.
Nella sfida con la Wixo LPR, nella prima giornata di Superlega, la Bunge prova a far sognare il Pala De André con due set giocati quasi alla perfezione, ma poi viene piegata al tiebreak.
Per quanto riguarda il percorso condotto nella Del Monte Coppa Italia invece, agli Ottavi Oruna e compagni si sono aggiudicati una bella vittoria a Vibo Valentia, ma poi nei Quarti disputati sempre in gara secca a Civitanova, si sono trovati davanti un ostacolo impossibile da superare.
Ora è il momento di Sora e questa è l’analisi pre gara di coach Soli:
“Sarà una sfida complicata dal punto di vista emotivo perché scenderemo in campo con la consapevolezza di dover fare risultato, e questo può creare delle pressioni. Sarà necessario giocare tranquilli e sereni e, se ci saranno dei momenti negativi, dovremo tirare fuori le armi utilizzate con la stessa continuità vista contro Trento, con grande disponibilità a trovare delle soluzioni alternative in caso di difficoltà. I nostri avversari vengono da una gara in cui hanno mostrato un grande carattere, rimontando da 2-0 a 2-2 contro Latina, a dimostrazione che in SuperLega nessuno ti regala niente e che non bisogna mai considerare una partita chiusa in anticipo”.
* Sora 27 ottobre 2017. Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora.

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