Il professor Lino Di Stefano nel 1987/88, anno scolastico
in cui era preside
presso l’Istituto magistrale “Pietrobono” di Alatri, si è
classificato quarto al
concorso “Il Letterato” con il dramma in tre atti dal
titolo “Marco Zanetti e sua
moglie”, pubblicato nel 198 per la casa editrice “La
Meridiana”. Il dramma ha
inizio con l’arrivo di Marco Zanetti e sua moglie Marta i
quali, dopo il viaggio
di nozze, trascorrono i primi anni di vita insieme in
casa della sorella di
quest’ultimo Enrica. Tra le due neo-cognate iniziano sin
da subito degli
screzi. Il giorno successivo arrivano a far visita ai due
neo-sposi i parenti più
stretti ( l’altra sorella Sandra ed il nipote Ermete ) e
gli amici in generale.
Anche se i giorni sembrano trascorrere tranquilli, già si
comprende che la
convivenza tra le due cognate è costellata da una forte
gelosia. Marta, ad
inizio del secondo atto della tragedia, rimane incinta e,
dopo una gravidanza
tormentata, partorisce in ospedale una bambina di nome
Laura. La neonata
rappresenta per la giovane donna l’unica gioia della sua
vita ma il rapporto
con il marito Marco diventa sempre più teso in quanto tra
lei e la cognata
Enrica, che li ospita in casa, i contrasti continuano.
Marco, colto da malore,
viene ricoverato in ospedale e, uscito dopo due settimane
di degenza, è
all’oscuro della tragedia che si è consumata a Verona
dove, in un accesso di
pazzia, la moglie Marta si è gettata nel fiume Adige
assieme alla figlioletta
Laura, dopo essere fuggita da Roma in quanto stanca dei
rimproveri di sua
cognata . Alla fine anche Marco decide di seguire la
stessa sorte toccata alla
famiglia.
* Veroli 9 febbraio 2017. Gabriele Mattacola.
Nessun commento:
Posta un commento