10.7.12

Volley: Adriano Paolucci è il nuovo palleggiatore della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

SORA “NELLE MANI” DI ADRIANO PAOLUCCI

“Ho voglia di rimettermi in gioco e di sentirmi un po' protagonista in un bel campionato”.
Adriano Paolucci è il nuovo palleggiatore della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora. Il ruolo che tutti aspettavano con ansia di sapere da chi sarebbe stato ricoperto ha ora un proprietario: alla corte di coach Ricci arriva dalla serie A1 l'esperienza di un regista che farà avvertire il cambiamento mettendo in atto la sceneggiatura con modalità davvero diverse da quelle che hanno fatto la storia della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora negli ultimi quattro anni.
Romano di Roma, nato e cresciuto pallavolisticamente nella capitale, dopo le giovanili a soli 18 anni è stato chiamato da coach Daniele Bagnoli a far parte della rosa della prima squadra dell'allora Piaggio Roma dove è rimasto per sei stagioni durante le quali ha accresciuto le sue capacità e qualità tecniche accanto a pari ruolo del calibro di Paolo Tofoli e Davide Bellini. Nel 2002 è iniziato il suo girovagare in altri club importantissimi d'Italia e si è aperto un lungo percorso nella serie A2 durato sette anni, tre dei quali trascorsi tra le fila del Taviano e gli altri a Crema, Spoleto, Castellana Grotte e Mantova. Nella stagione 2009/2010 Paolucci passa di nuovo dal via tornando nella sua città natale sposando il progetto del presidente Massimo Mezzaroma “Roma ai Romani”. Questa è stata una bella annata per Adriano che ha condotto la sua squadra alla vittoria della Coppa Italia ma soprattutto dei play off promozione che hanno riportato l'M.Roma Volley nella massima serie. Il 2009/2010 è stato anche l'anno della prima serie A2 della Globo e del derby con Roma vinto 3-0 in casa e perso con lo stesso risultato nella capitale. 
Il palleggiatore viene riconfermato anche per la serie A1 romana targata 2010/2011 e quella appena conclusa del 2011/2012 durante la quale purtroppo ha avuto poco spazio a disposizione per esprimere il suo gioco.
Il suo palmares di quindici anni di pallavolo che conta, parla della vittoria dello scudetto nel 2000 con la Piaggio Roma di coach Montali e dei grandi Tofoli, Gardini, Bracci, Vladimir Grbic, Osvaldo e Ihosvany Hernandez; della Coppa Cev nel 1999; di due Coppa Italia di serie A2, quella del 2006 vinta con Taviano contro Pineto e l'altra del 2010 con Roma superando Bologna; e appunto il campionato di serie A2 con l'M.Roma Volley sempre nel 2010. La vita pallavolistica di Paolucci nei suoi momenti più importanti è stata caratterizzata dall'eredità, per la seconda volta gliene tocca raccogliere una non semplice: all'M.Roma nel 2009 è stata la volta di quella di Tofoli e ora quella di Scappaticcio, bandiera e capitano dei volsci per quattro lunghe stagioni compresa quella della promozione. 
“Non è sicuramente facile! - confessa Adriano Paolucci. È ovvio che sia complicato dappertutto, chiunque sia il palleggiatore, soprattutto però quando si chiama Mario Scappaticcio e che per quattro anni ha fatto la storia di Sora disputando sempre degli ottimi campionati. Io e Mario siamo amici, abbiamo un ottimo rapporto e tanta stima reciproca. Non mi sento di prendere il suo posto in quanto lui come atleta ha fatto delle scelte. Io ce la metterò tutta affinché il pubblico non rimpianga Mario avendo me in campo, ma lo faccia solo per quello che lui è stato e ha rappresentato nel suo percorso sorano. Siamo due palleggiatori con differenti caratteristiche di gioco, mi impegnerò a essere un valido erede, se così vogliamo dire, e lo farò ovviamente con la consapevolezza di sentire comunque un pochino il peso di prendere il posto di un atleta che ha fatto sempre bene sia in campo che fuori creando rapporti eccezionali con il pubblico che si è affezionato alla sua persona e a tutto quello che rappresentava. La differenza di gioco tra noi due come ripeto c'è e il pubblico lo avvertirà in quanto abituato a vedere da anni in campo quella tipologia di regia, per cui il cambiamento ci sarà ma io spero che ci sia tanta positività nella diversità. Certo è che ce la metterò tutta!”
Adriano Paolucci, classe '79, è un palleggiatore di 190 centimetri con nella mani una grandissima esperienza maturata sia in serie A1 che A2 sui campi di mezza Italia. È un giocatore che fa della dinamicità e della velocità in campo il tratto che più lo contraddistingue riuscendo a portarsi sempre “sotto la palla” con grande senso dell'anticipo che gli consente di velocizzare il gioco anche in condizioni non ideali come dopo una difesa o una copertura. La sua gestione in cabina di regia è sempre lucida con un utilizzo importante dei centrali in tutte le fasi del gioco, inoltre l'ormai grande esperienza e la conoscenza dei giocatori di tutta la serie A sicuramente lo aiuta a diventare ancora più imprevedibile. Le gambe veloci lo rendono un difensore di ottimo livello, sicuramente un valore aggiunto importante per la squadra. Il muro non è il suo fondamentale più forte ma anche in questo caso i tanti campionati di alto livello lo aiutano a capire i tempi giusti di salto e le scelte tattiche a muro. Infine, nel fondamentale della battuta è in possesso di una salto float di grande valore tattico, sempre precisa e ficcante nelle direzioni richieste dall'allenatore. 
Dalla sua analisi tecnica personale Paolucci si reputa “un palleggiatore oggettivamente abbastanza preciso. Non essendo altissimo e non avendo una battuta in salto fenomenale i miei punti di forza non sono sicuramente il muro e la battuta anche se la mia flot potrebbe risultare abbastanza fastidiosa, mentre appunto lo è il palleggio. Nel gestire la mia regia sono abbastanza estroverso e non didascalico nel gioco e collaboro molto con gli allenatori anche durante la partita in base alle informazioni che mi vengono date. Quindi, pur essendo un atleta trentatreenne mi sento ancora un palleggiatore duttile”.
Dopo la firma dell'accordo stagionale abbiamo chiesto ad Adriano le sue prime sensazioni e considerazioni sulla scelta. “Le mie impressioni ce l'ho da prima della firma del contratto perché ovviamente Sora non è una società che è nata oggi. Personalmente ho giocato contro la Globo e ho tanti amici che sono stati qui o che come me sono stati avversari, e con i quali ho parlato di questa opportunità e tutti hanno avuto solo parole positive per descrivere l'Argos Volley. In questo momento di crisi economica profonda nella quale anche la pallavolo ne sta pagando amare conseguenze, avere l'opportunità di giocare in una società seria e sana, formata da persone che fanno la pallavolo perché hanno passione è ottimo, quindi la mia scelta è ricaduta su Sora anche per questo. Dopo due anni di serie A1 a Roma a fare il secondo palleggiatore, anche se nel primo dietro a Uriarte ho giocato abbastanza, ma dove nell'ultimo sono stato il più del tempo in piedi nel quadrato, ho voglia di rimettermi in gioco di sentirmi un po il protagonista in un bel campionato. Quindi il mio obiettivo è quello di fare un bel risultato con la squadra Sorana”.
Al di la del risultato sportivo, come te la immagini la tua vita quotidiana nella città di Sora? “È vero che negli ultimi tre anni ho giocato a Roma, città nella quella sono cresciuto e di cui conosco bene sia i pregi che i difetti, ma prima sono stato anche in paesi che non erano metropoli, come Spoleto, Castellana Grotte, Taviano e Mantova. Immagino che qui a Sora ci sia un calore più concentrato, un'attenzione maggiore dedicata solo alla pallavolo e che questo lo potrò ritrovare anche solo camminando per strada. Poi la bellissima positività di avere i miei affetti più cari a solo un'ora e un quarto di macchina mi fa stare ancora più tranquillo”.
Questa è solo la parte teorica di quello che può essere il nuovo palleggiatore della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, Adriano Paolucci, e per vedere la teoria ancora dovremmo pazientare un mesetto ma nel frattempo, ora che si va concretizzando l'ossatura della squadra, potremmo cominciare a fantasticare.

·         Sora 10 luglio 2012. Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

Nessun commento:

Posta un commento