TORINO 6 -7 OTTOBRE 2012: L’obbiettivo generale dell’iniziativa è di mettere al centro della stagione politica e sociale che apre un semestre decisivo per le sorti del nostro Paese la questione del lavoro, dei suoi diritti e della sua rappresentanza, in continuità con la discussione aperta dalla Fiom a Roma il 9 giugno.
Metterlo al centro a pochi giorni dall’avvio della fondamentale campagna referendaria per il lavoro e la democrazia. E farlo qui a Torino, l’ex capitale operaia.
Inoltre quello di fornire a quanti hanno assunto in questi mesi una
posizione apertamente critica e di opposizione nei confronti delle politiche
del governo Monti – a cominciare dal vulnus inferto all’art. 18 dello Statuto
dei Lavoratori, dalla vergogna della revisione dell’art. 81 della Costituzione,
del devastante fiscal compact e dalla riforma Fornero – un’occasione di
incontro e di confronto in vista della scadenza elettorale.
Ci proponiamo di uscire dalla due giorni torinese con alcuni messaggi
chiari su almeno quattro questioni qualificanti:
1) un giudizio
condiviso sul quadro generale, in particolare sull’Europa,
sull’inaccettabilità delle politiche prevalenti a Bruxelles e Francoforte,
sull’opposizione al dogma rigorista e liberista predominante al vertice attuale
dell’Unione (sulla sua insostenibilità economica e sociale), ma soprattutto per
un’altra politica (un’alternativa di modello) con altre priorità (la centralità
del lavoro, appunto, la difesa di quello che Luciano Gallino ha definito il
“modello sociale europeo” incentrato sulle garanzie di reddito e di diritti) e
con una chiara politica di alleanze (una politica estera volta ad aggregare una
sufficiente massa critica per negoziare da posizioni di forza con l’Alleanza
del Nord ), non per un rifiuto pregiudiziale dell’Unione e dell’Euro ma per
definire l’”altra Europa” in cui il lavoro abbia piena cittadinanza.
2) La
ricerca di temi e rivendicazioni unificanti, capaci di superare l’attuale
frammentazione del mondo del lavoro e delle sue figure – in particolare la
frattura tra occupati a tempo indeterminato e precari, ma anche tra occupati,
esodati, disoccupati, inoccupati, giovani, per non parlare delle differenze di
genere nel lavoro e nei lavori (con speciale attenzione per il doppio nodo
“lavoro di cura e cura del lavoro”) -: primi fra tutti i temi della riduzione
dell’orario di lavoro, dal pari salario per pari lavoro, e dal reddito di
cittadinanza come misura universalistica di garanzia (riflettendo in
particolare sulla sua relazione con il salario da lavoro).
3) La
sempre più impellente questione del rapporto – e possibile conflitto - tra
Lavoro e Ambiente, con la drammatica problematica apertasi a Taranto, con
la ricerca di un approccio non compromissorio o ipocrita (del genere: dire di
salvare capra e cavoli sacrificando in realtà entrambi e mantenendo fermo l’interesse
e il punto di vista del padrone, come stanno facendo sia il Governo che CISL e
UIL). Come coalizzare Lavoro e Ambiente contro la logica del Profitto e
dell’onnipotenza finanziaria e contro le retoriche del “salviamo il Paese” a
scapito dei suoi cittadini?
4) La verifica
della possibilità di mettere in campo iniziative “straordinarie” di contrasto
alla crisi, con l’eventuale auto-gestione di qualche realtà produttiva
simbolo, sul modello Argentino e l’apertura di spazi di aggregazione e di riferimento
per le tante realtà in sofferenza (una sorta di Teatro Valle operaio in alcuni
siti). Magari preceduto da una serie di “conferenze di produzione”, per così
dire, a diretto contatto con i territori della crisi.
Se si riuscisse a uscire dalla due giorni con tre o quattro messaggi
chiari su queste (poche ma importanti) questioni: quale Europa per il
Lavoro, centralità della campagna referendaria, iniziative contro la
precarietà, alleanza Lavoro-Ambiente e (eventuali) iniziative clamorose di
lotta-organizzazione, avremmo posto le basi per una chiara individuazione
delle discriminanti da mettere al centro del percorso verso la scadenza
elettorale del 2013.
Per info: www.soggettopoliticonuovo.it -
Due giorni di
confronto e laboratori con Marco Revelli, Maurizio Landini, Luciano Gallino, Umberto
Romagnoli, Roberta Carlini, Paul Ginsborg, Giorgio Airaudo, Carla
Ravaioli, Tonino Perna, Francesca Redavid, Andrea Aimar, Francesco Garibaldo,
Alberto Lucarelli, Alessandra Quarta, Bruno Papignani, Chiara Giunti, Piero
Bevilacqua, Diego Novelli, Eugenio Crescenzo, Riccardo Bellofiore, Gabriele
Polo, Teresa Masciopinto, Gianni Rinaldini, Giuliana Beltrame, Giuseppe De
Marzo, Guido Viale, Livio Pepino, Michele De Palma, Nicoletta Pirotta, Tiziano
Rinaldini
Programma: sabato 6
ottobre
SEDE: Fabbrica
delle E – Corso trapani 95
10.30 -13.00
Contributi generali alla discussione, pausa pranzo
15.00 – 18.00
Laboratori parteciapte- sessioni parallele
18 -19.30 tavola rotonda
su “ Lavoro di cura e cura del lavoro” - discussione su lavoro e genere
21.30 anche la
Festa.
domenica 7 ottobre
SEDE: Cinema
Massimo, via Verdi 18
ore 9.30 Relazioni
sui laboratori
ore 10.30-13
Confronto sulle prospettive politiche
Le sedi:
Sabato 6 Fabbrica
delle E – Corso trapani 95 ( dalle 10.30 in poi). Domenica 7 ottobre - Cinema
Massimo, via Verdi 18 ( dalle 9.30 alle 13.00).
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