21.2.12

PagheRai o non pagheRai?


C‘è protesta per i bollettini che stanno arrivando negli studi professionali  

Bollettini inviati per il canone Rai da pagare per pc, tablet e smartphone posseduti. Un regio decreto del 1938 che da anni si è chiesto di rivedere se non da abolire. Ci sono forme di proteste, per Oscar Giannino, da fare: coordinamento per protestare e porre una questione al governo. E’ una spirale che dal più piccolo al più grande viene colpito. “Ci sono intere categorie che vengono vessate”: associati di categorie professionali, architetti, ingegneri, avvocati, ecc. Non c’è stata un rinnovo della legge che è di carattere generale e non è la Rai che deve mettere becco, dice Giannino in trasmissione. 

Per Vincenzo Vita, senatore: “è un errore che ha fatto la Rai. Il canone è una tassa per chi ha l’apparecchio televisivo. E’ il governo che deve intervenire”, per Vita. Ha ragione Vita ma poi afferma che il canone va pagato. E qui sbaglia, il senatore, perché si dovrebbe fare del tutto per abolirlo e la "Rai che fà, paga il canone per i computer che ha negli uffici?" 

Sono norme singolari del nostro sistema Paese. "Ci vogliono forme collettive di protesta", e conclude Giannino con il suo solito slogan: “Stato ladro”. Un pasticcio che la Rai ha combinato. “Il Regio decreto è del 38 e sappiamo tutti cosa è successo dopo”. Conclude così il senatore Vita. Un'altra lettera in merito su: www.ciociaria.ilcannocchiale.it

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