4.5.20

COMUNE DI ARPINO: BAR, RISTORANTI, ROSTICCERIE, FRIGGITORIE, GELATERIE, PASTICCERIE, PIZZERIE AL TAGLIO, PANINOTECHE. MISURE DI SICUREZZA PER LA PRODUZIONE, CONFEZIONAMENTO E VENDITA DI CIBO E BEVANDE DA ASPORTO DESTINATE AGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE E ATTIVITÀ ARTIGIANALI. SEGUE IL VADEMECUM ADOTTATO DALLA REGIONE LAZIO, DI CONCERTO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, IN VISTA DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL DPCM 26 APRILE 2020


1. È consentita ai sensi del Dpcm 26 aprile 2020 la vendita di cibo e bevande da asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e delle attività artigianali quali, a titolo esemplificativo, bar, pub, ristoranti, rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio, paninoteche, yogurterie, piadinerie, con esclusione degli esercizi e delle attività localizzati in aree o spazi pubblici in cui è vietato o interdetto l’accesso, nel rispetto della normativa vigente in tema di sicurezza sanitaria, con particolare riferimento alle misure di sanificazione dei locali, dispositivi di protezione individuale per i lavoratori e distanziamento interpersonale previste dal Dpcm 26 aprile 2020 e relativi allegati;

2. Si raccomanda ai clienti l’ordinazione on-line o telefonica, in modo da garantire che il ritiro dei prodotti ordinati avvenga per appuntamenti dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all’esterno, dove in ogni caso i clienti dovranno rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro;


3. All’interno dei locali i clienti sono obbligati a indossare guanti e dispositivi di protezione delle vie respiratorie;


4. I clienti entrano uno alla volta e devono permanere all’interno dei locali per il tempo strettamente necessario al pagamento e ritiro della merce. Non è consentito per i clienti l’utilizzo dei bagni;


5. Fermo restando quanto già disposto dalla normativa in materia di igiene e sicurezza degli alimenti e delle bevande (Reg. (CE) 852/2004), gestore e addetti devono indossare mascherina e guanti per tutto il tempo di permanenza nei locali e mantenere, ove possibile, un distanziamento interpersonale di almeno un metro. Devono, altresì, adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani, per le quali è raccomandato un lavaggio frequente con acqua e sapone o altri prodotti igienizzanti;


6. È vietata ogni forma di consumo sul posto. I prodotti devono essere consegnati chiusi in confezioni da asporto;


7. Dovrà essere data ampia disponibilità e accessibilità a sistemi e prodotti per l’igienizzazione delle mani (preferibilmente a induzione automatica). In particolare, detti sistemi devono essere disponibili sia per il personale, sia per i clienti, all’ingresso del locale;


8. Deve essere data informazione sulle misure di sicurezza dei lavoratori come da normativa vigente; deve, altresì, essere fornita completa informazione sulle norme di comportamento dei clienti e sulle modalità di ordinazione e ritiro della merce, mediante esposizione di cartellonistica all’ingresso ed eventualmente anche sui siti internet e pagine social aziendali. Si raccomanda ai gestori di esporre in vetrina un cartello che indichi che l’attività di ristorazione è sospesa ad eccezione della ristorazione con consegna a domicilio e con asporto.


CITTA' DI ARPINO CHIAMATI AD UNO SFORZO IN ATTESA DEL 4 MAGGIO

Il resoconto di domenica 26 aprile 2020 del Sindaco Renato Rea

"Siamo tutti chiamati ad un ultimo sforzo in attesa del 4 maggio, allorché pare che entreranno in vigore norme meno restrittive.
Se da un lato ci sono dati confortanti sul rallentamento costante nella diffusione del virus, bisogna però tenere ben presente che non bisogna riprendere a tutto ritmo le nostre normali attività (anche se questo è il legittimo desiderio di tutti noi) se non vogliamo vanificare tutti i sacrifici fatti finora.
Sul fronte dei contagi registriamo con gioia la "negativizzazione" di una nostra concittadina che è ricoverata in una struttura della provincia e, a seguito dell'incremento del numero dei tamponi, abbiamo notizia di altre tre persone in isolamento domiciliare. Trattasi comunque di soggetti appartenenti tutti allo stesso nucleo familiare dei precedenti casi per cui la cosa era abbastanza prevedibile.
Quindi raccomando un'ultima settimana di massima attenzione per poi iniziare la fase di una graduale e costante ripresa.
Come amministrazione stiamo studiando misure di aiuto e sostegno a famiglie ed attività lavorative, anche contando su interventi governativi e regionali.

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