di Mauro Rea
Esisteva in
quegli anni un grande fermento culturale in Ciociaria, nel piccolo paese di
Pescosolido grazie alla tenace e vitale attività di Tiziana Monti, capace di
portare in quei luoghi personalità di rilievo del mondo dell’Arte e della
Letteratura come: Sergio Vacchi, Tonino Caputo, Mario Lunetta, Vito Riviello,
Liliana Fontana, Ennio Calabria, Piero Fantastichini e molti altri ancora. Non
immaginavo allora che un giorno mi sarei trovato a presentare un’ Antologica di
Giacomo Porzano, e forse nemmeno Porzano immaginava che un giorno avrebbe
scelto di trascorrere l’ultimo anno della sua vita proprio a Pescosolido. La
mostra che proponiamo (la prima Antologica dopo la morte di Giacomo Porzano
avvenuta a Pescosolido il 19 maggio del 2006) presenta al pubblico le opere
contenute nell’”Archivio Giacomo Porzano”, costituito nel 2006 per volontà di
Tiziana Monti. In esso sono raccolte opere dagli anni 40 fino al 2006, un lungo
itinerario dunque, necessariamente esplicativo del percorso storico artistico
di questo grande Artista, che speriamo con questa Antologica, si riveli anche a
chi ancora non lo conosce, in tutta la sua straordinaria maestria e
poetica. Porzano è stato innanzitutto un uomo discreto, educato, ironico e
colto. Un artista a tutto tondo che ‘aggrediva’ il foglio o la tela in punta di
pennino e pennelli, con passione e creatività, attingendo alle tante realtà
oggettive del mondo, attraverso il filtro personalissimo della sua sensibile
comprensione.Artista di respiro internazionale, a partire dalla giovanile
amicizia con Ben Shahn (suo primo collezionista, nello studio americano di
Shahn Porzano ebbe la gioia di vedere alle pareti 12 suoi disegni); fino
all’amicizia con il grande gallerista romano Gaspare Del Corso e sua moglie
Irene Brin; non ultimo, al profondo rapporto con i suoi contemporanei, Bruno
Canova, Bruno Caruso, Renzo Vespignani, Ennio Calabria, Alberto Sughi, solo per
citarne alcuni. Da questa copiosa trama emerge un Porzano dagli occhi attenti,
scrutanti.. capaci di cogliere la realtà fin nelle pieghe più nascoste, una
realtà che poi ci restituisce in tutta la sua tangibile concretezza. Quanta
ricerca nelle sue opere! quanto lavoro! Dimenticato solo da taluni critici alla
moda, miopi, per non dire ciechi, ma invece tanto amato da studiosi e
intellettuali di rilievo, noi siamo lieti oggi di presentare: L’antologica di
Giacomo Porzano. Rivolgo un sentito e doveroso ringraziamento a Giovanna e
Luigi Palladino, a Tiziana Monti e Maria Maddalena Monti, senza l’aiuto dei
quali non mi sarebbe stato possibile mettere in atto questa mostra.
Giacomo
Porzano è nato a Lerici il 21 novembre del 1925. Dal 1959 ha vissuto e lavorato
a Roma. E’ morto a Pescosolido il 19 maggio 2006. La sua prima mostra
importante a Roma è stata alla galleria «L’Obelisco» nel 1958. Ha esposto in
numerose gallerie in Italia e all’estero. Le sue opere figurano in
collezioni pubbliche e private, italiane e straniere. Nel 1968 ha
partecipato alla XXXIV Biennale Internazionale di Venezia (sala personale). Nel
1975 la Galleria Civica d’Arte Moderna di Palermo ha ospitato una sua
fondamentale mostra antologica. Del suo lavoro si sono occupati i più importanti
giornali e critici. Molto rilevante è la sua attività grafica, anche in
volumi, e la collaborazione a quotidiani e riviste con illustrazioni.
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