Una manifestazione No Acea |
* Per il Comitato No Acea il Presidente Renato De Sanctis
L’AMMISSIBILITA’ **
Il giorno 2 Ottobre 2019, si terrà dinanzi al Tribunale di Roma la prima udienza
per la valutazione dell’ammissibilità della Class Action contro ACEA ATO5 SPA,
gestore dell’ATO 5 Lazio Meridionale - Frosinone.
La class action ha lo scopo di accertare le responsabilità del gestore ed ottenere
le restituzioni di somme che il Comitato No Acea ritiene sborsate illegittimamente
dagli utenti.
Oltre ai conguagli per gli anni 2006-2011, per circa 75.000.000,00 di euro sborsati
in tre anni (tra il 2014 e il 2017) da tutti gli utenti e sui quali si è formata una
giurisprudenza abbastanza consolidata, il Comitato ritiene illegittimo il calcolo
secondo il metodo del c.d. pro die che, oltre a vessare i cittadini, costretti sotto
minaccia di sospensione della fornitura, a pagamenti iniqui, consente al gestore
di trarre profitti non dovuti. Entrambe le domande si inquadrano poi in una
situazione di totale mancanza di regolamentazione contrattuale tra gli utenti e il
gestore che, ricordiamo, gestisce un bene pubblico essenziale in regime di
monopolio.
Pur essendo un’azione innovativa e complessa sotto il profilo oggettivo e
soggettivo, confidiamo nell’accoglimento della domanda perché venga
riconosciuta la lesione di un diritto costituzionalmente protetto.
Questa azione di classe riguarda 88 Comuni, in prevalenza del Frusinate, ma
anche della provincia di Latina, Caserta e Isernia e, delle circa 200.000 utenze,
interesserà, in caso di ammissibilità, esclusivamente quelle domestiche.
Siamo partiti con 729 attori, oltre al Comitato promotore che chiede al Tribunale
di Roma la tutela di interessi collettivi lesi dai comportamenti connotati da
prassi commerciali scorrette del gestore.
L’acqua è il bene pubblico per eccellenza e, come è stato detto egregiamente, è
il “diritto dei diritti e lucrare con essa significa mercificare la vita”.
Sono anni che il Comitato si batte strenuamente per una gestione trasparente
dell’acqua, producendo esposti, denunce e istanze. Avevamo promesso che
avremmo tentato di avviare un’azione imponente ed ora siamo fieri di annunciare
che, dopo mesi di studio e di lavoro e grandi sacrifici, abbiamo imbastito l’unica
causa che dia la possibilità di ripristinare gli equilibri distorti tra gli utenti e il
gestore.
Ringraziamo ovviamente gli avvocati Massimo Clemente, Patrizia Menanno,
Raffaele Panaccione, Chiara Samperisi e Annamaria Zarrelli che, grazie anche
all’esperienza maturata in altra class action contro il gestore dell’ATO4, hanno
creduto nelle finalità del nostro Comitato e lo hanno supportato tecnicamente e
con grande professionalità. Non resta ora che attendere l’esito della prima
udienza.
* * Comitato di Volontariato NO ACEA.
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