5.10.16

Marcello Mastroianni e Marco Ferreri


APPUNTI DI STORIA DEL CINEMA ITALIANO

Marco Ferreri, regista milanese scomparso nel 1997 a 69 anni, ha diretto per la prima volta Marcello Mastroianni nel 1965 nell’episodio tratto dal film “Oggi, domani e dopodomani” dal titolo “L’uomo dei cinque palloni” in cui l’attore nativo di Fontana Liri interpreta un industriale proprietario di una fabbrica di cioccolato ossessionato dal fatto di verificare dal punto di vista scientifico quale sia il punto di rottura dei palloncini pubblicitari.

Nel 1972 Ferreri dirige l’allora coppia, sia nel cinema che nella vita, Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve nel film tratto dal racconto di Ennio Flaiano “Melampo” dal titolo “La cagna” . Il regista modifica ed approfondisce le tematiche legate al rapporto fra uomo e donna.[i] Mastroianni interpreta il ruolo del fumettista Giorgio il quale, dopo essere entrato in crisi con la famiglia, decide di approdare su di un’isola assieme al suo cane Melampo.

Vivranno in piena solitudine fino all’arrivo di una giovane donna di nome Lisa la quale stabilisce con Giorgio un rapporto che la porta ad uccidere Melampo in modo da prendere il suo posto assumendone i comportamenti. La barca sulla quale sono a bordo è priva di collegamento e i due restano a galla nell’attesa di aspettare la morte.

Nel 1973 Marcello Mastroianni è tra i quattro protagonisti del film, presentato in concorso al 26 Festival di Cannes, “La grande abbuffata ( titolo originale La grande bouffe ). In questo film, fischiato al festival ma che in seguito ebbe un grande successo di pubblico, il tema ossessivo del pranzo è visto come tipico rito borghese e diventa il simbolo dell’autoannientamento verso cui la società dei consumi si avvia per eccesso di benessere, soccombendo a causa dei suoi stessi errori. [ii] L’attore interpreta il ruolo del pilota Marcello il quale, assieme agli amici Ugo ( Tognazzi ), chef, Michel ( Piccoli ), giornalista radio-tv e Philippe ( Noiret ), magistrato, trascorre una giornata diversa nella villa di quest’ultimo, alla periferia di Parigi. Circondati da alcune prostitute, consumano un emblematico suicidio collettivo mangiando e facendo l’amore in continuazione fino ai limiti estremi. Questo loro gesto prende il nome di “grande abbuffata”. Le donne, alla fine, fuggono tutte ad eccezione di una prosperosa e materna maestra ( Andrèa Ferrèol ), casualmente coinvolta nella vicenda, che li seppellisce.

Nel 1974, l’anno dopo, Ferreri torna a dirigere la coppia Mastroianni-Deneuve nella commedia a sfondo grottesco “Non toccare la donna bianca ( titolo originale “Touche pas à la femme blanche”). Il regista milanese, nel film, rivisita le avventure del Generale Custer ( Mastroianni ) sullo sfondo della battaglia di Little Big Horn. L’azione del film è spostata, dall’800, alla Parigi degli anni ’70 e vuole essere una critica ai crimini perpetuati, sia prima che durante, la Guerra del Vietnam. In questo film ritroviamo: Ugo Tognazzi nel ruolo di un meticcio, Michel Piccoli in quello di Buffalo Bill e Philippe Noiret che interpreta il generale Terry. Recita, inoltre, un giovane Paolo Villaggio nel ruolo dell’agente segreto della Cia professor Pinkerton, regista degli eventi il quale mangia in continuazione patatine in busta.

Tornando a Marcello Mastroianni, nel 1978 è diretto da Marco Ferreri in “Ciao maschio” nel ruolo dell’anarchico individualista Luigi Nocello il quale scopre, vicino  ad una carcassa, uno scimmiotto appena nato a cui si affeziona Gerard La Fayette ( Gèrard Depardieu ), giovane protagonista del film. Alla fine Luigi, sentimentale e rancoroso, si suicida.

L’ultimo film diretto dal regista milanese in cui recita Marcello Mastroianni è nel 1983 “Storia di Piera” in cui interpreta il ruolo del padre della protagonista Lorenzo.

[i]  Libri al cinema- La letteratura in 201 film Demetra 1999 Pag.27
[ii]  Un secolo al cinema  Demetra 1997 Pag. 60

* Veroli 5 ottobre 2016. Gabriele Mattacola.

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