Si
chiama Roberto Romiti e ha realmente tutti i numeri giusti per essere il libero
della nuova Globo targata 2012/2013.
Il
biglietto da visita che Romiti presenta ai tifosi sorani parla di un terzo
posto in classifica nella statistica individuale stilata dalla Lega Pallavolo
Serie A per quanto riguarda il suo ruolo. In 34 partite, vale a dire in 135 set
giocati, Roberto ha ricevuto 871 battute delle quali solo 35 sono stati gli
errori, mentre ben 400 le palle messe perfettamente tra le mani del
palleggiatore che gli hanno assicurato una percentuale di perfezione pari al
46% e un'efficienza, ossia il totale delle palle perfette alle quali vengono
sottratte quelle errate diviso il totale delle ricezioni, dello 0,42, la più
alta di tutto il campionato della serie A2 2011-2012.
Questi
fantastici risultati Roberto li ha ottenuti tra le fila della Gherardi Svi
Città di Castello dove lo scorso anno era tornato a vestire i colori
bianco-rosso dopo averlo già fatto nella stagione 2009-2010. Con il club del
presidente Arveno si è classificato un gradino più in alto della Globo alla
fine della regoular season, quindi al quarto posto con due lunghezze in più. Ha
superato nei quarti di finale play off la Che Banca! Milano in due gare,
partendo già dal vantaggio di 1-0 ma poi in semifinale promozione si è arresa
sotto le bordate della Pallavolo Molfetta.
Si
mostra subito schietto e sincero il nuovo uomo della seconda linea sorana e
apertamente, alla constatazione che nella sua carriera non si è mai allontanato
dalla sua terra natia e che quindi questa sarebbe la sua prima volta, ci dice
che:
“La decisione di venire a Sora è stata presa grazie anche alle buone motivazioni trovate, prima fra tutte l'ambizione dell'Argos Volley a fare sempre di più e meglio anche tentando di partecipare al campionato di serie A1. La seconda buona motivazione è la chiarezza degli obiettivi, perché io adoro le persone che hanno delle buone idee e anche la testa per concretizzarle. Non sempre vengono raggiunti gli obiettivi preposti, ma quello che conta è aver saputo provarci. Poi è ovvio che sono molto felice di essere entrato a far parte della rosa sorana e lusingato dall'interesse che da subito la società ha mostrato verso di me, infatti i nostri primi contatti risalgono a qualche mese fa, e io sono stato ben contento di aspettare tutto questo tempo prima della chiusura del contratto perché qui ci sono le condizioni giuste per stare bene e fare altrettanto. In giro ho sentito molto parlare in positivo di questa realtà sia da chi ne ha fatto parte prima di me, che dagli addetti ai lavori, e poi comunque quando ho giocato contro Sora ho potuto constatare con mano l'ottima società e il bellissimo ambiente”.
“La decisione di venire a Sora è stata presa grazie anche alle buone motivazioni trovate, prima fra tutte l'ambizione dell'Argos Volley a fare sempre di più e meglio anche tentando di partecipare al campionato di serie A1. La seconda buona motivazione è la chiarezza degli obiettivi, perché io adoro le persone che hanno delle buone idee e anche la testa per concretizzarle. Non sempre vengono raggiunti gli obiettivi preposti, ma quello che conta è aver saputo provarci. Poi è ovvio che sono molto felice di essere entrato a far parte della rosa sorana e lusingato dall'interesse che da subito la società ha mostrato verso di me, infatti i nostri primi contatti risalgono a qualche mese fa, e io sono stato ben contento di aspettare tutto questo tempo prima della chiusura del contratto perché qui ci sono le condizioni giuste per stare bene e fare altrettanto. In giro ho sentito molto parlare in positivo di questa realtà sia da chi ne ha fatto parte prima di me, che dagli addetti ai lavori, e poi comunque quando ho giocato contro Sora ho potuto constatare con mano l'ottima società e il bellissimo ambiente”.
Roberto
Romiti è nato il 27 gennaio del 1983 a Fermo e ha mosso i suoi primi passi
pallavolistici in un campionato di categoria nella Pallavolo Montegranaro
disputando tornei regionali di serie C dal 1998 al 2002.
All'età
di 19 anni si è trasferito nel Volley Potenza Picena dove è rimasto per sei
stagioni, le prime due militando in serie B2 e le restanti quattro in B1.
Il
debutto di Roberto Romiti nella serie nazionale arriva nella stagione 2008-2009
quando viene ingaggiato da La Nef Castelfidardo società neo promossa in A2 che
si è rivelata una bella vetrina per il libero marchigiano cercato e voluto poi
da Città di Castello. Nella
stagione 2009-2010 nella Gherardi Svi, Roberto disputa la sua migliore stagione
con percentuali che superano di qualche punto quelle prima viste dell'anno
sportivo da poco concluso. Con Simone Rosalba formano un duo affidabilissimo
nei fondamentali di seconda linea ma purtroppo il loro viaggio si interrompe
contro Padova agli ottavi di finale play off.
Per
la stagione 2010-2011 il libero fermano torna nella sua terra, nelle marche tra
le fila del Loreto con il quale raggiunge il settimo posto della classifica
generale e poi nei quarti di finale play off promozione viene eliminato proprio
per mano del suo ex club Città di Castello nel quale, di li a pochi giorni farà
ritorno, come abbiamo già detto, per disputare la stagione 2011-2012.
Ora
Roberto è arrivato a Sora con tanta voglia di lavorare bene sia per raggiungere
il suo obiettivo personale che quello societario.
“Lavorerò
sodo per riconfermare i numeri di quest'ultima stagione dove penso di aver
fatto bene. La base del mio obiettivo personale è quella di ripetermi per poi
migliorare sia le mie prestazioni ma soprattutto il contributo che potrò dare
alla squadra perché l'intento finale e quello più importante è sempre
rappresentato da quello che raggiungerà la Globo”.
“In
questo momento non mi sento di fare promesse o raccontare vecchie storie ma
solo di descrivervi ciò che mi piacerebbe essere partendo un pochino da
lontano. Il ruolo del libero si contraddistingue per i soli due fondamentali
della ricezione e della difesa e io ho iniziato a ricoprire questo ruolo perché
ero un buon difensore e un mediocre ricettore, poi con il lavoro sono
migliorato molto in ricezione. Questo ovviamente oltre a dirlo io, lo
confermano i numeri che ogni fine stagione si ottengono tirando le somme. Credo
che un buon libero fondamentalmente debba dare dietro, quindi in seconda linea,
delle sicurezze a tutta la squadra ma anche la continuità nel fondamentale
della ricezione. Il libero deve essere considerato dai compagni quella persona
sulla quale si può sempre contare per quel fondamentale, un insieme di tecnica,
di certezza e di sicurezza in campo. A me piacerebbe tantissimo essere
considerato così dai miei nuovi compagni”.
Roberto Romiti ora è libero di stupirvi.
* Sora 5 luglio
2012. Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del
Frusinate Sora.
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