6.1.23

MARCELLO DONATI IL DONO

Sulla raccolta poetica pubblicata postuma nel 2019 del professor Marcello Donati "Il dono"

di Gabriele Mattacola

Nel maggio 2019, per volontà del secondogenito Augusto, è stata pubblicata postuma la raccolta comprendente tutte le poesie composte dal professor Marcello Donati dal titolo "Il dono". 

Ad inizio volume troviamo la prefazione del docente emerito presso l'Università "La Sapienza" di Roma professor Marcello Carlino; l'introduzione del già menzionato secondogenito e la nota biografica della nipote Irene. Quest'ultima ricorda quando suo nonno impartiva ripetizioni alla futura moglie Rita; gli impegni cattolici con la FUCI; la fondazione del giornalino letterario intitolato "Carneade: chi era costui ?"; l'incontro con Pier Paolo Pasolini e gli anni compresi tra il 1975 ed il 1980 in cui ha ricoperto la carica di consigliere comunale nelle file del PCI della sua città. 

Delle liriche comprese in "Luoghi e giorni" e "L'isola nascosta" ho parlato in due precedenti articoli presenti nel blog, ora mi voglio soffermare sugli inediti presenti nella raccolta partendo dal primo a pagina 23 in cui descrive sua moglie alla sola età di 17 anni. 

Gli inediti del professor Marcello Donati, tra i più giovani presidi della provincia di Frosinone dov'era nato nel 1945 ed in cui è venuto a mancare 72enne nel 2017, sono presenti a fine raccolta e si dividono in quattro parti. La prima comprende i componimenti poetici in dialetto frusinate. Essi sono: "La morta a galla"; composto a Paestum il 26.8.1996, in cui descrive una donna sdraiata nell'acqua la cui leggerezza è simile ad una farfalla; "Gioche de 'na uota", lirica dedicata alla già menzionata nipote, in cui, facendo riferimento ai giochi assieme ai coetanei negli anni dell'adolescenza, ricorda che, anche un gioco complicato qual'era un barattolo di latta, poteva diventare un giocattolo; "Carneuale aglie giardine" è un componimento poetico dedicato al rione natale in cui rievoca la festa della radeca ed il generale Championnet; "Primauera" è dedicato al fiorire della stagione; "Denanze aglie camine" è una lirica in cui, in un giorno nel quale vi è il temporale, invita la moglie a sedersi con lui vicino al camino e a bere insieme un bicchiere di vino; "Colle S.Giacome (Montagne di Ciociaria) è dedicata ai monti ciociari ed infine "La cunferenza" ci descrive il giorno in cui, andando ad ascoltare un convegno sul già menzionato professor Marcello Carlino sul sommo poeta Dante Alighieri, ad un certo punto si è addormentato. 

La sezione successiva dal titolo "Rime giocose ed epigrammi" comprende liriche, sia in dialetto ("La culazzione e "Glie cellitte") che a sfondo erotico. Gli affetti familiari, il ricordo degli amici Fernando e Franco, la nascita del nipotino Lorenzo figlio del primogenito Massimiliano; gli ottant'anni della suocera Cesarina ed infine il matrimonio della terzogenita Antonella sono presenti nelle liriche contenute nelle sezioni dal titolo "In fondo al cuore" e "Canti di nozze e d'amicizia II".

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