Provinciale di Frosinone, il professor Lino Di Stefano,
già preside dell’Istituto Magistrale “Luigi Pietrobono”di Alatri con annesso liceo scientifico
e attuale Presidente dell’Accademia Teretina, ha presentato la sua
ultima opera saggistica “Atene e Roma” ( edizioni Eva ).
ultima opera saggistica “Atene e Roma” ( edizioni Eva ).
La raccolta
di saggi comprende anche la drammatica poesia in lingua latina scritta dallo
stesso autore “Puer
innocentes ( Ragazzi innocenti)”, Menzione di merito al 6° Certamen della poesia latina indetto nel 2008 dal centro “Agorà” di Acerra ( Napoli ). 21 sono i saggi letterari che compongono l’opera: il primo saggio prende in esame l’opera “Luciano: una storia vera” in cui l’autore greco Luciano di Samosata, celandosi sotto mentite spoglie, ci parla del viaggio compiuto da Menippo nell’aldilà. Alla letteratura greca sono dedicati altri saggi: “Uno psicologo dell’aldilà”, sulla figura di Teofrasto, “Il poeta-soldato”, sul poeta Archiloco, ed altri saggi in cui il professor Di Stefano prende in esame aspetti meno noti della vita dei filosofi Socrate e Platone. Il nono saggio è un ritratto del professor Ettore Paratore, scomparso nel 2000, che è stato cittadino onorario di Filettino e che ricordiamo per essere stato uno dei valenti docenti di letteratura latina all’Università “La Sapienza” di Roma e come uno dei massimi artefici della rivalutazione estetica del mondo letterario romano,
innocentes ( Ragazzi innocenti)”, Menzione di merito al 6° Certamen della poesia latina indetto nel 2008 dal centro “Agorà” di Acerra ( Napoli ). 21 sono i saggi letterari che compongono l’opera: il primo saggio prende in esame l’opera “Luciano: una storia vera” in cui l’autore greco Luciano di Samosata, celandosi sotto mentite spoglie, ci parla del viaggio compiuto da Menippo nell’aldilà. Alla letteratura greca sono dedicati altri saggi: “Uno psicologo dell’aldilà”, sulla figura di Teofrasto, “Il poeta-soldato”, sul poeta Archiloco, ed altri saggi in cui il professor Di Stefano prende in esame aspetti meno noti della vita dei filosofi Socrate e Platone. Il nono saggio è un ritratto del professor Ettore Paratore, scomparso nel 2000, che è stato cittadino onorario di Filettino e che ricordiamo per essere stato uno dei valenti docenti di letteratura latina all’Università “La Sapienza” di Roma e come uno dei massimi artefici della rivalutazione estetica del mondo letterario romano,
come afferma il critico letterario professor Bruno
Luiselli. “Elogio della
classicità”, saggio seguente, è dedicato allo storico
francese Pierre Grimal,
uno dei massimi studiosi della lingua latina.
Dopo aver
accennato al “De re rustica” di Varrone, l’autore dedica ben cinque saggi
alla figura del nostro conterraneo Marco Tullio Cicerone partendo dall’evento
che si tiene ogni anno ad Arpino “Certamen Ciceronianum” che coinvolge
studenti provenienti da ogni parte d’Italia che devono cimentarsi in una
traduzione, dal latino all’italiano, di un’opera ciceroniana. Capolavoro scritto
da Cicerone “Laelius de Amicitia” in cui l’Arpinate fa dire al suo portavoce
che, per ottenere l’amicizia, si deve impiegare la virtù. Nei saggi
successivi ci parla delle figure greche di Medea ed Edipo, re di Tebe per poi esaminare
l’opera scritta da Seneca “De brevitate vitae” il cui motto, riguardo la
caducità dell’esistenza, è quello che tutti noi dobbiamo essere pronti all’appello
finale. “Orazio ecologico” parla di un convegno tenutosi a Ferentino nel
1993 in cui si fa riferimento a Papa Leone XIII il quale affermava che
“l’arte era un mezzo pedagogico per l’affermazione della cultura
ecclesiastica”.
Gli ultimi tre saggi prendono in esame le opere “Carmina”,116 componimenti
scritti da Catullo che ci sono pervenuti dal mondo antico, “Satyricon” di
Petronio Arbitro in cui, accanto alle vicende dei protagonisti Encolpio ed
Ascilto, vi è l’episodio della “Cena Trimalchionis” considerato come un grande affresco
della società di quel tempo ed infine “De beata vita” di Agostino, dialogo
sul problema della beatitudine del vivere.
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