di Gabriele Mattacola
Alberto Sordi, di cui il 15 giugno ricorre il centenario della nascita, nel 1961 è stato diretto da Dino Risi in “Una vita difficile”, inserito dai critici cinematografici tra i
100 film italiani da salvare.
L’attore romano veste i panni di Silvio Magnozzi, partigiano
durante la guerra ed in seguito collaboratore del quotidiano di sinistra “Il Lavoratore”. Nel privato vuole essere coerente con i suoi ideali politici motivo per cui finisce in miseria, viene arrestato ed infine anche la moglie (Lea Massari), lo lascia. Mentre sta scrivendo il romanzo autobiografico dal titolo “Una vita difficile”, viene assunto dallo stesso uomo che, alcuni anni prima nel già menzionato giornale, aveva denunciato come esportatore di capitali. Riconquistata Elena, dà uno schiaffo al suo principale che vuole umiliarlo in pubblico facendolo cadere in piscina. Torna dalla moglie ed insieme affronteranno il futuro.
Il film è uno straordinario affresco dell’Italia del dopoguerra. Nel ruolo di se stessi troviamo Alessandro Blasetti, Silvana Mangano e Vittorio Gassman.
* Gaetano Sandri Un secolo di cinema Demetra 1997 Pag.139
* Gaetano Sandri Un secolo di cinema Demetra 1997 Pag.139
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