5.1.14

Gennaio a Sora tra fede, cultura e tradizione

Un mese ricco di anniversari, cerimonie, appuntamenti, incontri, ricorrenze

di Gianni Fabrizio

È arrivato gennaio, un mese tutto “made in Sora”. Ci consegna  anniversari, cerimonie,  occasioni di incontri ed appuntamenti che, per tradizione e per antica consuetudine, si ripetono puntualmente, qui lungo il Liri. È un elenco di momenti che “sanno” del profumo di “casa nostra”. Tutti con una   forte ed efficace connotazione dal tipico “sapore locale”. Ce ne sono  moltissimi, ma ora ne evidenziamo solo alcuni, tra i più significativi. 

Il 12 gennaio, si ricorda quando nel 1745, papa Benedetto XIV, conferì al cardinale “Cesare Baronio” il titolo di ”Venerabile”. Siamo ne 2014 e a  269 anni di distanza, dobbiamo augurarci che riprenda vigore la “causa di Canonizzazione. 

Il 13 gennaio ricorre il 99° anniversario del terribile terremoto del 1915, quello della “Marsica”, quando alle 7,30 del mattino furono sufficienti pochi secondi a distruggere l’ottanta per cento dell’abitato  sorano, con decine di vittime. Una lapide sulla facciata esterna del Comune, lungo il Corso Volsci, ricorda l’ evento. 

Il giorno 17, si ricorda “S. Antòne”, nella tipica chiesetta che domina Sora. E’ motivo per  una passeggiata lungo il costone di S. Casto. In questi  tempi la statua di “S. Antòne” è “momentaneamente”,si fa per dire, ospite della chiesa di S. Restituta e di mons. Bruno Antonellis. Crediamo che attenda anch’essa con ansia, così come molti suoi  fedeli, a cominciare dall’indimenticato avvocato Domenico Di Passio, di fare al più presto ritorno nella sua splendida chiesetta, ancora in restauro.  

Lo stesso giorno del 17, la sezione  del Club Alpino Italiano celebra la sua “festa” che trova la  naturale conclusione con la caratteristica “cena dello scarpone”, al canto di brani alpini e di tanti ricordi per una delle più prestigiose associazioni sorane. 

Il 20 gennaio sono in festa i vigili urbani. Ricordano il loro patrono, S. Sebastiano. Tante bancarelle di “ciùsce”, l’insieme di frutta secca, anche il 22 gennaio presso la Basilica di S. Domenico Abate, l’Abbazia che  dà “il benvenuto” a chi entra a Sora, ai confini con Isola Liri e  che ora conta i suoi “1002” anni di vita. 

Il 24 gennaio sono i  giornalisti in festa per la ricorrenza di S. Francesco di Sales,  patrono degli operatori della comunicazione. 

Il 27 gennaio è il “Giorno della Memoria”, si ricorda la “Shoah” con momenti di riflessione sulla tragedia dello sterminio degli ebrei. Ancora bancarelle il 27 gennaio presso la chiesetta di S. Giuliano ed il 31 in quella di S. Ciro. 

Ricordiamo pure gli incontri culturali a cura del Centro di Studi Sorani “V. Patriarca”, presso la Biblioteca Comunale. Ecco un mese ricco di occasioni di festa e di riflessione per i sorani. Momenti  che sono indicatori di vecchie e nuove  tradizioni che pure si rinnovano, ma sempre fedeli a mantenere vivi quei valori schietti, veri e sinceri che hanno da sempre caratterizzato lo spirito specialissimo ed inimitabile della  autentica “soranità”.

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