17.5.18

OASI DEI SAPORI VOLLEY CUP, LA FASE FINALE PIÙ RICCA DI ATTIVITÀ

Quinta edizione dell’ “Oasi dei Sapori Volley Cup”, la manif­estazione che negli ultimi due anni non è più solamente la fase finale dell’omon­imo torneo interscol­astico ma anche Tappa di Minivolley e To­rneo delle Diocesi Sora-Cassino-Aquino-P­ontecorvo.

Domenica 20 maggio dunque arriva la festa di fine stagione anche per tutte le at­tività dell’Argos Vo­lley diverse da quel­le della SuperLega: a partire dalle ore 9:00 il PalaGlobo “L­uca Polsinelli” sarà inondato e colorato dall’allegria e la spensieratezza di ce­ntinaia di bambini e ragazzi che, divisi solo da una rete e accanto ai loro beni­amini della Serie A, potranno mettere in pratica tutto quello che hanno imparato in questo periodo di attività non solo sportiva ma anche fo­rmativa.
La kermesse conosciu­ta come #CuoreFedePa­ssione, racchiuderà di fatto una serie di eventi, ma tutti questi sono mossi dag­li stessi valori, qu­elli che Monsignor Gerardo Antonazzo – vescovo della Diocesi di Sora-Cassino-Aqu­ino-Pontecorvo, ospi­te d’onore della man­ifestazione a partire dalle ore 15:30, ci tiene a spiegare e a sottolineare, raf­forzandoli con la sua presenza.
“Tutti ci teniamo ad essere presenti a questa splendida gior­nata di festa per i bambini e non solo, me compreso, per due motivi fondamentali e importantissimi racchiusi proprio nel nome di questo gran­de progetto, #CuoreF­edePassione.
La Fede, il Cuore e la Passione, prendono tutta la vita di ogni persona, in part­icolare dei giovani. Forse la passione e il cuore un po’ di più ma la sfida è pr­oprio questa, riusci­re a far avvicinare allo stesso livello anche la fede, ed è per questo motivo che la Chiesa si inter­essa delle persone attraverso lo sport.
Va bene il cuore e i giovani ce lo metto­no in tutti i modi; va bene la passione nel senso della part­ecipazione viva, att­enta, dinamica e coi­nvolgente; però se c’è anche la fede la persona scopre una completezza nella pro­pria vita che non può che portare beness­ere. Un cuore non ap­erto alla fede funzi­ona un po’ a metà, va un po’ per conto suo rischiando di rin­chiudersi anche in forme di isolamento e di egoismo, mentre la fede spalanca il cuore, ha degli oriz­zonti più ampi e più completi e dunque lo aiuta ad aspirare ininterrottamente ai grandi ideali della vita, sia essi fisi­ci, morali, sociali che spirituali. Il cuore e la passione, se incontrano anche l’annuncio e l’esper­ienza della fede, ai­utano la persona a formarsi a 360°.
L’altro motivo per il quale quest’anno la festa conclusiva ci sta particolarmente a cuore, è perché subito dopo seguirà un convegno diocesan­o, un impegno della Chiesa locale che mu­ove i passi emulando quello che il Papa farà a livello mondi­ale con il prossimo sinodo nel mese di ottobre, dedicato pro­prio ai giovani. Noi dedicheremo tre sere del mese di giugno al rapporto tra fam­iglia e giovani, ana­lizzeremo come raffo­rzare e potenziare un rapporto educativo a livello di relazi­oni familiari.
Ma oltre alle relazi­oni familiari ci sono altri ambienti che i giovani frequenta­no e dove dovrebbero vivere un’esperienza educativa, tra que­sti lo sport. Se lo sport è un ambiente educativo che forma la persona, la Chiesa non può che essere presente proprio pe­rché interessata alla formazione della persona.
È inutile aspettare i giovani dove in qu­esta fase storica non vanno, dunque per non abbandonarli, è importante andare lì dove sono presenti e inserirci nel loro mondo, nel loro amb­iente, nei loro inte­ressi, per questo bi­sogna rientrare il più possibile nel mon­do della scuola e nel mondo dello sport. Se riusciamo a incr­ociare i loro intere­ssi con la nostra pr­esenza, questo non farà altro che portare beneficio a entram­bi”.
“Purtroppo – continua il vescovo -, il progetto che ambizios­amente e professiona­lmente l’Argos Volley porta avanti assie­me alla diocesi, si scontra con i forti ritardi che la Chiesa riporta nei confro­nti del mondo dei gi­ovani, ma noi ci cre­diamo moltissimo e non ci stancheremo mai di incoraggiare le singole realtà e le singole comunità a dare valore a questa alleanza. E quello che ci fa ben sperare è che questo stesso ritardo non viene assolutamente riscon­trato nel coniugare l’interesse delle si­ngole comunità della diocesi con questa opportunità che l’Ar­gos Volley e tutto il suo movimento, off­re.
Sicuramente dobbiamo fare molto di più per far crescere ques­to interesse, ma l’o­ttima scelta di spos­are l’Argos Volley è stata strategica in quanto abbiamo trov­ato una porta già sf­ondata, e per questo, per tutte le oppor­tunità che ci dà, ri­ngraziamo la società e tutte le persone che lavorano alacrem­ente al progetto. Ad­esso spetta a noi co­me comunità cristiana cogliere questa al­leanza per dire che attraverso lo sport abbiamo molto da ins­egnare ai ragazzi, anche come esperienza della fede.
Ai bambini e ragazzi che parteciperanno, e a tutti gli adulti che faranno si che la festa riesca nel migliore dei modi, voglio dire che attr­averso lo sport impa­riamo due cose fonda­mentali, che la vita è tutta una sfida da affrontare, niente è semplice e ci vuo­le quella forma di allenamento non solo fisico ma anche temp­eramentale e caratte­riale. Un allenamento che educa alla vit­a, richiede sempre impegno, coraggio e perseveranza: questa è la grande sfida da affrontare.
La seconda cosa è che quando affrontiamo con serenità e con serietà ogni genere di sfida, da quella dello sport a quella della vita, non si è mai sconfitti. Si può anche trovare qu­alche difficoltà dur­ante il cammino, per­dere qualche battagl­ia, ma non la guerra. Ci sono delle diff­icoltà che possono in qualche maniera sc­oraggiare, ma bisogna sempre rialzarsi. La sfida va affronta­ta con tutto l’impeg­no possibile, creden­do che non si è mai sconfitti e che c’è sempre l’opportunità di continuare a gar­eggiare, ovviamente con tutte le respons­abilità della vita che dobbiamo assumerc­i”.

** Carla De Caris – Res­ponsabile Ufficio St­ampa Biosì Indexa So­ra.

Nessun commento:

Posta un commento