11.5.20

TAV E FERROVIE MINORI IN CIOCIARIA, SALVIAMO LA FERROVIA AVEZZANO-ROCCASECCA: LA NOSTRA FERROVIA PUO' DIRE LA SUA


A porre la questione è l'intervento del Comitato "Salviamo la ferrovia Avezzano-Roccasecca". La nota è apparsa sul sito online tg24.info

La nota riprende il dibattito apparso sui social nei giorni scorsi, oggi di nuovo c'è un intervento (più sotto nella pagina) di Gianluca Quadrini che ha più cariche amministrative e politiche di Forza Italia. Conclude la pagina l'intervento di Alessio Carlino che ha in questi giorni approfondito la questione TAV a Ferentino e ha ringraziato il direttore della momentanea L'inchiesta Vetrina dell'Inchiesta Quotidiano per aver scritto sul giornale di Cassino.
Foto: Il treno in arrivo alla stazione di Fontana Liri superiore.

"Una coppia di Frecciarossa Trenitalia Napoli-Milano e viceversa", si scrive dal Comitato: 

"La notizia che in questi giorni ha spezzato la sequela purtroppo gravi bollettini di guerra legati alla pandemia da Coronavirus è quella che fa rumore: una coppia di Frecciarossa Trenitalia Napoli-Milano e viceversa, già da giugno, farà tappa quotidiana a Cassino e a Frosinone ed è in progetto una stazione AV all’altezza del nodo autostradale di Ferentino, dall’altra parte del fiume Sacco.

Bene, ma…

Sulle opere in progetto solo in futuro si giudicherà, se realizzate, circa la concreta fruibilità, sulla quale peraltro qualche dubbio permane: l’unico nodo di rilievo è uno svincolo autostradale, non certo vicino ai centri più importanti della Provincia, senza apparenti servizi, tutti da creare (ad esempio, Reggio Emilia AV, che si avvicina come concezione alla futura Supino AV, è stata costruita su una linea ferroviaria regionale, che la collega in pochi minuti alla stazione principale - ed al centro – di Reggio Emilia…)

Nell’immediato, notiamo ancora una volta come le scelte politiche e commerciali tengono fuori dai giochi la zona Sud Est della Regione ed il suo fondamentale collegamento con il vicino Abruzzo: in altre parole, ancora una volta assistiamo ad un concentramento di sforzi sulla direttrice attuale Cassino- Frosinone su Roma (non su Napoli) e l’abbandono al suo destino della Avezzano Roccasecca.

Eppure, la nostra ferrovia, anche in questo rinnovato contesto di interesse al vettore ferroviario (ancor più rafforzato dal fatto che, in questo particolare contesto storico, il treno più dell’autobus è in grado di garantire le distanze imposte) può dire la sua: oltre ad essere un naturale sbocco verso sud (e quindi verso Napoli), la ferrovia è l’unico mezzo che ad oggi consentirebbe agli abitanti della Valle Roveto, con i dovuti investimenti ed accorgimenti, di raggiungere le stazioni ciociare servite dalla Alta Velocità (Cassino interamente in treno, Frosinone con integrazione ferro/gomma e rottura di carico a Sora).

Non senza tacere, condividendo quanto osservato da alcuni in questi giorni, che il potenziamento della Avezzano Sora Roccasecca Cassino è un sicuro e concreto vantaggio per il cassinate ed i suoi poli di aggregazione (Tribunale, Ospedale, Università, ecc.).

La zona della Valle Roveto in particolare sarebbe oltremodo beffata: area interna, che corre più lenta dell’asse della costa e che correrà più lenta della limitrofa zona del Cassinate. Si configurerebbe un ‘cerchio’ in cui ricade la zona da Sora ad Avezzano buco nero dei trasporti e dei raccordi più efficienti e moderni.

Il Comitato, che da sempre si batte perché la linea, riaperta nel 2014, sia finalmente oggetto di attenzione da parte delle forze politiche al governo delle due Regioni interessate (e non, come accaduto in sordina in questi anni, facile preda di km/treno da girare alle aree urbanizzate, Roma e Pescara in testa), darà come sempre ha dato appoggio a tutti coloro, a prescindere dal colore politico, che sosterranno e consentiranno di ottenere concreti miglioramenti dell’attuale servizio".

GIANLUCA QUADRINI PUNTA ANCORA SULLA FERMATA TAV A ROCCASECCA: "SI PUO' ANCORA FARE"

"Soltanto dalle opere pubbliche può arrivare un rilancio vero dell’economia e del lavoro, anche in provincia di Frosinone. E l’unica opera pubblica che potrebbe delinearsi è quella relativa alla Tav. Che però va inquadrata in un contesto economico locale che già esiste.

La presenza di distretti industriali manifatturieri con Fca, indotto auto, marmo, carta, ceramica e “area interna” della Valcomino sono tali da rendere sempre importante l’ipotesi Roccasecca, visti e considerati i requisiti previsti del protocollo per la realizzazione della stazione Tav siglato da Regione Lazio e Ferrovie dello Stato. Emerge dalla lettura della delibera della giunta Zingaretti con annessa intesa: entrambe sono state pubblicate sul bollettino ufficiale della Regione Lazio.

L’atto di giunta e il protocollo non spengono le speranze del Cassinate. Il documento punta a “promuovere la collaborazione volta a valutare la realizzazione di una nuova fermata AV sulla tratta Roma-Cassino”. In tutto il documento non si fa cenno alla loca- lizzazione della stazione a Ferentino. Elemento di grande rilievo per coloro che ritengono che sia ancora possibile localizzare l’infrastruttura nella tratta Cassino-Roccasecca. Il protocollo si rifà all’Accordo Quadro 2018-2023 tra Regione Lazio e Rete Ferroviaria Italiana, sottoscritto il 22 febbraio 2018, strumento necessario per determinare le reali esigenze di mobilità del territorio. Ma guai a farne una questione di territorio. O peggio o di campanilismo.

La realizzazione della fermata ciociara della Tav a Roccasecca/Cassino sarebbe baricentro non soltanto logisticamente (tra Roma e Cassino), ma anche sul piano del “servizio” ad un’area che comprende lo stabilimento Fca, realtà economiche importanti e l’Abbazia di Montecassino. Se poi la fermata dovesse essere individuata altrove, sempre nella logica di un essere baricentro rispetto a zone a vocazione industriale o infrastrutturale, 'nulla quaestio'. A patto però che si portino avanti dei progetti per tutto il territorio. Invece, quello che si continua a registrare è, da un lato il fatto di non saper fare squadra, e dall’altro la genericità degli impegni assunti. Se c’è una cosa che questa maledetta pandemia ha insegnato a tutti è che dovremo contare sulle nostre forze. Per rilanciare un territorio che altrimenti sarà ulteriormente tagliato fuori. E in questo territorio c’è un problema nel problema, quello della zona sud della provincia. Del cassinate. Una zona che attende da decenni un segnale vero di rilancio. La fermata dell’Alta Velocità a Roccasecca potrebbe rappresentare l’inizio di una rivoluzione virtuosa. Si può ancora fare".

* Gianluca Quadrini, vicecoordinatore regionale e capogruppo provinciale di Forza Italia.

PER ALESSIO CARLINO DI CASSINO "FERENTINO PROPOSTA SBAGLIATA"

Occorre buonsenso per la nuova fermata del treno ad alta velocità (TAV) in Ciociaria

Da Alessio Carlino, giovane candidato alle ultime elezioni comunali con il MoVimento 5 Stelle della città Martire: “La mappa interattiva dei percorsi in Ciociaria del TAV e del Treno classico e i dati sono in basso”. Su questo argomento non si arretra di un millimetro.

Per capire bene come stanno le cose ho inviato una PEC a FS con esplicita richiesta di essere informato sulla veridicità “dell’avvio dello studio del progetto della nuova stazione alta velocità a Ferentino”. Ho anche argomentato il documento con alcune valutazioni e considerazioni sulla migliore opportunità di realizzare una stazione TAV nel cassinate. Infine ho chiesto di autorizzare ed incaricare i cittadini di Cassino a redigere uno studio di fattibilità a supporto della richiesta".

Aggiornamento al 06 maggio 2020

"Da qualche giorno si sente parlare del Protocollo d’intesa sottoscritto il 23 aprile 2020 dalla Regione Lazio (Nicola Zingaretti) e da Ferrovie dello Stato (Gianfranco Battisti).

Ho fatto qualche ricerca e ho visto che il documento non c’è in rete. Ho trovato solamente una sessione sul sito della Regione che a modi articolo di stampa da il dettaglio della notizia.

Non perdere l’opportunità del concorso di luglio 2020

L’autore evidenzia ad arte la presenza della Ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli e dell’assessore regionale alla mobilità, Mauro Alessandri.

Il contenuto dell’articolo parla in generale delle somme per gli investimenti da fare nel quadriennio 2019-2023 e della coppia di treni ad alta velocità che dalla prossima estate fermeranno nelle stazioni di Frosinone e Cassino, sulla linea ferroviaria Roma – Cassino, per collegare il territorio di Roma in soli quarantuno minuti.

Non si fa riferimento alle indiscrezioni uscite sulla stampa inerenti l’impegno di FS a realizzare una fermata Tav a Ferentino (FR).

Ho pensato subito che l’informazione veicolata dai media locale fosse stata una semplice fake news, ma approfondendo poi la ricerca sul sito di FS ho trovato con non poca difficoltà un file in pdf intitolato “l’impegno del gruppo FS nel Lazio” contenente un documento di 12 pagine con immagini e dati. Insomma FS ha avviato lo studio del progetto e questo è ben diverso dal dire che realizzerà la stazione, ma bisogna farsi sentire!

Però mi sorge qualche dubbio.

Ma perché stanno effettuando uno studio incentrato su Ferentino visto che tra Roma e Napoli non ci sono altre fermate TAV? Forse non si sono accorti che la distanza tra le due città metropolitane è di 204 km e Ferentino dista da Roma soli 66 km? Per caso non si sono accorti che ci sarebbero altri posti strategicamente molto più validi per una infrastruttura del genere? Hanno valutato il potenziale bacino di utenza che ci sarebbe a Ferentino piuttosto che in altri luoghi?

È possibile che un Ente Statale così importante sperperi soldi pubblici per fare studi incentrati su una città anche se è palesemente una proposta sbagliata?"

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