di Valeria Bernardelli *
La straordinaria prestazione del “Julien
Colarossi Quartet” smentisce la famosa locuzione latina “nemo propheta in
patria”. Strabiliante ed entusiasmante
il concerto di mercoledi sera, nel suggestivo Salone di Rappresentanza del
Palazzo Ducale di Atina. Sembrava che la incessante pioggia volesse
“boicottare” l'appuntamento di Atina Jazz 2012, e invece lo spostamento nello
storico salone del guerriero sannita ha reso l'esibizione a dir poco esaltante.
Due ore di musica di altissimo livello
artistico, in compagnia della formazione capeggiata da Julien Colarossi,
originario di Settefrati, comune che ora può vantare, insieme a tutta la Valle
di Comino e all'intera provincia di Frosinone, un figlio d'arte. Un jazz
ricercato, esaltante, coinvolgente, inedito. Il quartetto - formato da Barry
Donohue al basso elettrico, Cristopher Engel al sax, Tommy Gray alla batteria e
capeggiato dal chitarrista e compositore Julien Colarossi - è destinato a
richiamare l'attenzione della critica jazzistica nazionale, dopo aver ricevuto
ampi consensi nell'ambiente irlandese.
Lo avevamo preannunciato e così è stato: il
carisma e il mix esplosivo della musica di Julien Colarossi sono riusciti a
catturare l'attenzione di un pubblico molto vasto, per età e gusti musicali.
Il suo debutto come professionista tra le mura
di casa non poteva sortire miglior
effetto. I commenti positivi di professionisti del settore, esperti di musica
jazz, appassionati, ma anche di profani del genere, attenti e silenziosi,
testimoniano il grande spessore artistico, la levatura musicale, la tecnica e
la professionalità del quartetto, che ha trasportato tutti i presenti in una
dimensione fatta solo di emozioni.
Il coraggio di aver presentato prevalentemente
pezzi inediti – composti dallo stesso Julien Colarossi, laureatosi presso il
prestigioso college jazz “Newpark Music Centre” di Dublino, città dove vive da
cinque anni – è stato ricompensato dai
calorosi e sentiti applausi del pubblico, che ne ha apprezzato l'originalità e
che sul finire si è lasciato trasportare dalle suggestive e dolci note di
“Sounds of the island”, famosissimo tema scritto dal premio Oscar Luis Bacalov,
per il film “Il Postino”, riproposto in chiave jazz da Julien Colarossi e dai
suoi musicisti, mantenendone intatta la struggente melodia. “A star
is born”...è proprio il caso di dirlo.
·
* Atina 26 luglio 2012. Comunicato stampa, a firma di Valeria Bernardelli, con
foto di Tonino Bernardelli, sul successo del concerto di Julien Colarossi,
settefratese doc, nell'ambito della manifestazione: "Atina Jazz
2012".
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