Quello
vissuto a Pontrinio è stato un momento di forte aggregazione e coinvolgimento,
sempre allietato dalla vivacità dei più piccoli, in un clima festante e
gioioso. Il centrale e lo schiacciatore volsco sono stati accolti con tanto
entusiasmo, lo stesso che ha pervaso i loro ospiti che non si sono risparmiati
in domande e curiosità, avidi di conoscenza circa questo bellissimo mondo a
loro introdotto attraverso le parole di Don Francesco Cancelli. I quesiti dei
piccoli, proprio come solo loro possono fare, nella frizzante ingenuità che
caratterizza l’età, nel tenero interesse che li contraddistingue, hanno davvero
spaziato su ogni sorta di argomento: dal cibo al gioco di squadra, dallo stile
di vita al rapporto che si instaura fra compagni.
“Ma
gli spinaci vi piacciono"'?, "Quanto siete amici da uno a
cento"?, " Come vi sentite prima di entrare in campo?",
"Chi è il più forte tra voi?": sono stati questi solo alcuni degli
interrogativi più simpatici che hanno fatto sorridere i giocatori della Biosì
Indexa, disponibili a dare il loro contributo esperienziale ai bambini presenti
sempre con il sorriso e con proficuo impegno, molto sensibili al patto
concordato tra patron Giannetti e Mons. Gerardo Antonazzo.
“Ci siamo trovati qui in
questa bellissima realtà, costruita amorevolmente da Don Francesco Cancelli –
commenta Orlando Polsinelli. Una moltitudine di ragazzini ci ha accolto con
gioia. Tantissimi già conoscevano la squadra, i ragazzi e l'esperienza
sportiva vissuta nel palazzetto, e questo non può che far piacere perché si
sta cercando di promuovere quello che è il valore di aggregazione, anche a
livello sportivo, il voler passare del tempo insieme in modo sano e di essere coinvolti tutti come una squadra
e non come singolo, cercare di essere complementari l'un l'altro per
raggiungere un obiettivo comune".
“Penso che questi incontri
siano una bellissima opportunità. Il vescovo ha avuto questa idea che è stata
poi subito accolta dall'Argos, proponendo alle nostre parrocchie di aderire
all’iniziativa che vuole promuovere e far conoscere la pallavolo come sport.
La chiesa è sempre stata un po' sensibile al discorso dello sport vedendo al
suo interno tanti ideali perché, come ha già detto il papa, non è solo
intrattenimento, ma una proposta di grandi valori tanto umani quanto cristiani,
come la solidarietà, l'amicizia, la collaborazione o lo spirito di gruppo.
Per i nostri ragazzi vedere concretamente questi giocatori che vengono a
parlargli può essere un modo per entusiasmarli e coinvolgerli nelle future
iniziative. Gli atleti li ho visti molto sereni, hanno risposto sapientemente
alle diverse domande, anche curiose, dei nostri bambini. Penso che abbiano
fatto veramente un bel lavoro".
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