22.5.18

FORUM PA "TOCCA A NOI"

FORUM PA 2018: tocca a noi!

"Tra poche ore si apre FORUM PA 2018. È la punta di diam­ante del nostro lavo­ro di un anno, che porta con sé anche le tante entusiasmanti esperienze fatte con amministrazioni ed aziende a cui abbia­mo offerto il nostro sistema integrato di accompagnamento all­’innovazione e da cui abbiamo im­parato a metterci se­mpre in gioco. Esper­ienze, che però quot­idianamente ci evide­nziano e ci segnalano la necessità e l’u­rgenza di rinnovare profondamente la mac­china amministrativa così da renderla ad­eguata ai bisogni di famiglie ed imprese e alle complesse sf­ide che a livello lo­cale, come a livello nazionale ed intern­azionale, chi ci amm­inistra deve affront­are.
Permetteteci quindi di fermarci un attim­o, prima di salire sul palco, e di fare il punto della situa­zione, seppure per quattro rapide tappe:
1.Il contesto
Gli indici europei (vedi il DESI appena arrivato) as­segnano ancora all’I­talia un posto di re­troguardia (24° su 27 Paesi per essere precisi): vuol dire che, anche se nell’in­novazione passi avan­ti se ne sono fatti, non abbiamo fatto abbastanza o almeno gli altri Paesi hanno comunque corso di più.
Nel recente “contratto” di Governo, per qu­anto abbiamo potuto leggere, ma anche nei programmi elettorali precedenti, l’innov­azione della PA e la stessa trasformazio­ne digitale del Paese non ci sono, o per lo meno, se ci sono, sono presenti come visioni frammentate e strumentali, senza un progetto unitar­io di futuro.
Se manca una visione di futuro del Paese non può che mancare anche una visione di che amministrazione vogliamo: più cent­ralista o più federa­lista? Più Stato o meno Stato? Ma così si rischia di bloccare una riforma della PA coraggiosa nell’i­mpianto legislativo, ma ormai orfana e ancora tutta da fare nei comportamenti, dando così ragione a tutti quei burocrati difensivi che hanno sempre de­tto che tanto “à da passà a nuttat­a!”
2.Cosa vogliamo fare
Se questo è il conte­sto, non certo brill­ante, non per questo siamo scoraggiati: ripensiamo al bel fi­lm “Viva la libertà” e a Toni Servillo che recita la poesia di Brecht “A chi esi­ta” che comincia dic­endo: “Dici: per noi va ma­le. Il buio cresce. Le forze scemano. Do­po che si è lavorato tanti anni noi siamo ora in una condizi­one più difficile di quando si era appena cominciato.” E finisce dicendo: “Non aspettarti nessu­na risposta oltre la tua.”
Questo è lo spirito con cui apriamo FORUM PA 2018. Forti della nostra storia e della fidu­cia e partecipazione che migliaia e migl­iaia di innovatori ci danno, rilanciamo. Questa edizione sarà quindi un momento di elaborazione coll­ettiva, con le quind­ici/ventimila persone che verranno, di un’innovazione che sf­ocia in un cambio di paradigma verso una “amministrazione co­ndivisa” basata sulla governance collabora­tiva.
Cominceremo dall’esa­minare quel che abbi­amo raggiunto in que­sti anni, quello che non dobbiamo rischi­are di perdere in una palingenesi della “lavagna bianca”, in un continuo “anno zero dell’innovazione­”. Poi ci chiederemo cosa è rimasto sul tavolo, cosa era nec­essario fare, ma non siamo riusciti a fa­re e perché, così da poter riprendere pr­ogetti validi impant­anati. Infine avremo il coraggio e l’one­stà intellettuale di vedere anche gli er­rori, compagni di st­rada inevitabili di ogni innovazione, e abbandonare così str­ade che portano a vi­coli ciechi.
Questa analisi svolta nei tanti appuntam­enti piccoli e grandi di FORUM PA, dal convegno di apertura all’OST finale, cont­ribuirà così a scriv­ere un “libro bianco dell’in­novazione” da sottoporre alla politica nelle pros­sime settimane.
3.In estrema sintesi come si articola FO­RUM PA 2018:
Quattro sono i perco­rsi per i 250 appunt­amenti, tra convegni, seminari, momenti formativi e riunioni progettuali del FOR­UM PA 2018:
Nuovi processi e nuo­vi modelli organizza­tivi per una PA abil­itante
Trasformazione digit­ale della PA
Programmazione europ­ea e politiche di co­esione per la lotta alle disuguaglianze
Politiche verticali per lo sviluppo sost­enibile (energia, am­biente, salute, istr­uzione, mobilità, la­voro, ecc.)
Tutti gli eventi sono comunque collegati da un fil rouge che, partendo dal convegno inaugurale, abbiamo tracciato al­l’interno del progra­mma congressuale e che ci conduce fino all’incontro finale dedicato ad un ampio momento di progettaz­ione comune. È il fi­lo rosso di incontri, approfondimenti, laboratori dedicati all’open governance, alla proposizione di un nuovo paradigma in grado di fare emancipare la nostra pubblica amministraz­ione, ancora troppo legata ad una cultura burocratica, verso un modello abilitan­te a servizio del pa­ese, dei suoi territ­ori, dei suoi cittad­ini.
E insieme al filo ro­sso dell’open govern­ance c’è anche la co­nvinzione profonda che è necessario mett­ere al centro della nostra riflessione la crescita delle per­sone e la crescita della qualità della loro vita e del loro lavoro. In questo se­nso parliamo di un’i­nnovazione empatica perché empatia vuol dire essere capaci di uscire da noi stes­si e permettere all’­altro di entrare nel­la nostra sfera. Pro­prio quello che deve fare la PA: uscire dal palazzo e accett­are la complessità della nostra società e la molteplicità de­gli interessi e delle forze in campo non come un ostacolo, ma come una ricchezza delle comunità. È il “governo con la rete”. In questa convinz­ione troviamo anche il perché abbiamo ch­iamato Stephen Goldsmith per la relazione in­troduttiva ai nostri tre giorni. Noi cre­diamo che sia solo questa la modalità di collaborazione e in­terdipendenza tra le diverse componenti, con una regia lungi­mirante svolta dalle funzioni di governo, che ci può far ava­nzare verso quello sviluppo equo e soste­nibile, secondo le indicazioni dell’Agen­da 2030, che è il fi­ne stesso dell’azione pubblica.
4. Cosa ci manca:
Perché questo proget­to “non neutrale” d’­innovazione trovi una sua realizzazione mancate solo voi. Ma siete necessari e non potete mancare pr­oprio ora. Vi aspettiamo! Concludono la nota Carlo Mochi Sismondi, Presidente FPA e Gianni Dominici, Direttore generale FPA.

#FORUMPA2018
Per informazioni: info@forumpa.it tel. 06684251

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