La presentazione del libro in memoria di Suor Rosella Soressi
di Gianni Fabrizio
Non sono mancati nemmeno momenti di commozione, di memorie e di
suggestioni profonde. Del resto suor Rosella Soressi è stata una donna, una
suora, una testimone speciale. Ed in tanti hanno voluto ricordarlo. Si è così tenuta
sabato, 18 febbraio, presso la sala “tutto fare” di Casa S. Giuseppe delle
Suore Operaie di Gesù a Carnello, come l’ha definita suor Maria Pia nel suo
intervento, la presentazione del libro:”Suor
Rosella Soressi “ La mamma della Romania, in missione tra gli ultimi dopo la
caduta di Ceausescu”. In una sala gremita i relatori, coordinati
impeccabilmente dal preside Luigi Gulia, presidente del Centro di Studi Sorani V.
Patriarca di Sora, hanno ripercorso, con testimonianze dirette, la vita e le
opere della missionaria di Carnello, tracciando il profilo di una figura
straordinaria come solo “i santi” sanno
essere. Per questo nel caso di Rosella la definizione non è per nulla ardita.
Il libro scritto da Giorgia Mantovani accanto al profilo bibliografico
raccoglie le pagini più sensibili del diario che Suor Rosella teneva con cura
ed efficacia nonché le lettere della corrispondenza che ella teneva con gli
amici ed i parenti più vicini al suo progetto d’amore per i più bisognosi, i
più deboli, i più diseredati, gli ultimi appunto: i “suoi poveri” come amava
definirli. Don Antonio Lecce, parroco di Carnello quando Rosella maturò la
scelta di dedicare la sua vita a Gesù, ha ricordato un episodio che dà un’ idea
molto concreta della grandezza del lavoro di missione in Romania della Suora.
Don Antonio era presidente diocesano della Caritas quando Suor Rosella in uno
dei suoi tanti viaggi di ritorno in Italia, alla ricerca di aiuti gli fece visita presso la Curia vescovile ed il
sacerdote fece notare, erano i primi anni novanta, che diventava sempre più
difficile trovare aiuti per i popoli di quelle terre, i cui emigrati tanti aspetti negativi avevano perpetrato anche da noi. E suor
Rosella con candore disarmante replicò con le parole del Vangelo: “Se amate
quelli che vi amano, quale merito ne avete?”. Aveva una connaturata
predisposizione all’aiuto, sapeva farsi aiutare al solo scopo di aiutare. Con
il suo sorriso e la sua semplicità sapeva conquistare tutti al primo incontro.
Lo ha ricordato Massimo Scardellato presidente dei Maghi di Oz, l’Associazione che con impegno e perseveranza
ha contribuito alla realizzazione del sogno di Suor Rosella: il Centro Ami Suor Rosella, una casa di accoglienza per orfani e ragazze
universitarie, non in grado di mantenersi agli studi da sole.
Il libro oltre ad
avere il merito di far conoscere questa figura straordinaria si prefigge di
aiutare il Centro a cui saranno devoluti tutti i proventi della vendita, perché, come ha detto don Stefano Garilli, il
parroco di Ferriere in provincia di Piacenza che più di tutti è stato vicino a
Suor Rosella, lei ci ha lasciato un compito semplicissimo, cioè continuare la
sua opera; come tutti i santi con esempio mirabile ella ci ha indicato la
strada, a noi il compito di percorrerla.
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