(Il tema è di attualità centrale ma ci sono anche le festività
natalizie. Le domeniche ecologiche si attuano quando c’è meno richiesta di
mobilità. E le targhe alterne spesso annullate in questo mese di marzo perché
gli sforamenti sono bassi ma l’anno è ancora lungo. Le città già al limite di
sforamento se non sopra: Frosinone è a 45 giorni di sforamento dei limiti del
Pm10 a fine febbraio; Ceccano segue con 41; Alatri a 23, ndb).
E poi a breve,
viene ricordato in sala, che si istituirà il Registro dei tumori. L’Arpa sta
rafforzando la sua attività: è la prima in Italia che fa la previsione sulla
qualità dell’aria per i giorni successivi. Come si fa per le previsioni del
tempo, le informazioni e i dati a disposizione sono sul sito web. Sono stati
riclassificati tutti i Comuni del Lazio: in prima fascia sono entrati in molti
e ora c’è il dibattito sui paesi di montagna che sono stati inseriti in Classe
1 con una qualità dell’aria non buona e con i sindaci che reclamano. Anche qui,
fa capire Buschini, ci vuole sinergia, “i Comuni vanno messi insieme per creare
territori vasti”. L’Assessore passa poi a parlare delle fonti che danno aspetti
pesanti sulla qualità dell’aria che sono due: in primis riscaldamento e
biomasse ma è l’insieme che genera questo stato della cose. La Regione vuole intervenire
sui Comuni (che si devono mettere insieme) e sulle famiglie prima che arriverà
una legge sulle biomasse. La tecnologia per le biomasse che le famiglie
utilizzeranno e il controllo sul pellet. Aldo Palombo ha parlato del lavoro
messo in atto negli ultimi 6-7 mesi per contrastare l’impatto negativo della
qualità dell’aria sulla popolazione. E’ stato aggiornato il Piano Regionale
della Qualità dell’Aria, che fu approvato nel 2009-2010, con una nuova
zonizzazione e classificazione in Classi: 1,2,3, 4. In Classe 1 sono finiti 63
Comuni della provincia di Frosinone senza il capoluogo che era da solo già
inserito nella classe 1. Poi le sostanze più critiche e dannose e i limiti da
rispettare. E i Piani Operativi di Intervento che devono realizzare i Comuni
con l’informazione ai cittadini e le attività che devono attuare i sindaci. Ma
il dirigente ricorda che non esiste un Piano a livello nazionale per le regioni.
LE DOMANDE E GLI INTERVENTI DEI CITTADINI
Apre il dibattito l’Associazione Verde
Liri con Loreto Tersini che sollecita una centralina fissa sul territorio
sorano o al confine tra Sora e Isola. E ricorda la vicenda del camino della
turbogas Burgo da portare a 50
metri. Per Angela Mancini, Consigliera comunale, “ci
vogliono norme e criteri più stringenti perché gli studi sui bambini sono
drammatici” (ad esempio autismo in aumento) e sul depuratore intercomunale di
Isola del Liri ed Arpino dichiara che “manca uno studio ambientale”. Il Comune
di Isola del Liri deve dialogare con i cittadini sul depuratore. C’è il territorio
da difendere per la Consigliera
di opposizione che continua il suo intervento dicendo che la centralina ci deve
stare sul territorio.
L'iter è del Comune di Isola del Liri con il depuratore al confine del Comune di Arpino. Per i cittadini presenti “il progetto è vecchio di venti anni”, il depuratore a Capitino, “è un conflitto sociale che si sta alzando”. Capitino è riconosciuta zona collinare si vuole portare, alcune proposte, il depuratore ancora più in alto ma così facendo si spende di più. Il depuratore da realizzare è in zona Capitino-Vano Scaffa con alcune abitazioni che distano solo 75, 80, 90 metri, altre a 100 metri di distanza. Per il Dottor Tomaselli, dell’Asl Frosinone, “è da evitare il conflitto ma da attuare è invece la concertazione”.
L’Assessore Buschini risponde assicurando che riceverà il progetto dell’impianto di depurazione già da subito e lo si valuterà con i tecnici per l’incidenza che avrà sull’ambiente. (Il convegno sull’aria e ambiente beni da tutelare del Pd a Isola del Liri il 25 febbraio ma le notizie di questi ultimi giorni danno uno stop a tutto l’iter, ndb). “Non si autorizzerà senza il rispetto delle norme ambientali, senza tutte le carte a posto”: è chiaro l’assessore, favorevole anche alla centralina ma fa capire che i dati ci sono già ci vogliono le soluzioni da trovare e applicare.
L'iter è del Comune di Isola del Liri con il depuratore al confine del Comune di Arpino. Per i cittadini presenti “il progetto è vecchio di venti anni”, il depuratore a Capitino, “è un conflitto sociale che si sta alzando”. Capitino è riconosciuta zona collinare si vuole portare, alcune proposte, il depuratore ancora più in alto ma così facendo si spende di più. Il depuratore da realizzare è in zona Capitino-Vano Scaffa con alcune abitazioni che distano solo 75, 80, 90 metri, altre a 100 metri di distanza. Per il Dottor Tomaselli, dell’Asl Frosinone, “è da evitare il conflitto ma da attuare è invece la concertazione”.
L’Assessore Buschini risponde assicurando che riceverà il progetto dell’impianto di depurazione già da subito e lo si valuterà con i tecnici per l’incidenza che avrà sull’ambiente. (Il convegno sull’aria e ambiente beni da tutelare del Pd a Isola del Liri il 25 febbraio ma le notizie di questi ultimi giorni danno uno stop a tutto l’iter, ndb). “Non si autorizzerà senza il rispetto delle norme ambientali, senza tutte le carte a posto”: è chiaro l’assessore, favorevole anche alla centralina ma fa capire che i dati ci sono già ci vogliono le soluzioni da trovare e applicare.
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