Marco Rizzo con Tamburo |
Proprio
sullo scadere del termine ultimo del mercato il Direttore Sportivo
Alberico Vitullo ha presentato alla corte di coach Fenoglio l'atleta
Marco Rizzo che è diventato così il nuovo libero della Globo Banca
Popolare del Frusinate Sora.
Domenica
5 gennaio Rizzo era in campo al PalaGlobo “Luca Polsinelli” con
la maglia dell'Elettrosud Brolo avversario del Sora, poi il giovedì
seguente era già un giocatore del club Argos Volley:
“Il
primo contatto con Sora c'è stato un mesetto fa però è mancata la
disponibilità concreta e quindi l'operazione si allungata un pochino
anzi, fino dove ha potuto perché giovedì 9 gennaio era l'ultimo
giorno disponibile per le operazioni di mercato. Quando sono venuto
al PalaGlobo da avversario ci tenevo a giocar bene perché sapevo che
era una partita importante per il mio futuro, ho cercato di mettere
in campo il meglio possibile e credo di esserci riuscito. Il
mercoledì sera è arrivata la chiamata di Sora e ho accettato al
volo perché per me si tratta di continuare un cammino che ho
iniziato lo scorso anno a Molfetta dove ho lavorato bene, aiutato
molto la mia squadra e vinto poi assieme a loro il campionato. Quindi
il mio desiderio era ed è quello di far parte di un gruppo che punta
in alto. Ho sempre saputo che Sora è una squadra molto forte guidata
da un ottimo allenatore e quindi ci tenevo particolarmente a
concretizzare questa operazione ed entrare a far parte così di
questo gruppo”.
Poi
Marco ha raggiunto la sua nuova squadra direttamente a Monza dove di
li a poche ore si sarebbe disputata la semifinale di Coppa Italia,
con il suo primo allenamento che è stato quello di rifinitura a uno
dei match più importanti della stagione sorana:
“I
compagni mi hanno accolto benissimo nel gruppo e quindi nonostante la
situazione difficile data l'importanza della situazione, mi sono
trovato subito a mio agio. Non era facile sicuramente arrivare e
disputare una della partite più importanti però l'ho fatto anche
grazie al moltissimo aiuto e sostegno da parte dei compagni e
dell'allenatore. Purtroppo è andata come non volevamo e anche se
sono riuscito a dare una mano alla squadra purtroppo non è servito”.
Questa
sera invece (martedì) Rizzo ha fatto il suo primo allenamento al
PalaGlobo ed essendo arrivato a Sora in mattinata sulla città non
può dirci nulla in quanto ancora non conosce neanche la strada che
va dalla sua nuova casa al palazzetto, ma ci racconta del gruppo:
“Mi
trovo benissimo con i ragazzi, qualcuno lo conoscevo già e con altri
avevamo comunque giocato contro. Poi come ripeto mi hanno subito
accolto nel migliore dei modi che non c'è stato neanche bisogno da
parte mia di provare a “far amicizia”. L'unica amalgama che
bisogna trovare è quella in campo. Ringrazio la società per
l'opportunità che mi ha dato e cercherò di ricambiare al meglio la
fiducia che hanno riposto in me”.
Il
libero salentino è primo nelle statistiche stilate dalla Lega
Pallavolo Serie A per quanto riguarda il suo ruolo con percentuali
invidiabili pari al 52,3% di positività e allo 0,48 di efficacia, il
secondo della classifica, Cerbo ha il 43%. Marco si rifà alla
tradizione dei grandi liberi usciti dalla fucina del volley
salentino: come già definiti da qualcuno, “tutti figli di Mirko
Corsano” modello ispiratore e punto di riferimento.
“A
Ugento si lavora molto sui fondamentali di seconda linea però poi
ognuno di noi deve metterci del proprio. Si possono avere anche degli
allenatori che basano il lavoro sulla tecnica e sul gesto atletico ma
se non ci credi personalmente veramente tutto il lavoro diventa vano.
Ho sempre lavorato duramente allenamento su allenamento e soprattutto
c'ho sempre creduto e alla fine lo scorso anno è arrivato il primo
risultato vero della mia carriera anche se ce n'erano stati già
altri importanti. E ora sono venuto qui per continuare il mio
percorso ad alti livelli e per ripetere le grandi imprese perché le
potenzialità e le possibilità qui ci sono”.
Domenica
giocherà per la terza volta contro la Cassa Rurale Cantù dato che
con Brolo l'aveva affrontata già nel girone d'andata e in quello di
ritorno. Che avversario è Cantù?
“Un
avversario che sulla carta ha buoni giocatori. È una squadra molto
ordinata sulla correlazione muro-difesa e lotta su ogni pallone,
quindi noi non dovremmo mai rilassarci e lottare più di loro dalla
prima all'ultima azione.
Dobbiamo
per forza andare avanti mentalmente e non restare su quella partita
di Coppa Italia perché il campionato è tutta un'altra storia.
Quella gara secca è andata come è andata, ora dobbiamo concentrarci
su un girone di ritorno che ci propone molti scontri diretti in casa
per affermarci e rincorrere sempre più Padova”.
* Sora 14 gennaio 2014. Carla
De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del
Frusinate Sora.
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