29.10.16

Terremoto del 26 ottobre 2016 ANCORA SCOSSE TRA UMBRIA E MARCHE



Il terremoto non ferma l’Italia, dice Matteo Renzi a Camerino in visita alle popolazioni, di Marche ed Umbria, colpite dal nuovo terremoto.

Due le scosse mercoledì scorso, alle 19 e 11 e la più forte alle 21 e 18 (5.9). Un nuovo terremoto nel Centro Italia, tra i Monti Sibillini e il Gran Sasso, sentito un po’ da tutte le parti d’Italia; la seconda scossa molto più forte da Napoli a Bolzano. Anche a Sora scosse sentite molto bene. Oltre 300 le scosse registrate anche nella giornata di giovedì. Norcia epicentro di una forte scossa (4.4) con una giornata di sole dopo la pioggia di mercoledì. A Visso è stato allestito un campo, il teatro è crollato, sono partite le prime demolizioni delle chiese. Camerino, città universitaria, con tanti studenti che hanno trovato posto nel palazzetto. A S. Genesio si dorme nell’Ostello che è abbastanza ampio con il Palazzo comunale che ha riaperto. A Castelsantangelo sul Nera nuove scosse nella notte ma nessun nuovo crollo, ma un paese (zona rossa) diventato fantasma con tutti gli abitanti trasferiti sulla costa, a Civitanova. Giovedì notte, alle 4 e 13, scossa con epicentro a Ussita. Nessuna vittima nel paese però perché si è costruito bene in passato. Uno sciame sismico che seguirà nei mesi successivi, avvertono gli esperti. Sono migliaia gli sfollati al confine tra Marche ed Umbria ma non si sono verificate vittime. 

Un solo decesso ma per situazione diversa collegata al terremoto. Ora la prima emergenza è dare un tetto a tutti. Sono almeno 4000 gli sfollati nelle Marche ma nessuno andrà nelle tende perché tutti andranno sulla costa. Ma in tanti si vuole restare in paese. Nessuno dormirà in macchina e in tenda, nessuno rimarrà in strada. Il Presidente Renzi lo annuncia con lo stanziamento del governo di 40 milioni: bisogna ricostruire presto e bene. Con interventi strutturali. Ci vuole e rilancia il progetto Casa Italia. Su queste cose non si scherza, ci vuole il decreto terremoto del 24 agosto ma ora ampliato. Per il Commissario Errani i danni sono pesanti alle chiese e ai centri storici come è successo il 24 agosto. Tanti bei borghi che sono ora a rischio di scomparire.

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