di Gabriele Mattacola
Nel 1984 Massimo Troisi, di cui il 4 giugno ricorre il 25mo anniversario della scomparsa, e Roberto Benigni
dirigono ed interpretano "Non ci resta che piangere".
dirigono ed interpretano "Non ci resta che piangere".
La famosa scena della dogana è stata girata a Paliano all'interno della Riserva Naturale "La Selva".
All'inizio del film Mario ( Troisi ), bidello e Saverio ( Benigni ), insegnante, sono fermi ad un passaggio a livello, nella Campagna Toscana, in attesa che passi il treno. Invece di attendere a lungo, percorrono una stradina tra i campi e, poco dopo, restano in panne
con l'auto in mezzo alla campagna.
E' sera, piove, e i due alloggiano, per una notte, in una locanda. Risvegliatisi, si ritrovano nel 1492, anno della scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo. Saranno ospitati dal rude Vitellozzo ( Carlo Monni ). Se l'insegnante riesce subito ad ambientarsi, non sarà cosi' per Mario che incontra la ventenne Pia ( Amanda Sandrelli ), fanciulla di una ricca famiglia
E' sera, piove, e i due alloggiano, per una notte, in una locanda. Risvegliatisi, si ritrovano nel 1492, anno della scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo. Saranno ospitati dal rude Vitellozzo ( Carlo Monni ). Se l'insegnante riesce subito ad ambientarsi, non sarà cosi' per Mario che incontra la ventenne Pia ( Amanda Sandrelli ), fanciulla di una ricca famiglia
con la quale inizia a vedersi affacciandosi dal muro di cinta della casa di lei. Saverio, a seguito dell'arresto di Vitellozzo, scrive una lettera a Girolamo Savonarola per ottenere la liberazione. In un luogo imprecisato i due si imbattono in una bella amazzone ( Iris Peynado ), che li intimidisce scagliando una freccia al loro carro.
In Francia incontrano Leonardo Da Vinci ( Paolo Bonacelli ), a cui spiegano il gioco della scopa. Tornati in Italia, vedono con stupore il fumo di una locomotiva scoprendo a malincuore che il macchinista è proprio lo scienziato toscano di cui quest'anno ricorre il cinquecentesimo anniversario della morte. La già menzionata sequenza della lettera al Savonarola è un omaggio al film interpretato da Totò e Peppino De Filippo "Totò, Peppino e la … malafemmina" ( 1956 Camillo Mastrocinque ).
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