Anche in questo Gennaio 2014 gli abitanti della Media Valle del Liri e i fortunati ma non numerosi turisti ( mai da nessuno sensibilizzati al fenomeno dell’onda di piena) hanno potuto ammirare per qualche giorno lo straordinario spettacolo della Cascata Grande e del Valcatoio in una condizione di piena eccezionale, ma pur sempre ricorrente recentemente in cicli bi-triennali. Lo spettacolo da Ponte Garibaldi e dal Parco Fluviale Nicolucci evoca sentimenti ed emozioni contrastanti di notevole intensità, che si evidenziano nella profondità della Coscienza – Mente e Cuore – come sgomento-paura, entusiasmo-stupore –ammirazione.
I
riferimenti culturali che posso indicare nel tentativo di chiarire
l’Ineffabile Esperienza personale si dirigono verso il sentimento
del sublime di Emanuele Kant ( 1724 – 1804 ) e L’Infinito
di Giacomo Leopardi ( 1776 – 1837 ). Il “SUBLIME”
è descritto in relazione al Giudizio Estetico, come
superamento del rapporto armonico tra fenomeno artistico e libero
gioco della fantasia – il bello dell’arte e della natura - , ma
nella sproporzione tra la finitezza e il limite della condizione
umana e la maestosità della potenza incontenibile delle forze
cosmiche, che rivelano l’Infinito. Così dal breve e intenso
Idillio Leopardiano evochiamo lo smarrimento di fronte
all’onda travolgente e incessante “…ove per poco / il cor
non si spaura “. E si può ancora memorare: “ Così tra
questa / immensità s’annega il pensier mio: / e il naufragar m’è
dolce in questo mare”.
Nei
giorni delle grandi piogge torno spesso più volte ad ammirare
estasiato lo straordinario spettacolo. E rifletto sul vasto bacino
imbrifero che lo determina. Dalla Piana del Fucino al versante Nord e
Nord – Est dei Simbruini e degli Ernici attraverso la Valle di
Roveto; con il Fibreno affluente tributario dal versante Sud –
Orientale delle Mainarde. E rimedito altresì sui pesanti travagli e
sulla lotta assidua che le popolazioni rivierasche hanno sofferto per
millenni, dalla Preistoria all’Età Moderna e Industriale. Per cui
è certo che l’alluvionale Valle del Liri è stata costruita, come
ha ricercato e scritto Giustiniano Nicolucci, nella lunga durata
temporale e nelle alterne vicende dell’interazione tra i tenaci
abitanti del Territorio e i due Fiumi. E da essi, prima con la pesca
, la caccia e l’agricoltura e nei secoli della Modernità
specialmente con le attività industriali, la Gente Lirina ha tratto
ragioni di vita e di sviluppo economico, sociale e culturale.
E
oggi? Il progetto nell’Attualità postindustriale e postmoderna è
fortemente orientato verso l’impegno ecologico e la valorizzazione
turistica del prezioso e prestigioso Bene ambientale
rappresentato dai Fiumi Liri e Fibreno e dai due gioielli
naturalistici delle CASCATE, che si collocano nel centro storico
dell’INSULA. Si esprime vivo apprezzamento per le
iniziative associative di volontariato per la difesa e l’incremento
delle risorse naturali e storico-culturali del Territorio della Media
Valle del Liri. Le quali, anche in una feconda collaborazione di
stimolo e sollecitazione alle Amministrazioni Locali e
Comprensoriali, promuovano gli interventi di salvaguardia e di
dotazione strutturale per la fruizione turistica di tante e tali
risorse.
Pertanto
scongiuro gli Operatori turistici di segnalare ai visitatori
l’opportunità della visione di Cascata Grande e
Valcatoio, non solo per l’ordinaria immagine amena e leggiadra
di sempre, ma anche per la “sublimità”
eccezionale nei giorni tempestosi, magari con la gradita sorpresa
dell’apparizione dell’arcobaleno iridescente.
* Isola del Liri 20
Gennaio 2014 Egidio Paolucci.
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