6.7.12

Valle del Sacco Il progetto del paesaggio nella società contemporanea. La lezione di Andreas Kipar

La domanda: Recuperare il territorio inquinato partendo dal paesaggio. E' possibile farlo? Per Kipar è possibile. Ma qui è più difficile perchè siamo in Ciociaria

Mercoledì scorso la Lectio Magistralis dell'architetto Andreas Kipar a Frosinone nella sede ciociara dell'Unindustria-Confindustria.

L'idea è venuta alla Fondazione Kambo. Il progettista ha già lavorato alla bonifica della Ruhr e in Italia a Milano ai "Raggi verdi". Da qualche anno è in provincia, nella valle del Sacco, ha realizzato un master plan che vuole mettere assieme tanti piccoli progetti che possono cambiare e rilanciare la valle che è tra le più inquinate in Europa.

Acqua, suolo e verde i tre elementi del suo progetto. Semplice. "Ora però toccca a noi". Arte e cultura da mettere assieme come nella Ruhr. Ma sarà così, ci si riuscirà? Non siamo nella Ruhr siamo in Ciociaria.

Adreas Kipar prima di fare la lezione ai giovani della Scuola di Qualità Sociale ma anche a tecnici e ambientalisti presenti ha soggiornato in albergo, ha bevuto la nostra acqua (buonissima, per l'architetto) ma ha visto qualcosa in più aprendo la finestra. Una zona dell'Italia minore che deve diventare protagonista. Non si deve più dire qui che "l'operazione è riuscita ma il paziente è morto", come capita spesso, "il paziente invece deve tornare a vivere". C'è la green landscape economy da legare a uno dei paesaggi più belli d'Europa. C'è bisogno però di lavorare per progetti più coraggiosi in sintonia con le soprintedenze perchè il territorio è ricco di emergenzre architettoniche e archeologiche e a volte gli uffici non solo romani ma pure quelli ciociari, delle soprintendenze, non ci sentono o fanno finta di non sentirci.

Acqua da ripensare, suolo da salvaguardare e verde da inserire. La ricetta di Kipar per la valle del Sacco e non solo. Ci vuole consapevolezza. Ha chiesto ai presenti come si fa per un territorio a promuovere consapevolezza. Si è meravigliato però del perchè nessun giovane ha fatto la mappatura. Non ha messo insieme quello che già c'è. Mettere insieme quello che già c'è, importante per partire e consiglia un libro in italiano di qualche anno fa: "L'anima dei luoghi". Il futuro legato alla capacità di vedere il nostro territorio in modo diverso e farlo vedere anche agli altri. Insistere su questo, rompere le scatole e i giovani sono più abilitati a farlo perchè hanno il futuro davanti. Fare domande, "il fuoco incrociato" come lo ha chiamato Kipar, è fare movimeto, andare direttamente alla fonte, insistere sulle questioni.

Il master plan che vuole ricovertire parte della valle del Sacco può fare questo; rispondere alla domanda. Il territorio è post industriale, ci sono state industrie ed agricoltura che hanno convissuto e con una area interessante archeologica. Un museo all'aperto ora per attirare visitatori.

Anche per Adreas Kipar la vera infrastruttura del futuro è il paesaggio. Il paesaggio ed il verde che possono rilanciare un territorio ora in una fase depressiva. "Il territorio deve essere vivace". E cosa succederà nel 2030? Si chiede il progettista.

A Frosinone i palazzinari hanno già "lavorato" moltissimo. Ce se ne può rendere conto facendo un giro con le navette Geaf nella parte bassa della città. Conviene girare ora in bus nel capoluogo ora che un biglietto di corsa semplice costa un euro e si può girare per novanta minuti. Per tutto il giorno girando conoscendo così la città il biglietto sale a 2,50. I cittadini saranno i veri fautori della riconversione ambientale, dice Kipar.

Le leggi però sono da cambiare. L'architetto se ne accorto a Mestre dove stava progettando un bosco. La regione gli ha chiesto la VIA. Ha capito che qualcosa non funziona, c'è qualcosa di sbagliato. E' però convinto che tra dieci anni tutta la legislazione in materia ambientale cambierà. Oggi il boom non c'è più e le leggi sono basate ancora su modelli finiti, basate sulla crescita invece si va verso la decresita. "Dobbiamo iniziare a pensare che prima o poi le leggi cambieranno".

Per la provincia di Frosinone il problema non sono solo il recupero dei borghi, dice Kipar rispondendo a una domanda di un giovane geologo. Non basta il solo ritorno ai borghi che il giovane professionista in sala aveva previsto.

Presenti in sala alcuni docenti universitari che nel pomeriggio sono stati impegnati a Ferentino sul convegno del nuovo PUGC. Il master plan di Kipar che sarà ripreso nel nuovo strumento dei docenti milanesi. L'amministrazionee comunale di Ferentino vuole realizzare il nuovo strumento urbanistico. Le città di Ferentino e Frosinone sono contigue e una parte del progetto di Kipar sarà utilizzato. "Ma non tutto è facile", per uno dei due docenti che ha vinto il bando. "Poveretti", sarà dura ma partono dal lavoro di Kipar sulla valle del Sacco.

A Ferentino nel 2013 ci sarà il voto e l'amministrazione in carica si interessa al nuovo PUGC. Come successe a Sora nel 2011 quando l'amministrazione Casinelli portò in consiglio comunale, nell'ultimo prima del voto, la visione del nuovo PUGC.

Per Kipar ci vogliono azioni continue e senza fretta. Un master plan è fonte d'ispirazione. Casinelli perse le elezioni. 

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