La sanità in provincia di Frosinone si avvia, o meglio, prosegue
sempre più spedita verso il depotenziamento.
L’Atto Aziendale,
approvato da 22 Sindaci della provincia - compreso il primo
cittadino di Sora, che folgorato come Saulo, lo ha votato in
controtendenza rispetto a quanto affermato e operato precedentemente
- contiene misure discutibili per il rilancio
dell’offerta sanitaria, a fronte di tagli effettivi vi sono solo
vaghe promesse di miglioramento dei servizi, senza che ne vengano
indicate le modalità di realizzazione.
Evidentemente,
tutto ciò non è stato sufficiente!
In
questi giorni, sono stati affissi dei manifesti del Partito
Democratico il cui messaggio è a dir poco opinabile!
Nel
manifesto è scritto:
“Sanità
in provincia di Frosinone approvati:
1) più
posti letto;
2) stop
alla chiusura degli ospedali;
3) aprono
le “Case della Salute”.
In
merito ai famigerati “POSTI
LETTO IN PIÙ”,
nell’Atto Aziendale è specificato che: “La
dotazione di posti letto nelle
singole U.O.C., U.O.S.D. e U.O.S. sarà
assegnata con
separato provvedimento della Direzione Strategica sulla
base delle risorse umane disponibili e
di quelle recuperate dalla riorganizzazione delle attività di
ricovero.” Ecco
come tradurre, in termini pratici, la frase: le “Risorse
Umane” (vale a dire il personale) necessarie per l’assegnazione
dei posti letto non aumenterà, di conseguenza neanche i posti letto.
Infatti, si deve ricordare che le assunzioni sono bloccate,
così come lo è il turn-over. Inoltre, nella favorevole ipotesi che
venga applicata su base territoriale la deroga per le assunzioni al
15%, si dovrà tenere conto del personale che nel frattempo sarà
collocato in pensione. Pertanto, salvo miracoli, appare
difficile credere a quanto riportato al primo punto del manifesto. Di
contro, al “Ss. Trinità” saranno effettivamente tagliati 10
posti letto di Day Hospital, indispensabili in un Polo Oncologico, a
fronte della previsione di 20 posti letto in più per gli acuti.
(saranno mai attivati?).
Per
quanto concerne lo “STOP
ALLA CHIUSURA DEGLI OSPEDALI”,
ormai c’è ben poco da chiudere in Ciociaria. Purtroppo, è stato
trovato un ottimo surrogato: la chiusura dei reparti o il loro
accorpamento!
Basti
pensare della chiusura delle Farmacie Ospedaliere con l’accentramento
a Frosinone, lo stesso per i Laboratori di Analisi, ma gli esempi non
finiscono qui: l’Ortopedia di Sora viene declassata ad Unità
Operativa Semplice; il reparto di Gatroenterologia sarà unico tra
Sora e Cassino (forse il primario farà servizio a metà strada!); il
“Ss. Trinità” nonostante abbia un punto nascita vicino ai mille
parti l’anno non è dotato della Neonatologia, che invece è stata
concessa a Cassino che vanta un numero di nascite minore; la
valorizzazione del Polo Oncologico provinciale promesso dal
Presidente Zingaretti è rimasta sulla carta, come può un diventare
un’eccellenza senza un laboratorio di analisi e la farmacia in
loco? (ma sul tema del Polo Oncologico il Comitato svolgerà nei
prossimi giorni ulteriori approfondimenti).
Infine,
relativamente all’ultimo aspetto “APRONO LE CASE DELLA SALUTE”.
Questi poliambulatori sono stati aperti per la prima volta in Toscana
ed Emilia-Romagna, ma ad oggi con scarsi risultati. Si puntano le
poche risorse disponibili sul cavallo perdente! Un’eventuale
successo delle Case della Salute potrebbe comportare addirittura un
disagio per molti assistiti. Ad esempio, si pensi a quella che si
vuole aprire ad Atina, se i medici di base dei paesi limitrofi, si
pensi a S. Donato, dovessero utilizzarla come sede esclusiva della
loro attività come faranno le persone anziane o quelle non
autosufficienti a raggiungere l’ambulatorio?
Sarà
cura del Comitato ricordare alle persone, in tutte le sedi opportune,
i responsabili delle scelte politiche che hanno penalizzato la sanità
pubblica nella provincia di Frosinone, a partire dalla precedente
giunta regionale guidata dal centrodestra per arrivare all’attuale
guidata dal centrosinistra, sino alle istituzioni locali.
Infine,
il Comitato rivolge un ringraziamento ai Sindaci di Pescosolido e di
Casalattico, in quanto sono stati i soli del distretto C ad avere
votato contro l’approvazione dell’Atto Aziendale.
Con
l’occasione si porgono cordiali saluti.
* Sora,
1 dicembre 2014 i portavoce Rodolfo
Damiani e Fabrizio
Pintori.
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