5.3.24

SALVIAMO LE TERME ROMANE DI FROSINONE: UN NUOVO INCONTRO DEL COMITATO DI CITTADINI CHE INVITA A PARTECIPARE

Io Salvo Le Terme Romane Di Frosinone

Dopo il presidio nell'area di De Matthaeis dell'altro sabato pomeriggio ora arriva un nuovo incontro del Coordinamento Terme Romane di Frosinone. Un 2024 di ripresa e

un 8 marzo con l'archeologia. La riunione è prevista per venerdì appunto 8 marzo alle ore 18:00, nella sede di Oltre l'Occidente, in Piazza A. Paleario, "per decisioni molto importanti. Si invitano associazioni e comitati interessate a partecipare".

Cosa è stato scoperto nel 2007 e cosa disse nella Lettera-(Comunicato Stampa) il Comitato prima di Natale di più di qualche anno fa (nel lontano 2015)

"Siamo a Dicembre, è tempo di scrivere le lettere a Babbo Natale. "Io Salvo Le Terme Romane Di Frosinone" ne vuole condividere una con voi.

Come tutti sapete, la pagina Io Salvo Le Terme Romane Di Frosinone è nata per far conoscere ai cittadini frusinati l’importante sito archeologico che si trova nei pressi di De Matthaeis e difendere le Terme romane da ulteriori costruzioni edilizie che andrebbero ad essere realizzate proprio nell’area adiacente al sito, togliendo così la possibilità di continuare gli studi, poterle riscoprire e valorizzarle attraverso la creazione di un Parco Archeologico. Infatti, nella stessa area limitrofa alle Terme, nel 2011 furono rinvenuti importanti resti di un villaggio di capanne risalente a ca 2500 anni fa. A queste scoperte se ne possono aggiungere tante altre che, nei diversi anni passati, hanno interessato la stessa area. Insomma l’area De Mattheis ha tutte le basi per poter diventare un Parco Archeologico, congiungendosi alla Villa Comunale potrebbe diventare un bel polmone verde della città ricco di natura, cultura e storia nonché fonte di attrazione turistica.

Al momento il consiglio comunale ha votato a favore dello schema di convenzione per l’edificazione del progetto ‘I Portici’, inserendo nella delibera che dovrà essere il privato che costruirà a riscoprire le Terme e a renderle visibili. Ma la convenzione fra Comune e privato non è stata ancora firmata e l’area in questione è ancora, non si sa per quanto, ferma nel purgatorio.

A noi non basta che eventualmente le terme vengano ‘solamente’ riscoperte avendo a ridosso migliaia di metri cubi di cemento divenuti palazzi, a noi non servono più palazzi, ce ne sono tanti, troppi, abbandonati sfitti e invenduti. La nostra città è stata già abbondantemente deturpata e sconvolta dalla violenza dell’edilizia. Noi vogliamo che quell’area ancora libera e naturale diventi un Parco Archeologico, in cui continuare a fare ricerche archeologiche, ricostruire la storia della città e rendere visibile gli importanti resti già presenti. E non ci accontentiamo, in più vogliamo portare decine, centinaia, migliaia di persone a visitare il nostro Parco cittadino che custodisce resti archeologici di importantissimo valore per tutta la comunità scientifica.

Io Salvo Le Terme Romane Di Frosinone per Natale vorrebbe che: non si sentissero più fuori luogo gli archeologi frusinati nati e cresciuti in questa terra con la consapevolezza che essa ha una storia e tanti tesori occultati; che non si sentissero più inopportuni a sognare grandi progetti di valorizzazione e promozione culturale, che non si sentissero più utopici nel pensare di poterci lavorare un giorno in questa città; ma che si sentissero fuori luogo tutti quelli, passati presenti e futuri, che amministrando Frosinone con la loro ‘alta’ cultura infangano le loro origini in nome di altri interessi non di certo comunitari. 

Non sono gli archeologi di questa terra ad essere nati nel luogo sbagliato. Una speranza va anche nei confronti di tutti i cittadini di Frosinone e della Ciociaria. Probabilmente, in passato nessuno ci ha mai insegnato ad amare e rispettare questa provincia, ma questo non significa che noi non possiamo cominciare ed imparare a farlo. Ci hanno sempre fatto credere di essere nati nel nulla, ma noi oggi sappiamo che non è così e possiamo difendere la nostra città e noi stessi attraverso l’essere cittadini informati e attivi, indignandoci nei confronti di scelte che non riteniamo giuste per il benessere della comunità, facendo sentire le nostre voci di protesta. Dobbiamo essere presenti. È’ sempre l’unione che fa la forza. Non sempre si possono vincere le battaglie ma l’importante è non subire passivamente decisioni che non condividiamo".

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